Ci troviamo alle porte del Delta del Po, nel comune di Porto Viro. Qui c’è un rinomato ristorante, lo Zafferano. Ed è qui che incontriamo Adriano Bersani, lo chef che porta in tavola il gusto del mare e del territorio polesano. Uomo empatico e appassionato, conquista chi lo incontra con la sua simpatia, ama dire le cose come stanno, e adora la buona compagnia.
Adriano Bersani, ci racconta la nascita dello Zafferano?

Insieme a mio fratello Michele e al socio Alessandro Roncon, nel 2004, abbiamo aperto il Ristorante Zafferano a Porto Viro: un locale elegante e sobrio, accogliente e curato in ogni dettaglio. Abbiamo puntato non solo nella ristorazione livello, ma anche servizi di catering per eventi pubblici e privati, grazie a una struttura organizzata e professionale.
Adriano Bersani qual è la sua filosofia in cucina?

La mia “filosofia” è chiara: valorizzare i prodotti dei due porti – quello di Pila e quello di Chioggia – con una cucina di pesce rigorosamente giornaliera, fatta di materie prime freschissime e ricette legate al territorio, ma rivisitate con creatività. Non mancano però contaminazioni: il menù del Ristorante Zafferano include anche carni selezionate, verdure di stagione e cotture a bassa temperatura, per esaltare sapori e consistenze.Nel 2024 il ristorante è stato ristrutturato e reso ancora più accogliente, mantenendo però l’atmosfera calda e familiare che lo ha sempre contraddistinto.
E la direzione della sala a chi è affidata?

In sala regna la cortesia e la direzione è affidata a mio fratello Michele. Lui è il maitre, direttore di sala, e guida una squadra di collaboratori capaci di far sentire ogni cliente a proprio agio, accompagnandolo nella scelta dei piatti e nei migliori abbinamenti con una carta dei vini ampia e ragionata. Ma se la cucina è il mio regno, in sala c’è la sorbetterai che è la passione di Alessandro Roncon. E’ lui che prepara deliziosi sorbetti artigianali come mandarino e zenzero, lime e menta, prosecco e Campari, vere chicche di fine pasto.
Adriano Bersani, lei è uno chef stimato con una grande esperienza e visione, ma non solo…

Le dirò. Sono stato docente per 25 anni nelle scuole alberghiere e ho portato la cucina italiana in giro per il mondo: ho cucinato per l’ambasciata italiana a Helsinki, per eventi del Vaticano con il collega e amico Sergio Dussin di Bassano del Grappa, nel Veneto e in diverse regioni d’Italia, ricevendo premi e menzioni.
E nella sua vita privata?
Sono felicemente sposato con Tiziana e ho due figli ormai grandi: Martina, 22 anni, e Alberto, 21. Sono un ex calciatore per passione, ma oggi amo viaggiare appena gli impegni me lo permettono.
Per i lettori di www.enordest.it, lo chef Bersani ha preparato la ricetta degli “Spaghetti Adriatico e olio di oliva al limone”, consigliando in abbinamento un elegante calice di Trento Doc.
Spaghetti Adriatico e olio di oliva al limone

Ingredienti (per 4 persone). 8 mazzancolle sgusciate, 8 scampetti sgusciati, 100 g di calamaretti puliti, 8 capesante sgusciate e ben lavate, olio di oliva al limone qb, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, zeste di mezzo limone, pepe nero appena macinato, 4 foglie di basilico, 320 g di spaghetti.
Preparazione. Mettiamo a cucinare gli spaghetti in abbondante acqua salata. Facciamo quindi rosolare l’aglio con l’olio di oliva al limone, basilico e il prezzemolo in un saltiere. Aggiungiamo il pesce e abbassiamo la fiamma, cuocendo per pochi minuti. Quando gli spaghetti sono cotti scoliamoli, saltiamoli nel saltiere aggiungendo lo zeste e l’olio di oliva al limone. Impiattiamo e serviamo il tutto.
Il vino in abbinamento

Adriano propone un Chardonnay Trento Doc “Andrè Andrè” , un brut di 36 mesi, con sentori floreali e sensazioni fruttate. Andrè Andrè si contraddistingue per un perlage persistente e una grana dalle bollicine sottile. Un buon abbinamento a un piatto di spaghetti come quello presentato da Adriano.
Complimenti Adriano, i tuoi piatti sono sempre unici, fatti con amore e dedizione……….cosa posso dire?????sei un’ottimo chef 👏👏👏