Le strade del Trentino, anche per lo splendido e suggestivo panorama che le circonda, sembrano essere una meta prediletta da centauri e amanti delle due ruote. Ma purtroppo sempre più spesso l‘asfalto trentino si tinge di sangue. Numerosi infatti gli incidenti stradali che vedono vittime proprio i bikers. Come evitare quindi, ancor più in piena estate e dunque con l’intensificarsi della presenza di moto e scooter sulla strada, gravi sinistri e ulteriori morti?
Strade e questura
La risposta giunge dalla Questura di Trento, capitanata dal questore Claudio Cracovia, che da qualche mese è subentrato a Giuseppe Garramone. Una massiccia intensificazione dei controlli sulle strade da parte delle forze dell’ordine ha portato infatti, solo nell’ultimo week-end, a controllare circa 800 motociclisti e a staccare un centinaio di multe. Questi i risultati dei limiti imposti su alcune strade della provincia trentina che prevedono un limite massimo di 60 chilometri orari.
Strade e record negativo
Le strade interessate al nuovo limite sono, oltre ai passi dolomitici per i quali l’eccesso dei 60 è già imposto da qualche anno, la provinciale del Bondone, quella di Garniga e del Monte Baldo, la provinciale del Manghen e la statale del Tonale e della Mendola. Su queste due ultime strade il limite vale solo per le moto. Controlli intensificati quindi, a favore di un netto calo dei morti e dei sinistri stradali gravi che vedono coinvolti sempre più i motociclisti.
Le più pericolose
Allerta alta quindi anche nelle prossime settimane in particolare sui tratti più esposti delle valli del trentino: Valsugana, Val D’Adige, Val di Non, Val di Sole, Val di Fassa, Val di Fiemme, Vallagarina, Alto Garda e Ledro, Val Giudicarie,Val del Chiese.Prevenzione e sicurezza quindi quale priorità per Trento e strade provinciali correlate. Dalla Questura i dati sono confortanti: il numero di controlli eseguiti in effetti, oltre a fungere da deterrente per i centauri meno prudenti, è un forte segnale di rallentamento degli incidenti gravi, che vedono sempre più protagonisti i bikers. Insomma, vita dura per i motociclisti dall’acceleratore facile, che se intendono ancora spingere sulle strade trentine incomberanno certamente in sanzioni e rigidi controlli. Perché siamo stanchi dei morti sulle strade. E la prudenza, ricordiamolo, non è mai troppa.