Con il cambio in panchina il Mestre sta trovando la continuità di risultati di cui aveva bisogno e che ha fatto risalire gli orange in classifica. Zecchin vuole mantenere un profilo basso e il presidente Serena, per il quale il Mestre rimane “un paziente in convalescenza”, si aspetta da parte della squadra nuovi risultati positivi. Il campionato è ancora lungo e c’è tempo a disposizione per rispondere al brutto inizio di stagione.
Presidente Serena, come commenta gli ultimi incontri?
“Nelle ultime due partite sono arrivati sei punti, ma mi piace andare oltre il risultato ed analizzare le prestazioni della squadra: contro l’Arzignano abbiamo assistito al match perfetto, dove a noi è andato tutto bene e a loro, invece, male. Mentre a Cattolica abbiamo faticato e il risultato poteva essere da tripla, con occasioni importanti da una parte e dall’altra. Se contro l’Arzignano la squadra è stata bravissima, della trasferta di domenica salvo soprattutto il risultato e le conseguenze del successo, che possono dare consapevolezza dei propri mezzi a questa rosa. Le due vittorie rimangono importanti e dopo tempo hanno portato entusiasmo nello spogliatoio e nella curva, ricordiamoci che a Mestre possiamo godere di una simbiosi tra giocatori, tifosi e società”.
Ad inizio campionato parlava di atteggiamento sbagliato, adesso è cambiato qualcosa?
“Tralasciando l’esordio in panchina di Zecchin contro la Luparense, con il Mister che era arrivato da solo un giorno, i risultati mi dicono che devo solo essere felice. Due vittorie, cinque gol fatti e zero subiti sono un bottino importante, ma per giudicare bene le prestazioni e l’atteggiamento della squadra voglio aspettare. Il Mestre rimane un paziente in convalescenza e la partita contro l’Este, che negli ultimi anni si è rilevato spesso un avversario ostico, sarà la nostra prova del nove. Penso che sia giusto dare tempo a Zecchin, il vero Mestre, ad essere ottimisti, lo si vedrà solo tra quindici giorni”.
Perché avete scelto Zecchin?
“Dopo la notizia delle dimissioni di Sottoriva, ci è sembrata la scelta più logica. Io e Enrico lo abbiamo subito contattato e, nonostante i rallentamenti dovuti alla sua positività al coronavirus, abbiamo voluto aspettarlo perché si trattava di un profilo che già conosceva la piazza e sul quale non avevamo dubbi sulle sue capacità tecniche”.
Presidente Serena, siete stati protagonisti nel mercato. È contento dei nuovi arrivati?
“Sì, sono soddisfatto dei due nuovi portieri e anche di Emanuele Busetto, che già conoscevamo e che adesso dovrà calarsi al meglio nella realtà della squadra. Si tratta di un giocatore di rilievo e molto valido tecnicamente, così come Vrikkis, che ho visto domenica per la prima volta. È giovane, ma anche lui ha mezzi notevoli e va ad arricchire una rosa con tanti elementi di qualità. Tutto questo, però, va dimostrato sul campo, altrimenti non vale niente”.
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Ph: Marco De Toni