Più o meno tutti, anche coloro che non si interessano di moda, conoscono Germana Marucelli, le sorelle Fontana o Renato Balestra, stilisti che hanno fatto la storia dell’Alta Moda italiana. Il nome di Eugenio Carbone, invece, probabilmente è noto soltanto a pochi studiosi del settore. A questa figura schiva, ma che tanto ha lavorato nel mondo della sartoria di altissimo livello, Daniela Rossi ha voluto dedicare una monografia che ricostruisce la sua lunga e rocambolesca vita professionale. Nel libro Eugenio Carbone. Un genio tra ago e pennello (Padova, Cleup, 2023) l’autrice, che vive a Padova ma che deve le sue origini a Mendicino, paese calabrese che diede i natali a Carbone, ha voluto farsi interprete della sua storia, narrando in prima persona le vicende che lo hanno portato dalla Calabria fino a Roma, da una piccola sartoria fino agli atelier più affermati della sua epoca.
Eugenio Carbone raccontato da Daniela Rossi

La narrazione è in prima persona, e Daniela Rossi, utilizzando una serie di conversazioni intrattenute con Carbone, riesce a restituirne la voce, la passione, ma anche la modestia e la ritrosia ad apparire che lo caratterizzavano. L’autrice ripercorre le tappe del suo percorso artistico, mettendo in luce i suoi molti talenti che non si limitavano alla sartoria ma che si espressero anche nel disegno e nella pittura.
La Calabria è stata per lungo tempo terra di sericoltura e Mendicino era famosa per le sue coltivazioni di bachi da seta e per le sue filande. Carbone è immerso in questa realtà fin da bambino: la madre, morta quando era piccolo, era un’apprezzata filandera.
«Qualcuno ha affermato che la mia vita si sia intrecciata e imbozzolata con il baco da seta e le mie mani abbiano creato raffinati abiti; sì, è vero fin da bambino ho respirato l’aria della filanda e sono sempre stato attratto dalla trasformazione della materia e dalla costruzione degli oggetti che con pazienza smontavo e rimontavo a modo mio. Ero un acuto osservatore. Osservando, sperimentavo e creavo. Osservando, riproducevo e dipingevo ovunque: su carta, su tavola, su oggetti di qualsiasi forma» (p. 17).
Il libro che è un racconto


Il libro ripercorre gli eventi che hanno contraddistinto il suo percorso creativo senza dimenticare gli eventi storici e di attualità in modo da far rivivere al lettore il complesso spaccato della società italiana che si stava riprendendo dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale, come pure gli anni del Boom economico, fino ai primi anni del nuovo millennio.
La scrittura elegante di Daniela Rossi rende con efficacia questo ritratto di un gentiluomo d’altri tempi, verrebbe da dire, la sua voce pacata, il suo modo gentile di stare al mondo pur nella determinazione e nella precisa e ferma volontà di perseguire la propria passione, facendo delle sue debolezze una sorta di risorsa vincente. Come quando riuscì a sottrarsi a un destino familiare che lo voleva muratore, a causa del suo fisico gracile, caratteristica che convinse il padre a lasciarlo percorrere la strada della sartoria, avviando una carriera che lo portò lontano dalla Calabria.
Tra i vari aspetti della sua personalità l’autrice mette in evidenza lo spirito di abnegazione di Carbone, come anche il suo costante adeguarsi al cambiamento, la volontà di sperimentare che lo portò, ad esempio, a inventare un metodo di progettazione dei modelli direttamente sul manichino. Emerge anche la sua attenzione verso i giovani che si affacciavano al mondo della moda, e la sua attività di insegnamento a cui si dedicò con passione.
Il ricordo di Eugenio Carbone


Il libro si conclude con una galleria di immagini tratte dal ricco archivio di Eugenio Carbone, immagini dei suoi dipinti, dei figurini degli abiti di sua creazione e di fotografie. L’ultima illustrazione è un autoritratto di rara intensità, quasi un saluto discreto a chi ha letto e apprezzato la sua storia.
Daniela Rossi vive e lavora tra il Veneto e la Calabria, è curatrice editoriale indipendente, professionista della scrittura ed esperta del settore editoriale. Promuove la lettura organizzando incontri con gli autori e rassegne, ideando format culturali coniugando la narrativa con l’arte contemporanea, la musica, la danza e il cibo. Ideatrice di format radiofonici per web radio, ha progettato e conduce il podcast “La Taverna delle Arti”. Ha insegnato per dieci anni “Storia della grafica pubblicitaria” presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia curando ricerche sugli stereotipi di genere nella comunicazione e numerosi interventi didattici. Ha scritto albi illustrati, ottenendo una serie di riconoscimenti e premi in concorsi letterari italiani ed esteri ed è autrice di racconti pubblicati in varie antologie. Nel 2022 si è classificata al primo posto del concorso letterario indetto dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (LUA) con un racconto che ha ispirato una parte di questa biografia.
Daniela Rossi, Eugenio Carbone. Un genio tra ago e pennello, Padova, Cleup, 2023.
Ringazio Annalisa per la sua lettura e restituzione acuta e sensibile del mio libro.
Complimenti hai colto l’essenza del mio progetto editoriale!
Un grazie anche a ÈNordEst.
Ringazio Annalisa per la sua lettura e restituzione acuta e sensibile del mio libro.
Complimenti hai colto l’essenza del mio progetto editoriale.
Un grazie anche a ÈNordEst