La storia è l’archivio degli avvenimenti accaduti nel passato che spesso ci riporta alla mente gli errori già visti durante le guerre. L’esempio è la vicenda finlandese nel quadro della seconda guerra mondiale: il territorio della Finlandia fu invaso e occupato con le armi dall’Unione Sovietica dopo che il governo di Helsinki aveva rifiutato di cedere parte dell’istmo di Carelia e di accettare basi navali sovietiche sul proprio suolo. La risposta fece irritare Stalin per l’intransigenza di quel piccolo Paese che osò sfidare il potente vicino.
Nato e Finlandia
Lasciando il XX secolo ed entrando nel XXI, per una strana combinazione di ironia e giustizia, l’atroce e l’illecita occupazione bellica russa ai danni dell’Ucraina, ha reso ormai la NATO più compatta e unisona rispetto a quanto non lo sia stata dal declino dei due blocchi e dallo scongelamento della guerra fredda alla fine degli anni Ottanta. La condotta aggressiva della Russia potrebbe cagionare una significativa espansione dell’Alleanza atlantica. Non solo: la Finlandia pare abbia deciso di rinunciare alla sua neutralità sine die di natura politica, non fondata su uno strumento internazionale, per diventare membro permanente del Consiglio atlantico.
La Finlandia prima dell’invasione dell’Ucraina
Prima dell’invasione russa in Ucraina, la popolazione finlandese non aveva ancora interesse ad entrare nella famiglia nord-atlantica. La recente revisione del Parlamento finlandese del mutevole ambito di sicurezza nel continente europeo, ha avviato una nuova fase circa l’adesione alla NATO, in cui maggioranza e opposizione hanno manifestato il pieno appoggio all’iniziativa del Presidente e del primo Ministro finlandesi.
La decisione della Finlandia crea preoccupazioni
A prescindere dalle tante preoccupazioni provenienti da più parti sull’adesione finlandese alla NATO, ritengo che sia un vantaggio per la stessa organizzazione per la ragione che la rafforzerebbe, sul piano della sicurezza europea, attraverso la cerniera della capacità militare sempre più salda. La Finlandia dispone di forze armate altamente capaci che sono interoperabili con l’Alleanza atlantica: il governo di Helsinki per molti anni ha fornito un importante contributo alle missioni sotto l’ombrello NATO nei Balcani, in Afghanistan e in altre aree a rischio nel mondo.
La partecipazione
Inoltre, la Finlandia prende spesso parte alle esercitazioni dell’Alleanza atlantica. E, ultimamente, ha ospitato una interessante ed estesa esercitazione degli uomini della NATO sul proprio territorio. È noto che l’esercito finlandese è ben addestrato. E che potrebbe essere utile per migliorare sempre più le capacità dell’organo militare regionale atlantico di difendere gli Stati estone, lettone e lituano. Che sono da molto tempo sotto l’occhio del Cremlino a causa della loro decisione di distaccarsi dall’URSS.
Ora, l’adesione della Finlandia, come pure prossimamente della Svezia, eleverebbe la barriera dell’impiego dell’azione coercitiva armata da parte di Mosca nell’area geografica baltica, rafforzando l’equilibrio regionale.
Finlandia e l’importanza della regione artica
Non solo: lo Stato finlandese diverrebbe essenziale per mantenere l’archetipo della forza del Patto atlantico nella regione artica sempre più competitiva. Va anche ricordato che la Finlandia ha un memorandum d’intesa relativo alla fornitura di supporto della nazione ospitante. Che consente il sostegno logistico per l’esecuzione di operazioni, esercitazioni e attività militari alle truppe dell’Alleanza atlantica situate o in transito nel suo territorio durante una crisi.
Il miglioramento dell’apparato militare
Un’altra caratteristica della Finlandia, rispetto al resto degli Stati membri del Patto atlantico, sta nel fatto che essa ha continuato ad investire e migliorare le capacità del proprio apparato militare. Come la proiezione della potenza di fuoco dell’artiglieria che supera quella di qualsiasi altro Paese europeo, tanto da possedere anche più carri armati della Germania. Inoltre, sempre la Finlandia, apporterebbe notevoli capacità di servizi segreti o di intelligence che renderebbe ben forte la consapevolezza situazionale della NATO. E la capacità di raccogliere ed analizzare informazioni riguardanti la Russia. In poche parole, questo Paese scandinavo contribuirebbe ad assicurare l’architettura della sicurezza collettiva.
Rispetto verso la Nato
Non si pone, inoltre, in discussione il dovere dei finlandesi di avere il massimo rispetto dei principi e dei fini democratici della NATO. Dato che il suo sistema parlamentare prevede regolari e libere elezioni, l’ordinamento giudiziario è totalmente indipendente, le libertà di espressione e di fede sono rispettate.
Le preoccupazioni di Mosca e della Turchia
Certamente esistono le preoccupazioni relative all’ingresso finlandese nella NATO e l’impatto sulle tensioni con Mosca. L’eventuale ammissione della Finlandia e anche della Svezia sta già creando problemi all’interno del Consiglio atlantico. Dove la Turchia, Stato membro, ha espresso contrarietà accusando questi paesi di ospitare terroristi curdi. Queste posizioni potrebbero rappresentare un perno fragile per la NATO nel momento in cui aumentano le possibilità di uno scontro bellico contro la Russia.
Rischio aggressione per la Finlandia
Ed è vero che circolano voci, anche nel quartiere generale della NATO, che la minaccia russa verso la Finlandia possa essere davvero concreta. Per questo l’adesione della Finlandia al Patto atlantico sarebbe utile per evitare le aggressioni russe in futuro. La forza avanzata della NATO si salderebbe e diverrebbe un messaggio chiaro a quei Paesi che tentino di esportare l’autocrazia, l’instabilità politica e il declino della democrazia.
Attenzione all’iter
Va, però, tenuto presente che l’iter procedurale di adesione all’Alleanza atlantica difensiva e non offensiva ha un percorso abbastanza lungo. Che comporta che la ratifica di tutti i rispettivi Parlamenti degli Stati membri della NATO.