Come favorire il dialogo tra il mondo imprenditoriale e quello scolastico e come ridurre il divario tra la domanda e l’offerta di lavoro: su questo la Confapi di Venezia, mandamento di San Donà, si è confrontata con i vertici del Centro di Formazione Professionale “Don Bosco” di San Donà di Piave.
L’incontro al Don Bosco

L’incontro istituzionale con visita guidata si è tenuto tra una delegazione della Confapi e i vertici dell’Istituto che opera nei settori meccanico, motoristico, elettrico, informatico e delle energie rinnovabili. Il Don Bosco, presente in città per la parte formativa professionale dal 1957, fa parte del “Centro Nazionale Opere Salesiane” (CNOS) che riunisce oltre 40 centri distribuiti sul territorio nazionale. Accoglie annualmente 120 allievi per formare e immettere nel mercato del lavoro operatori meccanici, operatori addetti alla riparazione veicoli a motore e alla riparazione di carrozzeria, operatori elettrici e informatici, operatori di impianti termoidraulici e di impianti per il risparmio energetico.
Dal 2001, inoltre, il Centro è in possesso di Certificazione per la “Progettazione erogazione di attività formative e di orientamento” con il Sistema di Qualità ISO 9001/2008 ed è accreditato presso la Regione del Veneto dal 2002 nell’ambito dell’Obbligo Formativo, Formazione Superiore e Orientamento.
Lo scopo del Don Bosco
Lo scopo del “Don Bosco” è la promozione, il coordinamento e la realizzazione di progetti nell’ambito della Formazione e dell’Aggiornamento Professionale (FAP), offrendo corsi di prima formazione, corsi di formazione superiore e continua e corsi per apprendisti.
Don Bosco e Apindustria

L’incontro ha visto il confronto tra il direttore di Confapi Venezia e amministratore di Apindustria Servizi Srl Nicola Zanon, Michele Vedovato, dell’Azienda associata Tergas Srl di Noventa di Piave, il docente e Rrsponsabile del settore elettrico/energia Diego Cuzzolin e il docente del settore energie rinnovabili Simone Fornasier.
Due i temi soprattutto affrontati: l’impegno congiunto a valorizzare i percorsi formativi tecnici e professionali e le realtà produttive manifatturiere del territorio; la collaborazione sulle attività di orientamento dell’istituto con gli allievi e i genitori nell’ambito della Presentazione dell’Offerta Formativa annuale, anche attraverso le testimonianze da parte degli imprenditori associati.
L’obiettivo

L’occasione è stata utile anche per coordinare le attività di formazione nell’ambito della refrigerazione, mettendo sul tavolo le azioni di un prossimo percorso formativo in avvio per giovani ragazzi disoccupati da qualificare e inserire in aziende frigoriste del territorio, con la collaborazione dell’Associazione di categoria Assofrigoristi, rappresentata dal suo direttore Marco Oldrati.
Gli interlocutori, inoltre, hanno portato le rispettive testimonianze su esperienze positive vissute presso aziende locali in seno ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento – ex Alternanza Scuola/Lavoro e agli stage aziendali. E’ emersa la consapevolezza dell’importanza strategica di investire su percorsi di crescita condivisa e complementare tra ambiti curricolari e operativi, finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani talenti, contribuendo così a ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro.
Zanon e Don Bosco

Ha detto Nicola Zanon: “Abbiamo avuto modo di visitare e toccare con mano gli spazi e i laboratori di una vera e proprio eccellenza del nostro territorio, che ha saputo progressivamente rinnovarsi negli anni, rimanendo al passo con i tempi. Il Don Bosco oggi rappresenta una forte attrattività nei confronti dei giovani studenti che vogliono imparare un mestiere ed inserirsi immediatamente nel tessuto produttivo manifatturiere del nostro territorio, pronto ad accoglierli. La richiesta di personale qualificato da parte dei nostri imprenditori, infatti, è quotidiana e altissima; cerchiamo così di creare insieme tutti i presupposti per far in modo che vi sia una reciproca e diffusa soddisfazione, pur nella consapevolezza di un indice di natalità che rimane preoccupante.”