Sessant’anni, il momento migliore per decidere di cambiare la propria vita. È il regalo che la protagonista della nostra pagina letteraria decide di fare a se stessa. Lasciare tutto quello che ha (marito, figli, soddisfazioni professionali) e andare altrove. Sul binario 7 della Stazione di Venezia Santa Lucia c’è un treno che sta partendo. Lei è a bordo?
Entriamo alla Lovat sul binario giusto

Con questa domanda andiamo subito a scoprire la novità grazie alla classifica elaborata come sempre dalla nostra fantastica Libreria Lovat luogo perfetto per chi ha passione per i libri. Due sedi strepitose, Villorba (Treviso) la più grande libreria del Nordest e Trieste.
Ecco i magnifici dieci titoli del momento:
- Dalla Zorza – La governante – Marsilio
- Francesco – Spera – Mondadori
- Clark – La felicità nei giorni di pioggia – Libreria Pienogiorno
- Umrigar – Il canto dei cuori ribelli – Libreria Pienogiorno
- Saviano – L’amore mio non muore – Einaudi
- Scurati – M. La fine e il principio – Bompiani
- Dicker – La catastrofica visita allo zoo – La Nave di Teseo
- Guerra – Non chiamatemi Jessica Fletcher – Rizzoli
- Cercas – Il folle di Dio alla fine del mondo – Guanda
- Harpman – Io che non ho conosciuto gli uomini – Blackie
Quando il nome di un ciclista trasforma la vita in un romanzo

È proprio così, la biografia dell’autrice prima in classifica è avvincente quanto un romanzo. Sul podio: La governante (Marsilio) di Csaba dalla Zorza. Romanzo d’esordio di un’autrice molto nota al grande pubblico. Ha realizzato ben 23 libri di cucina e lifestyle ed è considerata autentica portavoce del savoir vivre. Molto seguita per le fortunate serie TV, le piattaforme digitali e i programmi cult come Cortesie per gli Ospiti su Real Time. Sprigiona eleganza e raffinatezza, non a caso nel lontano 1988 ha partecipato anche a Miss Italia. Csaba dalla Zorza è nata a Milano da madre toscana e padre veneziano, grande ammiratore del ciclista ungherese Csaba Szekeres. Convinto che avrebbe avuto un figlio maschio, scelse proprio il nome Csaba per il nascituro. Una ventata di mascolinità che si addice perfettamente al fascino tutto femminile della scrittrice. Il romanzo La governante affronta in modo elegante i dubbi e le inquietudini di una svolta, una vita parallela e diversa che probabilmente è sempre esistita ma non è nota a nessuno. Quante verità nascoste potrà svelare la protagonista con il suo viaggio, e dove è diretta?
L’eredità di Francesco splende anche in libreria

Sempre ai primi posti nel cuore del pubblico l’evento editoriale del momento: Spera. L’autobiografia (Mondadori) di Francesco (Jorge Mario Bergoglio) a cura di Carlo Musso. Memoir commovente ricco di aneddoti e rivelazioni. Un testamento morale, pervaso dalla tipica e brillante ironia trasmessa negli anni del suo pontificato. Il volume è impreziosito da immagini inedite anche private scelte dallo stesso Papa Francesco. Una stesura complessa durata sei anni che inizia ai primi del Novecento: le radici italiane e l’emigrazione in America Latina della famiglia, l’infanzia, la giovinezza e la maturità. La vocazione e il pontificato. Francesco affronta i temi che gli stanno più a cuore come la pace e l’accoglienza, le guerre in Ucraina e Medio Oriente, il futuro della Chiesa. In occasione della Biennale Architettura sono stata in questi giorni all’inaugurazione del Padiglione della Santa Sede che ha ricevuto una menzione speciale per il progetto “Opera aperta” invito a costruire con responsabilità e cura. Tra i lavori esposti, anche la Lettera Enciclica “Laudato Si – Sulla cura della casa comune” di Papa Francesco. Eccone un frammento: Tutto nel mondo è intimamente connesso…Coltivare un’identità comune, una storia che si conserva e si trasmette. In tal modo ci si prende cura del mondo.
Tutti riescono a brillare quando il sole splende. Il segreto, figlia mia, è riuscire a spremere gocce di splendore dai giorni di pioggia.

