Il 21 marzo è la Giornata Mondiale della Poesia istituita nel 1999 dall’UNESCO. La poesia è lo strumento più diretto nel promuovere dialogo, comprensione, comunicazione e soprattutto pace.
Con la poesia entriamo alla Lovat

Festeggiamola anche noi entrando nella nostra fantastica Libreria Lovat che come ogni settimana ci aggiorna sulle novità editoriali. Due sedi Villorba (Treviso) e Trieste. La libreria di Villorba è la più grande del Nordest, molti gli eventi: Lovat Lab per unire lettori e scrittori, Carta Straccia dedicato ai più piccoli, Lovat Café con imperdibili iniziative gastronomiche. Ecco la classifica dei titoli più venduti e amati dal pubblico.
- Murray – Il giorno dell’ape – Einaudi
- Righetto – Il richiamo della montagna – Feltrinelli
- Severgnini – Socrate, Agata e il futuro – Rizzoli
- Carofiglio – Elogio dell’ignoranza e dell’errore – Einaudi
- Vidotto – Onesto – Bompiani
- Moore – Il Dio dei boschi – NNE
- Simenon – Il grande Bob – Adelphi
- Perrin – Tatà – E/O
- Chevalier – La maestra del vetro – Neri Pozza
- De Giovanni – L’antico amore – Mondadori
Ci sono molte belle conferme ma oggi celebriamo la novità

Partiamo dal decimo posto per onorare la poesia e l’arrivo altrettanto poetico dell’equinozio di primavera, per la cronaca il 20 marzo alle 10,01. Entra in classifica come le nuvole trasportate dal vento, il nuovo romanzo di Maurizio de Giovanni: L’antico amore (Mondadori). Tre storie parallele dove il sentimento è prezioso come la vita. Si intrecciano così i destini di un poeta latino del primo secolo avanti Cristo, quello di un giovane professore afflitto da una triste vita coniugale e accademica, a loro si affianca la realtà quotidiana di Oxana, badante moldava. Vietato svelare l’intreccio, tutto da scoprire pagina per pagina. Leggiamo invece questo frammento bellissimo: “Così uscirò, come ogni notte, incontro alla notte, cercando i versi perduti di una poesia scritta da chi, per chi, letta chissà dove, e di voci di incantatrici che possano portarmi infine al naufragio. E diventerò come ogni notte un’ombra tra le ombre”. Lo scrittore napoletano è celebre per i suoi romanzi tradotti in tutto il mondo che sono entrati anche nell’immaginario televisivo come il Commissario Ricciardi, i Bastardi di Pizzofalcone, Mina Settembre.
Voglia di qualcosa di strano e surreale? Sempre!

Torniamo in vetta per scoprire il blasonato numero uno della settimana. Accolto trionfalmente dalla critica è balzato al primo posto: Il giorno dell’ape (Einaudi) di Paul Murray. Un concentrato di ironia e umanità, al centro della narrazione una famiglia con grossi guai economici. Il protagonista impiega le giornate a costruire un bunker a prova di catastrofi, sua moglie vende gioielli online e uno dei figli vuole scappare di casa. Paul Murray è uno scrittore irlandese, ha studiato letteratura inglese al mitico Trinity College di Dublino quello di Oscar Wilde.
Nell’anno internazionale dei ghiacciai arriva da nordest un’eco di salvezza per le cime più belle del mondo.

Sempre in testa al medagliere: Il richiamo della montagna (Feltrinelli) di Matteo Righetto. Docente di Lettere, vive tra Padova e Colle Santa Lucia, tra le Dolomiti. Si è imposto nel panorama editoriale con Savana Padana, ricevendo riconoscimenti prestigiosi: Premio della Montagna Cortina D’Ampezzo, Premio Speciale Dolomiti Unesco. Dal romanzo La pelle dell’orso è stato tratto un film con Marco Paolini. La sua Trilogia della Patria è diventata un caso letterario internazionale. Il richiamo della montagna invita il lettore a costruire un nuovo rapporto con l’ambiente montano libero dallo sfruttamento invasivo al quale siamo abituati. Per comprendere i pericoli di cattive gestioni del territorio affronta in apertura la più grande tragedia avvenuta sulle Dolomiti, il distaccamento del pezzo di un ghiacciaio il 3 luglio del 2022 che portò alla morte di undici persone. “Io non riesco a dimenticare quei maledetti dieci secondi della Marmolada… Sarebbe troppo comodo, come hanno fatto molti, affermare che si è trattato di un abituale crollo, come ce ne sono stati tanti altri. Le cose non stanno affatto così. Lassù quella domenica di luglio si è verificata una cosa epocale, mai accaduta prima. È successo tutto in dieci secondi, è vero, ma non è successo improvvisamente”.
Avere una certa età è davvero così complicato?

