Nel pomeriggio dell’11 settembre del 1943, Milano è una metropoli defunta… La più grande città del Nord Italia è stata martoriata da quattro bombardamenti a tappeto.
È un frammento tratto dal romanzo primo in classifica questa settimana e colpisce al cuore. Storia di un’Italia che ha vissuto le tenebre della dittatura e della guerra e che proprio il 25 aprile di quest’anno ha celebrato l’80o Anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Una data importante che ha simbolicamente orientato le scelte dei lettori.
Entriamo alla Lovat

Andiamo a scoprire le tendenze del pubblico entrando nella nostra fantastica Libreria Lovat punta di diamante delle novità editoriali e degli incontri con gli autori. Due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
Ecco il palmarès di fine aprile:
- Scurati – M. La fine e il principio – Bompiani
- DIcker – La catastrofica visita allo Zoo – La Nave di Teseo
- Pera Toons – Prova a non ridere – Tunuè
- Murray – Il giorno dell’ape – Einaudi
- Kingsley – L’amante perduta di Shakespeare – Newton & Compton
- Albanese – La strada giovane – Feltrinelli
- Veltroni – Iris, la libertà – Rizzoli
- Robecchi – Il tallone da Killer – Sellerio
- De Peretti – La sconosciuta del ritratto – E/O
- Clark – la felicità nei giorni di pioggia – Libreria Pienogiorno
È la pagina più nera, delle pagine nere, la più terribile tra tutte le pagine nere del fascismo…

Così Antonio Scurati ha presentato alla stampa l’ultimo capitolo della saga su Mussolini e che ora troviamo in testa alle classifiche: M. La fine e il principio (Bompiani). Lo scrittore napoletano racconta i terribili seicento giorni che hanno inizio nel settembre del 1943, quando Mussolini viene posto da Hitler alla guida della Repubblica sociale italiana. L’ora più buia e violenta del nostro Paese, terrore, bombardamenti, caccia agli ebrei, guerra civile.
Beato chi in gioventù è stato giovane

Troviamo questa straordinaria citazione di Aleksandr Puškin nel primo romanzo dell’attore e regista Antonio Albanese, titolo di spicco di queste novità editoriali: La strada giovane (Feltrinelli). Vicenda ispirata a una struggente storia familiare che ci porta nuovamente nel 1943. Il protagonista è Nino, un giovane panettiere siciliano che viene catturato dopo l’8 settembre e portato in un campo di prigionia in Austria circondato dal terrore, dalla fame e dal freddo. Un’esperienza drammatica che coinvolge il lettore in ogni pagina.
Iris, una donna leggendaria

Torna in libreria Walter Veltroni con un affresco sulle pagine della Resistenza, quella che vede protagonisti giovani ragazzi che hanno pagato anche con la vita un desiderio di libertà e democrazia. Al centro della vicenda una giovane che di anni ne ha solo ventuno quando decide di combattere con i partigiani: Iris, la libertà (Rizzoli). Il romanzo della leggendaria partigiana Iris Versari. Lei è l’unica donna della banda, insofferente ai comandi e alla disciplina. Un racconto che ci porta emotivamente a scoprire anche amicizie e relazioni d’amore, sino all’epilogo drammatico del suicidio della protagonista. È l’agosto del 1944, dopo aver ucciso una SS, Iris si toglie la vita per mettere in salvo i compagni consentendo loro di fuggire dai fascisti e dai nazisti. Quale esito avrà questo sacrificio?
Se tagli l’edera in un giardino di un museo potresti anche trovare un Klimt

In libreria tra i primi dieci titoli del medagliere il romanzo vincitore del Prix Maison de la Presse 2024: La sconosciuta del ritratto (E/O) di Camille De Peretti. L’autrice francese è un’appassionata di pittura. Scrittrice di talento ha ricevuto molti riconoscimenti importanti per il suo lavoro. Al centro della misteriosa vicenda il dipinto di Gustav Klimt Ritratto di signora realizzato dall’artista nel 1910 e acquistato in seguito da un anonimo collezionista. Un quadro rimaneggiato dal maestro, rubato nel 1997 e clamorosamente riapparso nel 2019 nel giardino di un museo italiano. Chi è la giovane donna del ritratto e quali segreti nasconde?
Quando humour e noir si incontrano nascono titoli geniali.

Eccolo qui con la strepitosa copertina: Il tallone da killer (Sellerio). Noir ironico e tagliente di Alessandro Robecchi. Nella Milano malavitosa si muovono due killer molto richiesti per la loro meticolosa organizzazione: il Biondo e Quello. Alessandro Robecchi è noto al grande pubblico grazie al suo lavoro per carta stampata, televisione e teatro. È uno degli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza.
Salutiamoci con un frammento tratto dal romanzo “La sconosciuta del ritratto”. Franz ammirava tutti gli artisti, che fossero poeti, musicisti o pittori, ma ai suoi occhi Gustav Klimt era il più grande artista viennese del suo tempo, forse di tutti i tempi!
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta dopo la pausa pasquale ritroviamo una classifica delle librerie Lovat completamente modificata a vantaggio delle memorie di guerra. Infatti, complice il XXV Aprile, si è tornati a rileggere i fatti a partire dall’ 8 Settembre. Probabilmente non si era già detto tutto, forse sarà necessaria una nuova lettura delle vicende, ma non vorrei che la Storia sia riscritta più per compiacere il lettore piuttosto che raccontare i fatti affidandosi alle vere fonti storiche. Comunque il mercato e i lettori sembrano essere ancora interessati a questi nuovi racconti che mi auguro servano a portare la giusta luce sui fatti. Il romanzo della scrittrice francese Camille de Peretti credo che sia interessante perchè capace di coniugare vicende familiari, fatti di amori e vicende personali intorno ad un quadro di Gustav Klimt Ritratto di signora. Io non so se questo quadro, quello del racconto, esista davvero, o se sia un’invenzione letteraria, però pensando al quadro conservato a Piacenza nella collezione Giuseppe Ricci Oddi si trovano spunti similari. Anch’io concludo con un ricordo, pensando a Guastav Klimt associo subito Giuditta per la sua bellezza moderna e sensuale.
Questa settimana la classifica sembra più interessata alla storia contemporanea, forse c’è bisogno ancora di conoscere i fatti dopo ottant’anni di scrittura.
Cara Elisabetta, grazie come sempre per i tuoi inconfondibili articoli! A proposito del ritratto attribuito a Klimt, se e’ veramente opera sua appare (visto in fotografia) assai diverso dalla sua raffinata produzione, quasi espressionista, francamente brutto!