Investimenti sostenibili 4.0 è un regime di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, per superare l’emergenza Covid e orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici. La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da micro, piccole e medie imprese nel rispetto dei principi di tutela ambientale, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a favorire la transizione dell’impresa verso l’economia circolare e migliorarne la sostenibilità energetica. La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a Euro 677.875.519,57, di cui Euro 250.207.123,57 per le Regioni del Centro – Nord ed Euro 427.668.396,00 per il Mezzogiorno.
Quadro di riferimento degli investimenti sostenibili
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La misura, istituita con il decreto ministeriale 10 febbraio 2022, si pone in continuità con gli interventi promossi dai bandi “Macchinari Innovativi”, rispetto ai quali presenta significativi elementi di novità.
A chi si rivolgono gli investimenti sostenibili
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Le agevolazioni sono concesse alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda devono:
essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
bisogna non essere in liquidazione volontaria;
non essere sottoposte a procedure concorsuali;
non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento;
trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese ovvero aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi contributivi;
aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 10 febbraio 2022, cioè avere amministratori con la “fedina penale” pulita e non aver in corso accertamenti di antimafia, principalmente.
Cosa finanziano gli investimenti sostenibili
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I programmi di investimento devono:
prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare molto superiore al totale dei costi ammissibili del programma;
essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale;
rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili, così come previste e definite nel Decreto;
essere avviati successivamente alla presentazione della domanda;
prevedere un termine di ultimazione non successivo a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.
Attività economiche ammesse
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Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione di quelle di cui ai limiti posti dall’UE, quali: siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture, o a quelle che non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”), oltre ad altre meglio specificate nell’allegato 4 del Decreto.
Spese ammissibili dagli investimenti sostenibili
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Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente correlate alla realizzazione dei programmi di investimento, relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, opere murarie (nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili), programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali acquistati e, infine, acquisizione di certificazioni ambientali.
Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, con il limite del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.
Le agevolazioni
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Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una determinata percentuale delle spese ammissibili, in funzione di dove sarà realizzato l’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare, per i programmi di investimento da realizzare nella Regione Veneto, il contributo massimo è pari al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.
Termini e modalità di presentazione delle domande per gli investimenti sostenibili
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Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande di agevolazione devono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura informatica messa a disposizione sul sito internet del Soggetto gestore Invitalia SpA., nel quale è pubblicata anche la necessaria modulistica
Con decreto direttoriale 12 aprile 2022 sono disciplinati termini e modalità di presentazione delle domande:
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- a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 è possibile, attraverso la procedura informatica raggiungibile sul sito del Gestore, procedere alla compilazione della domanda;
- dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 le domande compilate potranno essere inviate.
Durante la presentazione della domanda on-line, verrà mostrato il tempo stimato di attesa, al termine del quale sarà possibile procedere con la compilazione. Le domande di accesso alle agevolazioni saranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione. Qualora le risorse finanziarie disponibili risultassero insufficienti per consentire l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse saranno ammesse all’istruttoria, fino a esaurimento della dotazione finanziarie residua, in base alla posizione assunta nella graduatoria di merito.