E’ una domanda frequente che mi viene fatta ogni anno in prossimità dell’inizio dell’estate complice anche il fatto che gli animali stessi mostrano segni di inappetenza, saltano i pasti, sembrano svogliati.
Quali fattori prendere in considerazione?
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Come veterinario, quando preparo un piano alimentare casalingo così come quando l’animale mangia un cibo già pronto, tengo sempre conto dell’ambiente in cui vive l’animale (cane o gatto):
in casa, all’esterno, all’esterno con accesso ad un ambiente a temperatura controllata così come umidità e vento, tutto gioca un ruolo.
Un riparo all’esterno è sempre indispensabile ma va scelto con cura:
> no ai sistemi di raffreddamento elettrico, troppo pericolosi
> si a cucce sollevate da terra, in una zona riparata dal vento, coibentate, areate
L’ambiente in cui vive l’animale non è l’unico fattore da prendere in considerazione, anche il tipo di animale è importante: ha il pelo lungo o corto? E’ di taglia grande o piccola? E’ normopeso o sovrappeso?
Un consiglio: non tosiamo l’animale in estate, piuttosto spazzoliamolo frequentemente per riattivare la circolazione e controllare pelo e cute.
Ogni specie animale ha un proprio intervallo di temperatura ambientale chiamata “zona di neutralità termica”: in questo intervallo l’energia necessaria per mantenere costante la temperatura corporea è minima.
Nel cane per esempio: per le razze di cani a pelo lungo è compresa tra i 15 e i 20 gradi, per le razze a pelo corto tra i 20 e 25 gradi. Ma attenzione: in alcune razze nordiche questa temperatura può essere più bassa: per l’Alaskan husky è compresa tra i 10 e i 15 gradi.
Lo sapevi che non solo il freddo, ma anche il caldo richiede un aumento dell’apporto energetico?
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Si, perché se con il freddo gli animali hanno bisogno di più energia per produrre calore, con il caldo hanno bisogno di più energia per dissipare il calore dal momento che non sudano.
La quantità di energia necessaria al mantenimento di una temperatura “neutrale” può variare notevolmente: da un 10% ad un 90% in più di calorie!
Ricordiamoci che i cuccioli non andrebbero mai fatti vivere all’esterno perché la loro capacità di regolazione della temperatura corporea non è ancora perfettamente funzionante. Animali anziani e/o malati andrebbero tenuti in casa, al fresco.
Non sottovalutiamo poi mai l’apporto di acqua: l’acqua deve sempre essere a disposizione, tanto quando fa caldo che quando fa freddo.
Rispondiamo ora alla domanda: ora che è caldo il mio cane deve mangiare di meno?
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Come sempre, non c’è una risposta valida per tutti i casi. E’ importante valutare il nostro singolo cane, le sue caratteristiche, il suo ambiente di vita, il nostro stile di vita.
Come abbiamo visto, la quantità di cibo di cui il nostro cane necessita, dipende da vari fattori che potranno essere valutati dal nostro veterinario. In generale l’estate è accompagnata da una diminuzione dell’attività fisica quotidiana (a meno che non siamo in vacanza), quindi tra il caldo e la minore attività fisica è normale che il nostro cane mangi di meno.
Monitoriamo il suo peso, il suo stato fisico e se notiamo variazioni di peso o atteggiamenti che non ci convincono, rivolgiamoci al nostro veterinario.
Se prevediamo una vacanza particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico, confrontiamoci con il nostro veterinario sulla possibilità/necessità di variare l’alimentazione o di introdurre un particolare integratore adatto alle nostre esigenze.
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Per i cani che mangiano casalingo
Solitamente i cani che mangiano casalingo non soffrono di inappetenza per il caldo ma ci sono sempre le eccezioni.
In questi casi chiediamo aiuto al veterinario che ci ha preparato la dieta: potrà apportare alcune modifiche in modo che il cane abbia un minor carico volumetrico ma le stesse calorie per esempio.
E i cani che mangiano crocchette?
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Ricordiamoci che le crocchette sono l’alimento più lontano dall’essere carnivoro del cane. In più, in estate, un cibo secco è ancora meno appetibile.
Se il nostro cane mangia meno, proviamo ad aumentare il numero dei pasti, a dargli da mangiare quantità maggiori nelle ore più fresche della giornata.
Evitiamo di aggiungere alle crocchette cibi naturali, si creerebbe un circolo vizioso antipatico.
Piuttosto dedichiamogli uno o due pasti sui 2-3 totali di cucina casalinga equilibrata e completa (mi raccomando: formulata da un veterinario che si occupa di nutrizione) o di cibo umido pronto di ottima qualità.
E il tuo compagno a quattro zampe mangia di meno in questa calda stagione che aspettiamo sempre tutti (o quasi) con tanta gioia?
Raccontami tutto nei commenti!