Ci vuole la filosofia talentuosa di Beppe Severgnini che trionfa al terzo posto con il suo nuovo saggio:
Socrate, Agata e il Futuro. L’arte di invecchiare con filosofia. (Rizzoli). Sottotitolo esplicativo: “Per non diventare anziani insopportabili”. Giornalista e scrittore molto amato dal pubblico, Severgnini è autore di bestseller internazionali. Questa volta ci sorprende con suggestioni legate alla capacità di invecchiare in modo intelligente: “Bisogna indossare con eleganza la propria età. Per farlo serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Serve accettare che c’è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili”.
A metà classifica troviamo altri due fenomeni editoriali da tempo sulla breccia.

Gianrico Carofiglio: Elogio dell’ignoranza e dell’errore (Einaudi). Un saggio che si avvale di una serie di aneddoti legati a personaggi famosi, da Machiavelli a Montaigne passando per Mike Tyson e Bruce Lee. Sorprendente e inaspettato viaggio attraverso due termini, ignoranza ed errore, che non sono certo in testa alle classifiche del gradimento.

Continua il successo dello scrittore trevigiano Francesco Vidotto, Onesto (Bompiani). Piace molto questa storia ricca di annotazioni quasi surreali, di mistero e d’amore per le vette. L’autore, laureato in Economia, dopo essere stato un manager di successo ha lasciato la carriera per vivere a Tai di Cadore a contatto con la natura e le Dolomiti.
Evviva le belle copertine!


Notevole quella del romanzo di Liz Moore: Il Dio dei boschi (NNE) che anche questa settimana mantiene solide posizioni nel medagliere. La scrittrice americana dal talento multiforme è anche musicista, caratteristica che ha ispirato il suo romanzo d’esordio uscito nel 2007 The Words of Every Song (Le parole di ogni canzone) grande successo di pubblico e critica. Nel 2024 è stata premiata con il Goodreads Choice Award nella categoria Mystery & Thriller. Anche Il Dio dei boschi è un thriller, molto apprezzato dal maggior esponente di questo genere letterario, Stephen King. La storia si apre con la misteriosa scomparsa di una giovane nel campo estivo fondato dalla sua ricca famiglia. Niente di più intrigante dato che anche il fratello era scomparso allo stesso modo anni prima.
Torna in libreria “il più vero romanziere che abbiamo in letteratura”.

Così André Gide definiva lo scrittore Georges Simenon. Possiamo rileggere un suo imperdibile romanzo Il grande Bob (Adelphi) balzato in classifica questi giorni. Bob si è suicidato gettandosi nel fiume. La notizia è clamorosa e sconvolge tutti quelli che lo conoscevano come una persona spensierata, gioiosa, gran giocatore sempre al centro dell’attenzione. Una classica bella vita. Ma il peso di ghisa da cinque chili utilizzato per il gesto estremo porterà alla luce tanti segreti e un passato oscuro.
Due donne sempre al centro dell’attenzione letteraria, anzi quattro

Quattro perché si tratta di autrici che narrano vicende nelle quali le protagoniste sono personaggi femminili. In classifica da molto tempo la francese Valérie Perrin: Tatà (E/O), thriller e non solo, con una zia morta due volte.

A lei si affianca Tracy Chevalier, scrittrice statunitense naturalizzata britannica. Celebre per il bestseller “La ragazza con l’orecchino di perla” è ora in auge con la bella storia di Orsola ambientata nell’Isola di Murano: La maestra del vetro (Neri Pozza). Nel millequattrocento alle donne non era consentito lavorare il vetro, ma solo le perle. Utilizzando la metafora del soffitto di cristallo da abbattere, possiamo dire che una donna emancipata ha infranto il vetro alla grande, soffiando.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, finalmente si parla di primavera, di sole, di fiori, anche del piacere di leggere un libro su una panchina di un parco dopo essere passati dalle librerie Lovat. La novità della settimana, come scritto nel suo sempre puntuale incipit, è Maurizio de Giovanni con il romanzo L’antico amore. Ho letto che Maurizio de Giovanni è molto legato alla sua città, a Napoli, che propone storie, tragedie, farse, che diventano poi una storia diversa dalla sua origine. La scrittura nel contesto di Napoli prende strade diverse. Lo spunto del racconto L’antico amore parte dal Canzoniere di Catullo e dalla storia d’amore del giovane poeta Catullo; poi si arriva alla badante moldava che osserva l’anziano, il vecchio, che legge il Canzoniere in un caffè con grande passione e infine si passa alla vicenda di un professore di lettura latina che non riesce a trasmettere l’amore per lo studio a suoi ragazzi e allo stesso tempo soffre il rapporto familiare di marito e padre. Però il professore si innamora di una sua studentessa e allieva e docente si amano, riparandosi dal dolore. Maurizio de Giovanni nell’intervista ha dichiarato che questo romanzo lo ha pienamente coinvolto e sarà così anche per i lettori.
Dott.ssa Elisabetta oggi, nel telegiornale Rai nazionale delle ore 13,30, durante la rubrica “Billy, il vizio di leggere” Tg 1 Libri, hanno intervistato Maurizio de Giovanni che ha parlato del romanzo L’antico amore. Questo libro, secondo la classifica Rai, è il romanzo più venduto in Italia in questo momento. Credo che se ne occuperà ancora nelle prossime settimane.