L’ultima fatica del fotografo Luca Strassera ha la forza dirompente del reportage e una poesia infinita: quella che s’insinua nelle pieghe del più ruvido quotidiano e ne emerge in un bianco e nero densissimo. Il focus sul femminile, che già lo aveva coinvolto lo scorso anno nell’esposizione di trenta intensi ritratti di sole donne al Palazzo della Provvederia di Mestre, si è rafforzato nella scelta d’indagare l’universo delle operatrici ecologiche veneziane. Un lavoro formidabile ed ampio, da cui l’autore ha fatto scaturire cinquanta scatti ora esposti, fino al 23 luglio, nella Sala San Leonardo a Cannaregio.
Strassera e le sue sole donne sui ponti
Difficile immaginare qualcosa di meno estetizzante: sono foto assolute, attimi di vita faticosamente vissuta tra le calli della città, a trasportare a mano i pesanti carretti della raccolta porta a porta, a svuotare cestini ricolmi di ogni rifiuto, a spazzare le calli. Eppure Debora e Chiara, Grazia e Arianna (queste ultime madre e figlia) ci raccontano di una dignità ineludibile, di una coscienza profonda nel compiere il proprio lavoro. Qualcosa che ne assolutizza il ruolo, mentre l’occhio sensibile ed esperto di Strassera non indulge in eccessi, ma racconta.
Narra lo sforzo sui ponti, mentre le spalle si tendono; il riccio sfuggito alla coda di cavallo, un gesto di tenerezza verso un cane, il rapporto con la gente incontrata ogni mattina, per cui l’operatrice Veritas diviene quasi una di famiglia. In terraferma è diverso, ma tra le calli e i campi veneziani si verifica un dialogo differente, una consuetudine. Il vezzo di chi infila pelouche o portafortuna tra le maglie metalliche dei carri, la visione delle pilote motoriste (sono tre in città) che guidano le barche, nel caldo umido dell’estate o nelle nebbie invernali.
Sole donne a tirare il carretto
Dei 288 netturbini operanti a Venezia, Murano e Burano, 84 sono donne, circa il 12,5 per cento. La mostra di Luca Strassera, organizzata con la collaborazione di Veritas e della Città di Venezia, è anche l’occasione giusta per fare luce su alcune pratiche virtuose che il Gruppo Veritas, multiutility che fornisce servizi pubblici locali (ambientali appunto, ma anche idrici e cimiteriali) sta ponendo in atto per promuovere una cultura dell’inclusione, parità salariale, politiche di pari opportunità, conciliazione tra i tempi della vita e quelli del lavoro.
Prova ne è che l’azienda – una delle maggiori del settore in Italia – è la prima ad aver ottenuto l’anno scorso la certificazione per la parità di genere e l’inclusione, in base alla nuova prassi di riferimento UNI/Pdr 125:2022. Un risultato significativo, soprattutto se si tiene conto che i dipendenti di Veritas sono per l’80 per cento uomini.
Strassera e il suo “obiettivo”
Per non parlare delle iniziative legate alla genitorialità e alla cura, l’apertura degli sportelli d’ascolto, e l’avvio dell’attività della Consigliera di fiducia. Sono stati posti in essere corsi di autodifesa per le dipendenti impegnate nei servizi d’igiene urbana con turnistica serale; il “Progetto Penelope” con coaching individuale per il rientro dopo la maternità. Dal 2019, inoltre, è attivo un altro progetto, di prevenzione contro il tumore al seno, con l’utilizzo del Pink Camper (un automezzo posteggiato in azienda dove si effettuano mammografie e visite senologiche).
Attenzione, cura: le medesime che le operatrici ecologiche ritratte da Luca Strassera recano con sé nel loro lavoro quotidiano. L’obiettivo ne coglie i tratti d’abitudine, con un’eleganza formale fatta di dettagli. L’inquadratura dell’immagine è, spesso, ciò che fa la differenza tra uno scatto di cronaca e una storia: ecco, Luca fa diventare storie particolari che a prima vista non si coglierebbero; piani sequenza dirompenti più che un ritratto, capaci di suscitare sinestesie imprevedibili, e tenerezze, nell’esercizio di una professione materica, non graziosa. Con i suoi bianchi e neri dal sapore analogico, nonostante l’utilizzo del mezzo digitale, Strassera indaga la vita vera, senza artifici o filtri. Per un ritrattista formidabile come lui, è un tuffo, un azzardo, forse il risultato più maturo della sua opera. A noi resta la meraviglia, il trovare la bellezza dove non te l’aspetteresti, l’utile immenso onore.
Venezia tra opere d’arte e donne all’opera
Foto di Luca Strassera
Sala San Leonardo
Venezia
10-23 luglio 2023
Orari: tutti i giorni, 10:00 – 18:00
Poetico empitico Profondo
Empatico
Molto interessante, grazie per la segnalazione.