I giochi olimpici 2021 sono stati inaugurati in un momento davvero difficile a seguito della pandemia che non vuole sganciare la presa della famiglia umana. Già, non va dimenticato che i giochi dovevano svolgersi nel 2020, ma a causa del covid-19 si decise di rinviare all’anno successivo. Evento che vide un lungo braccio di ferro tra le autorità nipponiche e quelle del Comitato internazionale olimpico sul fatto di avviare o meno i Giochi. Il CIO finì per attenersi e cedere alle richieste di Tokyo di rimandare il tutto all’anno 2021: il virus stava ormai dilagando nell’intero pianeta e nello stesso Giappone la diffusione era altissima; il primo problema era evitare una maggiore diffusione della pandemia.
I Giochi e la Pandemia
A distanza di più di un anno, purtroppo le nuvole della pandemia non pare aver portato un cielo sereno sui giochi olimpici nipponici. Non solo: con l’avvio dei giochi il livello di nuovi contagi sta crescendo nell’isola nipponica. E il contagio serpeggia purtroppo anche tra gli accreditati, atleti, staff e giornalisti.
I Giochi a tutti i costi
La popolazione nipponica è stata sempre scettica e contraria all’avvio dei giochi olimpici. Tanto è vero che quasi la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica aveva espresso forti perplessità. Ma spesso quando si tratta di ragioni economiche il problema sanitario viene messo in secondo piano. Da non trascurare il fatto che le v arie spese organizzative saranno a carico della popolazione giapponese e che molti sponsor hanno deciso di ritirarsi per evitare perdite, dato che le olimpiadi si svolgono senza la presenza del pubblico.
Il premier in cerca di riconferma
Anche questioni politiche hanno portato alla decisione di dare il via alla competizione internazionale olimpica, visto che fra qualche mese i cittadini nipponici saranno chiamati alle urne. L’attuale premier ha tutto l’interesse ad essere riconfermato e per fare ciò spera nella riuscita dei giochi proprio per poter stare politicamente a galla.
Una considerazione sulla Cina
Un’ultima considerazione credo importante è costituito dal fattore internazionale che ha spinto il Comitato Internazionale Olimpico a proseguire con l’organizzazione dell’evento mondiale. All’inizio del 2022, in pieno inverno, la Cina sta già scaldando i motori per i giochi olimpici invernali. Giochi a cui Pechino non vuole rinunciare per dimostrare al mondo la sua superiorità di saper dimostrare come il Paese sia all’avanguardia, non solo sul piano economico e commerciale, ma anche su quello ludico internazionale.
I Giochi comunque sono partiti
Intanto, le Olimpiadi sono partite. Le chiamano già le Olimpiadi del silenzio, le televisioni le porteranno in tutte le case del mondo. Lo sport sarà, speriamo, ancora una volta il vero protagonista. C’è da augurarsi che queste possano essere anche le Olimpiadi della speranza, seppure di una normalità con molti limiti e minacciata dalle varianti del Covid. Lo sport ha sempre fatto sognare le generazioni, speriamo sia un’altra volta così.