Luglio, mese dalle strane e affascinanti alchimie, non a caso tra le giornate internazionali celebriamo gli UFO, il bacio e gli scacchi. La nuova settimana in libreria ha titoli consolidati e novità scintillanti. Andiamo a scoprirle subito leggendo il medagliere dei libri più amati dal pubblico grazie alla classifica elaborata come sempre da Lovat, splendido punto d’incontro letterario con le belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
Scopriamo la classifica

La sede di Villorba è la più grande del nordest, sempre aperta agli incontri con gli autori e le novità editoriali. Ecco i primi dieci titoli:
- Luna Romero – La ghenga degli storti – Marsilio
- Gotto – Verrà l’alba, starai bene – Mondadori
- Clark – La felicità nei giorni di pioggia – Libreria Pienogiorno
- Falcones – in guerra e in amore – Longanesi
- Cau – La levatrice – Nord
- Saviano – L’amore mio non muore – Einaudi
- Crepet – Il reato di pensare – Mondadori
- Roth – Portnoy – Adelphi
- Benigni – Il sogno – Einaudi
- Allende- Il mio nome è Emilia Del Valle – Feltrinelli
Il Premio Strega

Onoriamo in questa pagina anche il Premio Strega che è stato assegnato il 3 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, in una serata come sempre piena di aspettative e di polemiche per l’assenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli. Una vittoria che ha confermato i pronostici della vigilia, lo Strega è stato assegnato allo scrittore romano Andrea Bajani con L’anniversario (Feltrinelli). Nel ritirare il premio ha rivelato che fare letteratura significa contraddire la versione ufficiale. La versione ufficiale è quella del patriarcato e anche i maschi devono cominciare a contestarla.
Quando il Nord Est è bello, ricco e criminale…

Plauso allo scrittore trevigiano Fulvio Luna Romero sempre in testa alle classifiche con il suo nuovo romanzo noir: La ghenga degli storti (Marsilio). In queste pagine il ritratto profondo di una terra affascinante e nello stesso tempo assoggettata al culto del guadagno facile nello scenario composto da capannoni, armi e cocaina. Fulvio Luna Romero ha vinto il Premio NebbiaGialla per inediti con Prosecco connection. È ideatore della serie di polizieschi che ha come protagonista l’investigatore Carlo Caccia. Nel 2021 è uscito il noir Le regole degli infami, primo capitolo di una trilogia diventata bestseller.
Oltre il conformismo. Esercizi di libertà

La prima novità che troviamo in classifica questa settimana è una firma autorevole che con aneddoti e riflessioni importanti ci invita a riscoprire immaginazione e originalità, doti purtroppo decisamente latitanti in questo periodo di omologazione. In libreria: Il reato di pensare (Mondadori) di Paolo Crepet. Ho avuto l’opportunità di intervistare varie volte lo psichiatra e sociologo. Sempre molto attento alle dinamiche contemporanee, coinvolge il lettore con uno sguardo lungimirante e diagnosi che anticipano i tempi focalizzando problematiche complesse. Il titolo è l’incipit migliore per questo saggio che affronta i pericoli della scomparsa del pensiero critico. Stiamo perdendo la nostra creatività, manca il coraggio di essere diversi. Tutto questo accade in modo subdolo nei gesti e nel linguaggio quotidiano, un conformismo che viene definito gentile e invisibile, non per questo meno invasivo. Leggendo queste pagine possiamo scoprire se anche noi ci stiamo rifugiando nella “comfort zone”, luogo senza errori apparentemente tranquillo ma privo di originalità. Crepet si rivolge a tutti, ma in modo particolare il suo messaggio è indirizzato a giovani ed educatori. Invita ad abbandonare la ricerca della felicità e della perfezione a tutti i costi. A volte possiamo imparare di più attraversando le tempeste dei nostri fallimenti e delle nostre sconfitte.
Cos’è l’Europa? Un romanzo pieno di colpi di scena dove succedono cose incredibili…State a sentire che bellezza

Parola di Roberto Begnini che dopo il successo dello spettacolo televisivo “Il sogno” con milioni di spettatori su Rai 1, esce in libreria trasformando il suo strepitoso monologo in un libro. Il sogno l’Europa s’è desta! (Einaudi). Il saggio, scritto con Michele Ballerin e Stefano Andreoli, è arricchito da nuove riflessioni, un prezioso approfondimento di temi, tra aneddoti imperdibili e suggestioni poetiche. Benigni ci accompagna in un viaggio attraverso il concetto di Europa alla scoperta della nascita dell’Unione Europea. Un itinerario storico e passionale attraverso grandi personaggi: Giuseppe Garibaldi, i protagonisti di Ventotene (Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi), Jean Monnet uno dei padri fondatori.
Molti cambiamenti importanti della vita avvengono da episodi negativi

