La manovra di bilancio 2021, dell’importo di 40 miliardi di euro, prevede una nutrita serie di bonus che agevolano i consumi e sostengono le spese degli Italiani. In un momento così critico per l’economia in generale e quella dei singoli cittadini in particolare potrebbe davvero portare una boccata d’ossigeno. Si tratta del bonus verde.


Il bonus verde
Tra i benefici previsti, mi rende particolarmente soddisfatto la proroga del “Bonus Verde”.
Si tratta dell’aiuto economico che, introdotto nel 2018, si prefigge di contribuire alle spese di ristrutturazione degli gli spazi verdi nelle abitazioni private. Anche se è possibile utilizzarlo pure per le parti comuni dei condomini. Il beneficio prevede una detrazione fiscale pari al 36% dell’ammontare della spesa sostenuta e, direi, non è poco!
La differenza
La differenza con gli altri bonus a sostegno degli interventi sulle abitazioni, questo si potrà recuperare in 10 quote annuali solamente. Senza possibilità di sconto in fattura o di cessione del credito. La spesa agevolabile dev’essere al massimo di 5.000,00 Euro per abitazione e, di conseguenza, la detrazione è di 1.800,00 Euro.
Inutile sottolineare che, ai fini della trasparenza delle operazioni, il pagamento deve essere effettuato con strumenti tracciabili: bonifico bancario, assegno, carta di credito, eccetera.


Come ottenere il bonus verde
I termini e le modalità per poter fruire del bonus fissano dei paletti che vanno rispettati, come stabilito dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 19/E del 2020. Le opere non possono essere limitate a interventi di scarsa rilevanza, ma devono riguardare l’intero giardino e consistere in sistemazione a verde ex novo e/o radicale rinnovamento.
Quindi, non basta acquistare nuove piante o arredi, deve trattarsi di un intervento complessivo di sistemazione del verde, nel quale si possono far rientrare anche le opere necessarie alla realizzazione.
Aree scoperte private e impianti
Riassumendo, gli interventi agevolabili riguardano la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi, realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili, compresi gli oneri relativi alla progettazione.
Non saranno, invece, sostenute dal bonus verde, le spese che riguardano la manutenzione ordinaria di giardini preesistenti, perché non connesse a un intervento di trasformazione dell’esistente, così come tutti i lavori fatti in economia: niente “fai da te”!
Bonus verde e detrazioni
Le detrazioni fiscali saranno spalmate su dieci anni con quote annuali di pari importo: ipotizzando di raggiungere il massimo della detrazione, come già detto, lo sconto complessivo sarà di 1.800,00 Euro, equivalenti a 180,00 Euro di detrazione all’anno, per 10 anni.
A differenza delle altre detrazioni fiscali, che interessano solo gli immobili in corso di ristrutturazione (acquisto di mobili ed elettrodomestici, per esempio), il Bonus Verde è completamente svincolato da qualsiasi requisito dell’immobile se non quello di essere adibito a civile abitazione. Restano esclusi uffici, negozi, magazzini, ma ci auguriamo che in futuro il Bonus Verde possa essere esteso anche a queste categorie di immobili. L’incremento del Verde renderà così le nostre città non solo più belle, ma anche più sane e vivibili.


Nel bonus verde anche i condomini
Il bonus Verde interessa anche gli edifici condominiali che prevedano interventi sulle parti comuni esterne. Anche in questo caso il massimo dell’agevolazione è di 5.000,00 Euro per abitazione, e la detrazione spetterà al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che sia stata effettivamente versata al condominio, entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Attenzione. Non riguarda le persone!
Ricordiamo infine che il Bonus Verde interessa gli immobili, non la persona: chi ha due case potrà usufruire due volte del Bonus!
In particolare risultano detraibili:
le spese per trasformare un’area incolta in un giardino;
per i lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico;
le spese per il rifacimento della siepe;
per la messa a dimora di piante ed arbusti;
le spese per interventi di copertura a verde e giardini pensili;
per il rifacimento di impianti di irrigazione e pozzi;
le spese di progettazione del verde;
manutenzione del verde, se legate all’esecuzione degli interventi.
Maggiori informazioni si avranno con la pubblicazione del successivo decreto attuativo.
Cosa fare per ottenere il Bonus Verde?
Per usufruire del Bonus Verde dovrete effettuare i pagamenti mediante bonifici, bancari o postali, speciali, i cosiddetti bonifici parlanti. Le ricevute dei bonifici andranno conservate e presentate in fase di dichiarazione dei redditi assieme alle fatture, per questo motivo i lavori dovranno essere effettuati da professionisti del settore in regolare possesso della Partita IVA.
Bonus Verde: esempi pratici
Come già più volte sottolineato, la detrazione sarà di 1.800,00 Euro, calcolata su un massimo di 5.000,00 Euro (36% di 5.000,00 Euro), equivalenti a 180,00 Euro all’anno per 10 anni.
Esempi pratici di contribuenti che entro la fine del 2021 sistemano il loro spazio verde:


Se si installa un sistema d’irrigazione automatizzato per il balcone di un appartamento in condomino e, magari, si mette a dimora qualche nuova pianta spendendo 3.000,00 Euro, grazie al Bonus Verde si potrà detrarre il 36% di 3.000,00 Euro, ovvero 1.080,00 Euro in 10 anni.
Spendendo, per il rifacimento del terrazzo, 6.000,00 Euro e per il rifacimento del giardino se ne spendono 7.000,00, grazie al Bonus Verde si potranno detrarre 1.800,00 Euro in 10 anni.
Risistemando il giardino di due immobili (prima e seconda casa), grazie al Bonus Verde si potranno sommare le due detrazioni, arrivando così per ciascuna casa a detrarre il 36% di 5.000,00 Euro, ovvero 3.600,00 Euro in 10 anni.
Lo scopo della misura
“Una misura contro l’inquinamento e un’opportunità per nostro florovivaismo“, così la definisce il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.


La misura rappresenta, infatti, un incentivo destinato ad agevolare gli interventi per la cura di giardini e terrazzi allo scopo è di implementare il verde urbano, combattere lo smog, ridurre le polveri e il livello di inquinamento, nonché abbellire le città italiane.
Secondo le stime del governo, la misura mirerà a far ripartire le ristrutturazioni degli “esterni”: un giro d’affari di 1,2 miliardi di euro, di cui la metà indotti dalle nuove misure fiscali.
Auguriamoci di approfittarne al massimo possibile!