Nell’immaginario collettivo la figura del vino è spesso affiancata alla tradizione del Belpaese. Ai territori e alle tavole della nostra penisola, al Bacco, italianizzato, di Caravaggio. Non si può certo dire lo stesso della birra, vista, almeno nel nostro paese, come una bevanda più semplice, più economica. Da considerare come una specialità arrivata da altre nazioni, Germania su tutte. La birra italiana, infatti, solo da poco è considerata un’eccellenza che incontra il favore della popolazione. Questo ritardo spiega il posto dell’Italia nella classifica dei paesi con il più alto livello di consumo di birra pro capite. Tra le ultime posizioni tra le nazioni europee. Non un caso, dato che l’unico prodotto gastronomico con il quale ci viene in mente di associarla birra è la sola pizza. Un limite, dettato da storiche abitudini, che ha portato gli italiani seduti a tavola a sottovalutare le moltitudini di abbinamenti che sono invece possibili.
Birra e vino

Già, perché in altri paesi la birra è come il vino per noi, la si beve accompagnando anche il pesce o il vino. Molti imprenditori italiani, però, lo hanno capito, riuscendo ad innovarsi e sfruttando il materiale delle proprie e vicine aziende agricole. Ora quella italiana va forte all’estero e da ormai un decennio le sue percentuali di vendita sono in costante aumento.
La birra italiana arriva all’estero

Per l’apertura della ventesima edizione del Salone Internazionale dell’Alimentazione, tenutosi a Parma nei giorni scorsi, presentato un interessante studio basato su dati Istat. Riguarda l’exploit della birra italiana all’estero (lo studio riguarda anche i dati dello spumante e del caviale). Le esportazioni di birra italiana verso la Germania sono cresciute del 10%. Mentre negli Stati Uniti addirittura del 32%: numeri importanti e che testimoniano le brillanti idee dei tanti giovani imprenditori italiani. I risultati, certamente positivi, nascono anche dall’evoluzione delle aziende agricole del nostro paese e dal boom della produzione della birra artigianale. Che, come riportato da Coldiretti, ha raggiunto i 550 milioni di litri all’anno.
La capacità imprenditoriale

I nostri imprenditori hanno avuto la bravura di intuire in quale direzione si stesse dirigendo il mercato della birra e hanno abbandonato la sola idea della bionda, sperimentando e buttandosi nell’infinita declinazione del prodotto. Ora esistono birre che a tavola possono accompagnare ogni piatto e anche i dolci. Si tratta di bevande che vengono esaltate dai nostri cereali, dal luppolo e dal malto d’orzo italiani. Tanto da piacere all’estero e da aver aumentato ininterrottamente negli ultimi anni le richieste.