Torniamo sul podio perché ritroviamo al secondo posto Gianluca Gotto: Verrà l‘alba, starai bene (Mondadori). Per lo scrittore torinese, l’alba è una metafora di qualcosa di bello che potrebbe accadere. Probabilmente la quiete dopo le sofferenze. Dopo il grande successo di Succede sempre qualcosa di meraviglioso, Gianluca Gotto ci accompagna nel mondo faticoso di Veronica che decide di sconfiggere un grande dolore cambiando completamente la sua vita. Diventa una splendida donna di successo, ma lo spettro dell’angoscia riemerge dal passato trascinandola in una crisi autodistruttiva. Tuttavia, il destino le porterà qualcosa di inaspettato. Lo scrittore ha rivelato di aver scelto il punto di vista femminile per raccontare una tematica quasi sempre narrata con protagonisti maschili. Un racconto molto attuale, profondo e interiore che viene impreziosito dai millenari insegnamenti dell’ayurveda, una scienza che Gianluca Gotto conosce e sa trasmettere molto bene grazie anche al suo stile narrativo da nomade digitale. Ha vissuto molto in Australia e Canada, scrive i suoi reportage mentre gira per il mondo, ha un blog molto seguito con il quale condivide insegnamenti zen ed esperienze personali. “Mangia Vivi Viaggia”. Un mondo che sembra custodire una vera promessa di felicità.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta intanto grazie per avermi informato che nel mese di Luglio, oltre ad essere il mese di nascita di alcuni miei amici, cadono anche delle giornate su argomenti che mi piacciono tantissimo: UFO, il bacio e gli scacchi. Ho apprezzato molto anche la citazione del Premio Strega, condotto dall’elegante e corretto Pino Strabioli e forse la prossima settimana troveremo in classifica Andrea Bajani con il libro vincitore: L’anniversario. Mi piace anche esprimere il mio pensiero sull’assenza del Ministro della Cultura; infatti nel 2023 la presenza di Sangiuliano, a mio avviso, divenne una sorta di presa in giro da parte della conduttrice. Oggi, per evitare la stessa situazione, cioè la battuta – Ah, non li ha letti – il nuovo Ministro, non avendo ricevuto i libri insieme alla Commissione, ha preferito andare a Berlino per ragioni istituzionali. Prima di parlare del mio interesse per alcuni dei libri in classifica, preferisco esprimere la mia meraviglia per vedere Roberto Benigni tra gli autori più letti con un argomento importante. Io credo che sia nel cinema, sia in letteratura, sia in politica, sia possibile avere referenti più autorevoli ed esperti. Io sono uno dei pochi spettatori che quando arriva Benigni in televisione cambia canale.
Tra i libri in classifica, anche se l’argomento non è dei più leggeri, trovo interessante – Il reato di pensare – di Paolo Crepet. La valorizzazione del pensiero critico, sia in ambito familiare, sia in quello scolastico, sono una delle mete dell’educazione; dobbiamo formare individui creativi, coraggiosi, che sappiano prendere una loro originale e concreta posizione su ogni argomento, senza farsi condizionare dalle opinioni alla moda.
Con questo caldo, sotto l’ombrellone, credo che sia adatto il libro di Fulvio Luna Romero, La ghenga degli storti. In questo racconto dal genere noir e giallo, si inserisce anche una componente locale. Infatti c’è un Veneto che vuole fare soldi in fretta saltando le regole del lavoro e del guadagno normale.
Leggo sempre con gioia le recensioni così speciali di Elisabetta Pasquettin, e con la stessa ammirazione i commenti di Marco Palmolella, sempre molto interessanti. Oggi però mi devo dissociare da una critica così severa di Palmolella su Roberto Benigni, attore, scrittore e regista multiforme che con la sua irruenta e contagiosa vitalità, sa raccontare la storia coinvolgendo gli spettatori. Un grande! E per quanto riguarda il ministro della cultura se non è andato per paura della satira, siamo proprio mal messi.
Evviva i libri e la libertà di espressione. Anche la critica quando è fatta con civiltà.
Un caro saluto a tutti