Una maratona ai confini del cielo, con due protagonisti assoluti. Paolo Massarenti (G.M. Teenager) e Fabiola Giudici (Atletica 2000) hanno vinto, come da pronostico, la prova sui 42 chilometri della Panoramica delle Malghe, manifestazione di trail running sui sentieri e strade del Piancavallo. Circa 700 i partecipanti, suddivisi tra i quattro percorsi (42, 30, 21 e 10 km). Massarenti e Giudici non hanno tradito le aspettative, facendo corsa solitaria sin dai primi chilometri.
Massarenti, esperto goriziano

L’esperto goriziano, con un passo regolarissimo, ha chiuso in 3h21’49”, staccando nettamente Andrea Boatto (Runners Club Aggredire, 3h38’35”) e Giancarlo Spagnolo (3h53’18”). “Sono reduce da un triathlon medio e le gambe ne hanno risentito – ha commentato Massarenti -. Però è stato divertente: il percorso è bellissimo e l’organizzazione curata in ogni particolare: spero che in futuro la manifestazione possa crescere sotto il profilo della partecipazione, lo merita davvero”.
Giudici, già trionfatrice alla Cansiglio Run
Fabiola Giudici, udinese di Latisana, tre settimane fa trionfatrice alla Cansiglio Run, ha chiuso in 3h49’56”, precedendo, al termine di una gara senza storia, Daniela Battisti (Atl. Aviano, 4h57’08”) e Manuela Tomè (Podismo Buttrio, 4h57’43”). Per Fabiola anche la soddisfazione del terzo posto assoluto alle spalle di Massarenti e Boatto. Una prestazione di grande rilievo tecnico.
Strazzullo, Moretti re e regina dei 30 chilometri

La giornata in Piancavallo ha incoronato pure Christian Strazzullo (Cimavilla Running Team) e Chiara Moretto (HRobert Running Team) nei 30 chilometri, Daniele Roccon (Vittorio Atletica) e Irene Palazzi (Podisti Cordenons) nei 21 chilometri e Luca Schiavon (Maratoneti Eraclea) e Silvia Sangalli (Gs Orecchiella Garfagnana) nei 10 chilometri. Assegnati anche i titoli regionali Fidal di trail lungo (42 km) e trail corto (21 km). Ora per l’Atletica Aviano inizia il conto alla rovescia in vista dell’appuntamento del 29 agosto con le 10 miglia dell’Aviano-Piancavallo, un altro spettacolo annunciato.
Treviso in rosa, la forza delle donne

“Sono le donne che fanno girare il mondo”. Lo fanno girare e lo tingono di rosa, il colore della tenacia, dell’allegria, della solidarietà. “Treviso riparte, si torna alla normalità: evviva Treviso in rosa”, grida al microfono il sindaco Mario Conte. Sono le 8.30 del mattino, in Piazzale Burchiellati, quando Treviso in rosa, dopo un anno d’assenza, torna a riempire la città di musica e sorrisi, di emozioni e ricordi.
Elena si presenta con il velo da sposa

Treviso riparte, nel segno delle donne. C’è Elena da Mogliano, prossima al matrimonio, che si presenta con il velo da sposa e le amiche ad accompagnarla. Ci sono le ragazze veneziane di “Vivi in rosa”, che corrono con la foto dell’amica Viviana appesa alla maglietta: lei non c’è più e loro faticano a trattenere la commozione. Ci sono Laura e Alessandra, che arrivano da Padova e prendono (moderatamente) sul serio la corsa, tanto da arrivare al traguardo per prime, dopo aver completato il percorso di 6,5 km lungo le vie della città, in una quarantina di minuti.
Silvia lotta con la sclerosi multipla
E c’è Silvia Furlani, la 61enne maratoneta friulana da una vita in lotta con la sclerosi multipla, che parte per prima e arriva per ultima, ma sempre con un bellissimo sorriso: “Correvo la maratona in 3 ore 15, oggi faccio fatica in 8 ore. Ma lo sport è vita, e la vita va avanti. Piuttosto, tanto di cappello a chi si è rimesso in gioco ed è riuscito ad organizzare una manifestazione di questo livello”.
Sono state 1.500 le donne iscritte

I volontari di Trevisatletica e Corritreviso, le due società sportive cittadine che dal 2015 organizzano Treviso in rosa, ce l’hanno messa tutta: il via libera per l’edizione 2021 è arrivato poco più di un mese fa. La macchina organizzativa si è messa subito in moto e alla fine, nonostante i tempi compressi e le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, sono state circa 1500 le iscritte, di tutte le età e provenienti un po’ da tutto il Triveneto.
A fianco della Corritreviso c’era la Llt

