La Svizzera, senza Xhaka e ed Embolo fuori dopo venti minuti, sfiora in dieci la semifinale, a festeggiare è infatti la Spagna. A portare le Furie Rosse in semifinale è servita la lotteria di rigori, con Unai Simon e Oyarzabal assoluti protagonisti.
Svizzera senza paura
Dopo la vittoria inaspettata contro la Francia, Petkovic si può godere il quarto di finale contro la Spagna, ma per sua sfortuna è costretto a farlo senza Xhaka, faro e miglior giocatore degli elvetici in questo europeo. L’assenza ovviamente si sente, al suo posto viene scelto Zakaria e le geometrie non sono le stesse. Il centrocampista del Mönchengladbach non ha la tecnica del capitano, pertanto la Svizzera quando ha il pallone non riesce a verticalizzare con la qualità e la velocità vista anche contro la forte Francia.
Come si schiera la Spagna
La Spagna, che cambia solo il centrale difensivo e Jordi Alba con Gaya, è invece al completo e conferma il centrocampo e l’attacco che tanto aveva fatto bene contro la Croazia. La partita è condizionata dall’immediato vantaggio delle Furie Rosse, oggi in bianco, che dopo otto minuti si portano sullo 0-1 con un tiro di Jordi Alba. La conclusione del terzino arriva dagli sviluppi di un corner, battuto da Koke, e viene deviata decisivamente da uno sfortunato Zakaria, che spiazza così Sommer.
Per la Svizzera gara in salita
Gli elvetici devono subito rincorrere, ma a dominare la partita è la Spagna fino all’intervallo. Petkovic mette Shaqiri a uomo su Sergio Busquets, il pressing del trequartista non mette comunque in difficoltà lo spagnolo. Il capitano della Roja gioca spesso ad un tocco, così come il suo compagno di club Pedri, tanto da semplificare e addolcire la manovra spagnola. Sulla sinistra, anche grazie ad un Jordi Alba sempre dentro al campo e a palleggiare con Pedri e Sarabia, la squadra di Luis Enrique avanza facilmente, senza riuscire però a crearsi grandi occasioni. In fase difensiva, la Svizzera si posiziona a quattro e i suoi due centrali, Helvedi e Akanji, sopperiscono ad ogni accelerata delle Furie Rosse, proteggendo bene Sommer, quasi mai impegnato.
La Svizzera pareggia nel secondo tempo
Luis Enrique rinnova l’attacco all’inizio della ripresa, inserendo Dani Olmo per Sarabia e sostituendo Morata per l’ingresso di Gerard Moreno. Nonostante la loro freschezza, i nuovi entrati si vedono poche volte. La Svizzera infatti alza la pressione e la Spagna viene messa in difficoltà. Gli elvetici arrivano più volte sul fondo e battono tanti corner, arrivando a sfiorare il pareggio con Zakaria al 56’. Le occasioni non arrivano solo da calcio d’angolo e Zuber, da posizione defilata all’interno dell’area di rigore, si inserisce insidiosamente tra i difensori spagnoli e conclude in porta. Unai Simon è attento e mette in calcio d’angolo. Pochi minuti più tardi il portiere dell’Athletic Bilbao non può far nulla sul tiro di Shaqiri che vale l’1-1. La Spagna è sfortunata, Laporte, per allontanare un pallone, colpisce il suo compagno di reparto Pau Torres e mette in porta Freuler. L’atalantino decide però di non tirare e serve Shaqiri, che fa passare il pallone tra le gambe di Apzilicueta e regala un meritato pareggio per quanto visto nel secondo tempo.
Svizzera con un uomo in meno
La partita si stabilizza e trova anche tatticamente un suo equilibrio, ma un rosso molto dubbio all’indirizzo di Freuler sposta il match su un altro binario. Un intervento duro su Gerard Moreno costa infatti all’atalantino un’espulsione apparsa subito forzata dall’arbitro Oliver. Di conseguenza la Svizzera è costretta ad abbassarsi e Petkovic toglie dal campo Shaqiri e Seferovic per rompere il continuo palleggio della Spagna, ritrovato dopo la superiorità numerica. La squadra di Luis Enrique non accelera con decisione e accetta di non correre pericoli, come eventuali ripartenze, per giocarsi la qualificazione ai tempi supplementari.
I supplementari
Conscia del grande vantaggio procurato dall’espulsione di Freuler, la Spagna gioca il primo tempo supplementare nella metà campo della Svizzera, che in inferiorità numerica fatica a ripartire. Luis Enrique inserisce anche Marcos Llorente e Oyarzabal, rispettivamente per Koke e Ferran Torres. E’ subito chiara l’intenzione di evitare ad ogni costo la lotteria dei calci di rigore. Gerard Moreno dopo due minuti non sfrutta un bel pallone giocato in area da Jordi Albe e al 101’ è ancora protagonista, lottando con i difensori e arrivando ad una conclusione a distanza ravvicinata che Sommer è bravo a mettere in calcio d’angolo.
La Svizzera si chiude
Nel secondo tempo supplementare le Furie Rosse giocano prevalentemente sulle fasce. Soprattutto quella sinistra dove Pedri e Jordi Alba tornano ad intendersi a meraviglia come fatto nei primi minuti. Al 108’ un cross basso del terzino spagnolo arriva a Marcos Llorente, che colpendo a botta sicura vede il suo tiro salvato da una chiusura eroica in scivolata di Ricardo Rodriguez. Sempre con la stessa giocata, che vede il terzino salire e mettere in mezzo un cross basso, la Spagna si fa vedere pochi secondi più tardi anche sulla destra. Dani Olmo tira altissimo. Luis Enrique pesca dalla panchina anche Thiago Alcantara, messo dentro al posto di Pau Torres. Ma nemmeno il figlio di Mazinho trova l’acuto che vale il quarto finale. Dopo aver rimontato la Francia e averla portata ai calci di rigore, lo stesso destino abbraccia la Roja. Incapace di segnare l’1-2 nonostante l’uomo in più per tutto il supplementare
I rigori
Le due nazionali intravedono Wembley e ogni penalty sembra dare una spinta che da San Pietroburgo potrebbe portare a Londra una delle due squadre. Entrambi i portieri sono protagonisti, ma solo uno si rende decisivo ed è Unai Simon, capace di parare ben tre rigori su quattro contro i due di Sommer. Decisivo il tiro dagli undici metri di Oyarzabal. La Spagna torna tra le migliori quattro d’Europa e sfiderà la vincente di stasera tra Italia e Belgio.