Il diario liberale ogni tanto si ribella. Davanti alla tragedia che l’Ucraina sta vivendo, noi, popolo di poeti, santi e navigatori, piangiamo perché la nostra Italia non si qualifica al mondiale. Certo non tutti, ma per tanti conta di più. Sicuri non ci sia da riflettere?
Siamo più traumatizzati dall’esclusione degli azzurri dal mondiale che dall’eccidio di donne e bambini in Ucraina
C’è chi vorrebbe che si arrendessero, altri che si immolassero nella difesa della libertà del paese. Molti criticano Biden perché, usando toni forti nei confronti di Putin, mette a repentaglio l’esito delle trattativa. Come se finora la diplomazia avesse funzionato. Ce ne sono pure tanti che danno ragione agli aggressori. I più coraggiosi esprimono il parere su FB. I pavidi leggono, ma si guardano bene dall’approvare o contraddire. Hanno paura di inimicarsi chi in politica sostiene il dittatore, che un giorno – non si sa mai – potrebbe invadere l’Italia, ricordarsene e vendicarsi.
È possibile che ci siano spiragli di pace se le trattative avvengono mentre si bombardano ospedali e asili?
Degenti e bambini non sono una minaccia. Quindi, ci si può aspettare qualsiasi reazione che la logica non prevede. Capita quando a gestire il paese c’è un uomo dai pieni poteri che non deve rendere conto a nessuno. Chi poteva immaginare che al giorno d’oggi scoppiasse una guerra, più tragica di quelle di un tempo perché adesso le armi, chimiche e nucleari, possono sterminare l’umanità. Chissà se cambierà qualcosa nel mondo. Non dobbiamo più dividerci tra destra e sinistra. Da ora in poi dovremo scegliere tra dittatura e democrazia, che assicura la pace.
L’aggressione dell’Ucraina segna il fallimento della diplomazia, delle istituzioni internazionali e dell’era moderna
Non è cambiato molto dal Medioevo. Ci sono le solite guerre – addirittura più crudeli, essendo le armi moderne micidiali perché più sofisticate – e anche le dittature. Non solo a causa della crudeltà e dell’ingordigia umana, ma anche per l’ingenuità e la credulità della gente. Nonostante l’ONU, l’UE, l’OSCE, la NATO, l’OMS e tante altre attività politiche e umanitarie, la bramosia di potere è alimentata dal razzismo. Ecco perché la democrazia trova difficoltà di sopravvivenza. Ognuno di noi si crede nel giusto e vittima dell’ingiustizia, invece spesso ne siamo responsabili.
Grazie alla guerra l’Europa ha acquistato una maturità che non aveva. Ma è danneggiata economicamente
Le sanzioni imposte dagli USA non si ripercuotono solo sulla Russia, ma anche sul nostro bilancio essendo noi totalmente dipendenti dai paesi produttori di energia. In realtà, Putin ce l’ha con gli USA, più che con noi. Però, sia per la difesa della democrazia – la vera vittima della guerra – sia per ragioni umanitarie, l’Europa è tenuta a difendere il popolo ucraino. Il Parlamento è concorde nell’aumentare le spese militari, tranne chi ha ricevuto dalla Russia lauti compensi. Molti dissentono perché minacciati di rivelare la loro corruzione. Né Conte né altri l’hanno ancora capito.
Chi lo chiama Zar non si rende conto di nobilitarlo. È molto peggio di un dittatore, perché non ama il suo popolo
Neofita dell’opulenza e del potere, gestisce il paese, immiserito da privazioni e dalla limitazione di libertà, con la complicità di nuovi arricchiti, vecchi funzionari del KGB che dovrebbero essere in galera e personaggi squallidi oggi miliardari. Franco, autore di tante crudeltà, amava gli spagnoli. Mussolini, complice di Hitler, non consentì a nessuno di arricchirsi alle spalle degli italiani. Tanto da lasciare la moglie e i propri figli senza un soldo. Gli zar furono regnanti deboli e inetti, ma aristocratici. Il termine Zar deriva da Cesare. Come pure Kaiser, Khan e Scià.
Che aumenti la benzina o il costo dell’energia, che arrivino i profughi da Kiev, il problema è sempre lo stesso
Come impossessarsi dei contributi dello Stato. Anziché alla creazione di ricchezza, ormai la nostra genialità si limita a ruberie e menzogne. Spiegava in un’epoca non sospetta Eduardo De Filippo che in Italia non c’è più produttività “perché impieghiamo il 50% delle energie per fregare gli altri e il 50% per non farci fregare”. Se la burocrazia è così complicata è per cercare – purtroppo inutilmente – di evitare le truffe. Lieto, triste, o luttuoso ogni avvenimento è un’occasione per impossessarci di soldi. Se i petrolieri danno l’esempio, perché gli altri dovrebbero essere onesti?
Se siete gelosi uccidete pure vostra moglie anche se non lo merita e vi è fedele. Sarete assolti
Sentenze deliranti per un ottantenne di Brescia. Anche in appello l’eccesso di gelosia è considerato patologia che impedisce di intendere e di volere. Una ragione, come la legittima difesa. Fingete di avere un delirio e dopo l’omicidio – d’ora in poi autorizzato dalla giurisprudenza – tagliatevi le vene, ma non tanto da suicidarvi. Poi telefonate a un amico che vi salverà. Con lo stesso principio un magistrato può giudicare. I cortei femministi si moltiplicheranno se persino la Corte di Cassazione dovesse confermare i due giudizi strampalati.