A fianco di Trevisatletica e di Corritreviso c’era, come dalla prima edizione, la LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, arrivata in Piazzale Burchiellati con il moderno pulmino attrezzato per il trasporto dei malati acquistato con i proventi dell’ultima Treviso in rosa. “Il contributo di questa edizione – spiega la vicepresidente Nelly Raisi Mantovani – sarà invece destinato a sostenere per un anno il servizio di supporto psicologico rivolto alle donne colpite da quei tumori che più di altri possono compromettere la sfera della femminilità. L’iniziativa andrà ulteriormente a potenziare i servizi offerti nella nostra nuova sede di via Venzone, dove presto saranno attivi cinque ambulatori, una grande palestra e degli spazi dedicati a Giocare in corsia. Una donna da sola può fare molto, ma in gruppo diventa una forza inarrestabile: Treviso in rosa ne è uno splendido esempio”.
Run for Chilidren a Treviso per la solidarietà

L’obiettivo è sempre lo stesso: correre e ancora correre. Non per vincere, ma per far trionfare la solidarietà. Inizia il conto alla rovescia per la quarta edizione della Run for Children, manifestazione podistica a carattere ludico-motorio, aperta a tutti, che percorrerà le strade del centro storico di Treviso nella serata di venerdì 3 settembre. L’iniziativa è nata quattro anni fa per sostenere il progetto della LILT “Giocare in corsia”. E il successo è stato crescente: 1144 partecipanti nel 2017, 1206 nel 2018, oltre 1600 nel 2019.
Il contributo donato a “giocare in corsia”

Solo la pandemia ha fermato la corsa, cancellando l’edizione 2020, ma ora l’evento organizzato da Gian Luca Sacilotto, Fabio Simionato e Norma Pezzutto è pronto a riprendere la sua corsa. L’equazione è semplice: più alto sarà il numero dei partecipanti, maggiore sarà il contributo che verrà donato a “Giocare in corsia”. Tra i sostenitori, oltre ad un affezionato pool di sponsor, anche la Regione del Veneto e il Comune di Treviso, che hanno dato il patrocinio ufficiale all’iniziativa. “Run for Children – ha commentato il sindaco Mario Conte – è una grande occasione di promozione della città, con un obiettivo nobilissimo com’è il sostegno alla LILT e in particolare ai fantastici volontari di ‘Giocare in corsia’. Questa è una delle occasioni in cui un sindaco non può che applaudire: a Gian Luca, Fabio, Norma e a tutto il gruppo organizzativo va il ringraziamento mio e della città. Sarà una bellissima manifestazione in una città che rimarrà aperta e vivibile. Non chiuderà nulla: c’è chi correrà e chi potrà applaudire con l’aperitivo in mano”.
I volontari di “Giocare in corsia” sono impegnati dal 1994 a portare il gioco nei reparti di pediatria degli ospedali di Treviso e Conegliano e il sostegno della Run for Children è importante: nelle prime tre edizioni la manifestazione ha raccolto e interamente devoluto a “Giocare in corsia” circa 40 mila euro, frutto dei proventi delle iscrizioni.
Gli organizzatori puntano ai 2.000 iscritti
“L’evento è cresciuto di anno in anno e, per la quarta edizione, dopo lo stop del 2020, puntiamo ai duemila iscritti. Abbiamo scelto un percorso che rimarrà dentro le mura, ma percorrendo strade ampie per evitare il rischio di assembramenti. Siamo una grande squadra, tutta di volontari, che coinvolge anche l’Atletica Ponzano. Chi partecipa alla Run for children sappia che la quota d’iscrizione andrà interamente al progetto di solidarietà”, ha dichiarato Gian Luca Sacilotto, affiancato da Fabio Simionato, che avrà la responsabilità del percorso.
Sette chilometri di solidarietà
La Run for Children sarà come sempre aperta a tutti e si svilupperà per 7 chilometri lungo le vie e le piazze del centro storico di Treviso. La partenza e l’arrivo saranno sulle Mura, all’altezza dei Bastioni San Marco. Lo start sarà libero, a partire dalle 18 e sino alle 19.30. E libera sarà l’interpretazione che ognuno darà alla propria partecipazione alla Run for Children: si potrà correre, ma anche camminare.
Athletics Summer camp del Gs La Piave 2000 a Borgo Valbelluna

A Borgo Valbelluna si è concluso l’Athletics Summer Camp, il centro estivo organizzato dal Gs La Piave 2000 che dal 5 al 16 luglio, in due turni, ha coinvolto complessivamente circa 140 giovani, tra i 6 e i 13 anni. Il Camp, una novità assoluta per il Gs La Piave 2000, si è tenuto sulla nuova pista di atletica leggera degli impianti sportivi di Pagogna ed è stato diretto da quattro giovani laureati in Scienze motorie – Francesca Comiotto, Alessandro Schievenin, Silvia Mastel e Patrizia Nessenzia – già attivi all’interno della società sportiva presieduta da Patrizia Tremea.
Si è praticato anche il “To’ Vegna”, antico gioco
I partecipanti hanno scoperto l’atletica, nelle sue varie forme. “La parola d’ordine è multidisciplinarietà – spiega Francesca Comiotto – ci siamo dedicati all’atletica in orario mattutino, ma al pomeriggio abbiamo lasciato spazio agli sport di squadra”. I partecipanti all’Athletics Summer Camp hanno scoperto anche il Tò Vegna, un antico gioco di strada con la palla, praticato dai giovani di Farra di Mel.