Sempre più giovani scelgono l’agricoltura anche nel nostro territorio, è il caso del giovane Niccolò Naletto, che a soli 25 anni, con un diploma di perito agrario, ha deciso di realizzare il sogno che aveva fin da bambino, avviando da zero, con l’aiuto dei genitori, l’azienda San Marco a Sanbruson di Dolo.
Naletto e la società San marco, 10 ettari a orticole di stagione

La società agricola San Marco si sviluppa su una ventina di ettari, di cui 10 ettari coltivati ad orticole: prevalentemente patate, zucche, verze e pomodori (secondo la stagionalità) e i restanti ettari a seminativo, il cui raccolto viene consegnato in parte ad un impianto di biogas o impiegato per il piccolo allevamento di galline ovaiole.
“L’azienda offre il servizio di vendita diretta dei propri ortaggi, di preparati giardiniere, sughi, composte in agrodolce e sott’olio) e uova delle proprie galline – racconta con orgoglio il giovane Naletto -. Inoltre collaborando con altre aziende del territorio, disponiamo anche di altri prodotti tipici come miele e frutta.”
La passione della terra richiama Niccolò Naletto, oltre che a impegnarsi direttamente per la produzione, anche a riflettere sullo stravolgimento dei cicli naturali derivati come conseguenza alla globalizzazione. Spiega: “Amare e coltivare la terra porta ad approfondire il valore del ciclo produttivo come fonte nutrimento. Gestendo anche un punto vendita diretto in azienda ci rendiamo conto che le persone hanno perso completamente il senso della stagionalità dei prodotti: ogni giorno infatti riceviamo richieste che lo dimostrano, ad esempio nel periodo invernale vengono chiesti pomodori o melanzane. Il nostro punto vendita però ci dà molte soddisfazioni, perché ci permette di avere un rapporto diretto con i clienti che imparano ad apprezzare la qualità e il gusto genuino dei nostri prodotti, tanto che siamo riusciti ad entrare perfino nel commercio interno della nostra amata Venezia.”
Naletto, gran varietà di pomodori, patate, meloni e angurie

“Il valore di un’azienda a km0 si fonda sulla grande varietà di ortaggi coltivati, dalle più semplici insalate fino ad arrivare a meloni e angurie, sempre secondo le stagioni” sottolinea Alessandro Isatti, segretario di Confagricoltura Venezia per l’area della Riviera e del Miranese.
Nell’azienda San Marco vengono coltivate principalmente tre tipi di insalate: gentile, canasta, salanova; quattro tipi di pomodori: cuore di bue araldino, datterone cikito, ciliegino edox, industria h1538; patate della varietà Agata e Marabel; melanzane lunga del Nilo e Dalia tonda; angurie top gun e sentinel; meloni capitol e saphir liscio; zucche delica e violino (nettare); zucchine, Vitulia e giallo Golden glory.
Oltre che nel punto vendita in azienda, alcuni prodotti come patate, zucche e verze vengono forniti alla grande distribuzione.
Grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale, puntando al risparmio idrico, grazie all’installazione di impianti di irrigazione a goccia.
Niccolo’ Naletto: E’ stata l’agricoltura a scegliere me”

“A mio avviso non si sceglie di fare l’agricoltore, ma è l’agricoltura che sceglie te – confida Niccolò-. Molte volte, soprattutto dopo una giornata passata sotto il sole di luglio o sotto un pomeriggio di pioggia di novembre, mi fermo e mi chiedo: chi me l’ha fatto fare?. A questa domanda non ho mai trovato una risposta ed è proprio per questo che posso dire: è la terra a scegliere te! In agricoltura ci sono gravi problematiche: non solo i cambiamenti climatici in corso ma anche gli effetti della grande distribuzione . Che costringe a prezzi molto bassi in grado a malapena di ripianare i costi di produzione. Per questo molti agricoltori sono costretti a vivere sul filo del rasoio. Consapevoli che non ci è concesso commettere errori, ma nonostante le mille avversità che affrontiamo ogni giorno, crediamo in quello che facciamo.”
“Fenomeni meteo estremi con effetti sulle colture”

“Per noi è fondamentale vedere la passione di questi giovani imprenditori che scelgono l’agricoltura. Malgrado tutte le difficoltà attuali e future onclude Stefano Tromboni, presidente Confagricoltura Venezia. E’ di conforto vedere tenacia e determinazione nelle giovani generazione a fronte di problemi enormi. Tra questi sicuramente fenomeni meteo che presentano sbalzi termici. Verificatisi soprattutto nei mesi di aprile e maggio e che hanno alterato il ciclo delle piante, creando stress e ritardi nei cicli produttivi. Oltre a ciò negli ultimi anni si sono verificate frequenti alluvioni, le cui conseguenze vanno a colpire in particolare colture come la patata. Che, svolgendo il proprio ciclo produttivo sottoterra, è soggetta a molte problematiche legate all’eccessiva umidità del terreno quali scabbia e marciume.”