Sabato 5 aprile, nell’Antico Ospedale di Santa Maria dei Battuti, è stata inaugurata l’esposizione di Renzo Codognotto artista nato nel 1938 a Cesarolo di San Michele al Tagliamento, dove sin da ragazzo, ha manifestato i suoi primi interessi artistici assecondati dalla famiglia. Giovanissimo si è iscritto alla scuola d’arte musiva di Spilimbergo dove ha iniziato ad esprimere le proprie energie creative ed il suo vivo interesse per l’arte e le diverse tecniche.
La storia di Codognotto

Una volta diplomatosi, nel 1956, ha iniziato a dipingere i primi soggetti con attenzione particolare ai temi naturalistici ed al paesaggio della pianura friulana. Codognotto ha subito il fascino delle città d’arte italiane fra cui Venezia, Firenze e Roma, ma fu l’incontro con Parigi che rappresenterà per lui una fonte di emozioni artistiche incontenibili, ma anche un utile confronto con gli aspetti cosmopoliti dell’arte moderna e contemporanea che nella Ville Lumiere hanno trovato la culla ideale.
Il protagonista delle opere di Codognotto

Nella pittura di Codognotto il vero protagonista è sempre il colore, steso con delicate tonalità di ocre, gialli e tenui grigi ed azzurri sensibili alle sfumature dell’animo dell’artista che via via predilige dipingere le spiagge e le conchiglie dell’Adriatico, le intime atmosfere dei luoghi sacri, le figure di ingenue ragazze, le bagnanti, le vedute veneziane, come le piazze ed i viali parigini.
Sue le importanti mostre che si sono tenute anche alla Galleria San Vidal e alla Galleria Sant’Angelo di Venezia, alla Galleria del Ponte Rosso ed al Ridotto del Teatro San Babila a Milano, alla Galleria Il Torchio di Roma, alla Galleria La Piazzetta di Udine. Numerose anche le esposizioni personali in diverse altre località del Friuli-Venezia Giulia e del Triveneto che proseguono con costanza e grande impegno.
La presentazione della mostra

“L’arte tra idillio e intimità”, questo il titolo della mostra promossa dal Comune di San Vito al Tagliamento e dall’Assessorato alla Vitalità, che viene illustrata da Alessio Alessandrini e che rimarrà aperta al pubblico fino al 27 aprile 2025. L’esposizione presenta una selezione di quaranta opere realizzate tra gli anni Settanta e Novanta dedicate al mare, un tema da sempre particolarmente caro all’artista friulano.
Il curatore della mostra, Simone Furlani, ritiene che i tratti stilistici l’utilizzo della luce, del colore, la reinvenzione di precisi schemi figurativi, i riferimenti alla storia dell’arte – le bagnanti di Cézanne, più che le sirene di Arnold Böcklin, gli oggetti di Morandi o di Guidi, più che le nature morte di De Pisis – collocano l’artista “all’interno dell’arte contemporanea in una sintesi inconfondibile di contenuti diversi, dal realismo all’onirico, con forme e atmosfere della pittura tonale e del chiarismo”.
Il commento dell’assessore sulla mostra di Codognotto

È un’estetica solidissima e immediatamente riconoscibile. Il curatore continua il suo pensiero sottolineando che l’effetto più ricercato, la sensazione decisiva voluta e infine ottenuta da Codognotto, soprattutto nelle sue marine, sia quella dell’intimità. In Codognotto l’intimità diventa esperienza estetica.
Non un’intimità sovraccarica di significati psicanalitici, ma un’intimità semplice, serena, una condivisione disinteressata, rafforzata da una quotidianità altrettanto serena, una mattina di riposo in spiaggia.
“Siamo felici di dedicare una mostra personale a Renzo Codognotto – commenta Andrea Bruscia, Assessore alla Vitalità – un modo per restituirgli qualcosa del bene che ha saputo trasmettere alla nostra comunità, insegnando con passione e generosità pittura all’Università della Terza Età per vent’anni. Visitando l’Antico Ospedale di Santa Maria dei Battuti, arricchito dalle sue opere, cittadini e visitatori potranno scoprire o riscoprire la bellezza della quotidianità e quell’intimità serena che caratterizza profondamente il lavoro dell’artista, con il suo delicato richiamo al mare e alla semplicità del vivere”.