Sempre sul podio al terzo posto La felicità nei giorni di pioggia (Pienogiorno) di Imogen Clark. Un romanzo entrato nel cuore del pubblico grazie alle emozioni intense che suscita. Imogen Clark è laureata in legge ma ha abbondonato la carriera legale per dedicarsi completamente alla scrittura. Ha quattro figli e vive nello Yorkshire.
Questo romanzo racconta una storia vera. I fatti su cui s’incardina sono realmente accaduti…

Roberto Saviano torna in libreria con una storia impossibile, una storia vera: L’amore mio non muore (Einaudi). Lo scrittore ha rivelato che questa vicenda è la più potente e drammatica nella quale si sia imbattuto, quella di Rossella Casini, una giovane vittima di ‘ndrangheta. Siamo nell’Italia del 1977 e Rossella ha circa vent’anni, un’esistenza tranquilla, ma tutto porterà molto presto alla tragedia. Scrive Saviano, che la storia non può definirsi sotto ogni aspetto conclusa e giustizia non è ancora stata fatta. C’è solo la certezza di una profonda emozione che ci regala la protagonista, quella dell’amore.
Sono ateo. Anticlericale. Sono un laicista militante, un razionalista ostinato, un empio rigoroso. Però eccomi qua, in volo verso la Mongolia…

Incipit del romanzo del grande scrittore spagnolo Javier Cercas: Il folle di Dio alla fine del mondo (Guanda). San Francesco amava definirsi il “folle di Dio”. Un ateo, anticlericale come Javier Cercas cerca di affrontare il mistero più grande dell’umanità: esiste la vita dopo la morte? Per questa profonda ragione si imbarca nell’aereo che porta Papa Francesco nel suo viaggio apostolico in Mongolia. Deve chiedergli se sua madre vedrà suo padre al di là della morte. Dal Papa si aspetta una risposta importante che porterà poi alla madre dopo questo incredibile viaggio. Leggetelo come volete, anche come thriller data la natura misteriosa e universale del quesito. Javier Cercas è docente di letteratura spagnola e collabora per l’edizione catalana di El Pais. Una carriera costellata da grandi successi e importanti riconoscimenti. Lo abbiamo visto recentemente in una bella intervista televisiva realizzata da Corrado Augias.
Una misteriosa ragazza e la fuga per la sopravvivenza

Esce per la prima volta nell’edizione italiana: Io che non ho conosciuto gli uomini (Blackie), romanzo scritto nel 1995 da Jacqueline Harpman. In un bunker sotterraneo ci sono trentanove donne incarcerate, in balia di guardie violente. Non hanno nessuna nozione del tempo e non ricordano quasi nulla della loro vita precedente. A liberarle dalla barbarica detenzione sarà una giovane misteriosa. È la quarantesima prigioniera, siede emarginata in un angolo del bunker, ma sarà lei l’artefice della fuga per la salvezza nel mondo drammatico che troveranno non appena uscite da quell’isolamento. Jacqueline Harpman è stata una scrittrice e psicoanalista belga. La sua famiglia a causa dell’invasione nazista si trasferisce a Casablanca. Dal Marocco dove inizia gli studi, al ritorno in Belgio a guerra finita, la laurea in medicina e l’impegno per la scrittura con grandi riconoscimenti per la sua produzione. È scomparsa a Bruxelles nel 2012 dopo una lunga malattia.
Salutiamoci con una citazione che campeggia sulla bellissima copertina: Per parecchio tempo le giornate si sono svolte in modo simile. Poi ho cominciato a pensare, e tutto è cambiato.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta ha proprio presentato bene e introdotto la signora Csaba dalla Zorza, la novità della settimana che raggiunge subito la vetta della classifica delle librerie Lovat. Come ha spiegato nella sua introduzione, a dispetto del nome maschile che porta a causa di un errore del padre convinto di avere avuto un maschio, Csaba della Zorza è estremamente femminile, raffinata, bella e per qualcuno anche seducente. Come una attrice, è nota al grande pubblico, e a me, per la conduzione di numerose trasmissioni di cucina che a volte guardo per la bellezza e per i modi raffinati della Signora e non tanto per le sue difficili ricette. Evidentemente Csaba dalla Zorza non sa solo scrivere o parlare di cucina, ma è riuscita a immergersi all’interno della complessità di una famiglia inglese utilizzando come una telecamera nascosta e come osservatrice una governante italiana sempre più coinvolta nei fatti da cui dovrebbe essere distante. Molto rispetto e attenzione merita Roberto Saviano e la sua sete di giustizia che non deve appagare solo lo scrittore ma dare giustizia a chi è stato schiacciato dalla malavita organizzata. Quindi un richiamo allo Stato e all’esercizio della legalità.
Tra i tanti libri in classifica mi ha colpito la vicenda raccontata da Jacqueline Harpman. Un fatto accaduto durante l’ultima guerra dove quaranta donne erano state costrette all’isolamento, prigioniere in un bunker vigilate da uomini violenti e senza umanità. Per fortuna che ci sarà una soluzione grazie alla più giovane delle prigioniere, la più presente in questo stordimento generale della prigionia.