Manca sempre meno all’inizio della stagione per il Mogliano Rugby, impegnato l’11 settembre in casa del Petrarca per la prima giornata di Coppa Italia e il 25 per il debutto in campionato. La preparazione dei biancoblu è iniziata da qualche settimana e le aspettative del Presidente pro tempore Massimiliano Piccin sono alte. Intanto, prima che la parola passi al campo, si può godere i suoi giovani Sante e Zulian, freschi protagonisti nel trionfo azzurro sull’Inghilterra alla Millfield School di Street.
Piccin, l’Italia U18 ha ottenuto una prestigiosa vittoria contro l’Inghilterra, il Mogliano Rugby era ben rappresentato da Giovanni Sante e Tommaso Zulian. Un orgoglio.
“Siamo molto soddisfatti della nazionale italiana Under 18, il fatto che ci siano due nostri atleti che la sostengono e che in alcuni casi si rivelano fondamentali è un vanto. Come una coccarda che ci mettiamo al petto. Sante questa stagione giocherà nella rosa del Top10 ed è un prospetto molto considerato a livello federale. Zulian, invece, è al Mogliano da due anni e viene da Venezia, si tratta di un ragazzo che è un gran lavoratore, come dimostrano le sue doti difensive”.
Continuerete ad aggiungere giovani nella vostra rosa?

“Certo, è un nostro obiettivo. L’anno scorso abbiamo aggiunto giovani talenti come Alessandro Garbisi e Filippo Drago, che quest’anno faranno una loro esperienza a Treviso come premit players. Speriamo che anche Giovanni (Sante), impegnato in questo momento nella preseason con la Benetton, faccia parte del gruppo di atleti che daranno importanza e sostegno al percorso di alto livello della federazione, secondo le indicazioni del Presidente Innocenti”.
Piccin, tra poco inizia la stagione, come sta andando la preparazione?
“I ragazzi si stanno allenando e sono molto carichi, c’è stato qualche innesto e la rosa è più profonda. Anche noi, vista la nuova legislazione che permette di essere più inclusivi, abbiamo attinto a qualche giocatore argentino, stiamo cercando di lavorare al meglio di quelle che sono le nostre possibilità”.
Ci sono stati addii importanti, cosa si aspetta da questa stagione?

“La nostra idea era mantenere la struttura portante della squadra, che nella passata stagione ha dato ottimi risultati in termini di rendimento e di classifica. Abbiamo voluto fare degli aggiustamenti, alcuni di questi purtroppo nel mondo dello sport e del lavoro sono fisiologici. Ci sono stati dei movimenti in uscita ai quali abbiamo trovato rimedio con delle aggiunte e altri che non sono stati proprio rimpiazzabili. Matteo Corazzi non è sostituibile, ma sono sicuro che all’interno della squadra ci saranno atleti che sapranno prendere il suo posto”.
Piccin, il livello del campionato sarà più alto?

“Me lo auguro, quello che esprimiamo adesso per il bacino d’Italia è un buon livello. Andrebbe migliorato ma bisogna tenere conto che nel nostro paese non c’è il professionismo. In ogni caso, rispetto ai campionati esteri dove i contratti vengono sviluppati secondo dei caratteri di professionismo, in Italia sostanzialmente siamo ancora ad un livello amatoriale”.
Con il green pass tornerete alla normalità?
“Siamo legati alle decisioni della Federazione, che a sua volta segue le indicazioni del CONI e del CTS. Da lettore dei giornali e dei comunicati, sono moderatamente fiducioso, se dicessi che sta andando tutto bene e che siamo in una situazione di normalità sarei fuori dal coro. Partiremo infatti con il green pass, con gli stadi a capienza ridotta e gli accessi saranno limitati negli ambienti chiusi. È facile da intuire che per le entrate finanziare avremo ancora delle difficoltà.
Ph: Alfio Guarise