La Tiramisù World Cup (TWC) è una competizione internazionale veramente unica nel suo genere, poiché è interamente dedicata al celebre dessert italiano: il tiramisù. Nata a Treviso nel 2017, la gara mette in scena una sfida appassionante tra cuochi che per scelta non sono dei professionisti, ma provengono da ogni parte del mondo, accomunati dalla passione per il dolce simbolo del Made in Italy. Il tiramisù è conosciuto in tutto il mondo e la sua particolarità è proprio la semplicità degli ingredienti che però devono essere dosati nel modo più completo possibile.
La tiramisù World Cup

La TWC è organizzata ogni anno tra ottobre e novembre, l’evento è curato e promosso dall’Associazione “Twissen” e gode del Patrocinio di Istituzioni locali e sponsor enogastronomici di rilievo.
La competizione non ammette chef professionisti o lavoratori del settore food. Questo garantisce un’atmosfera autentica e inclusiva, dove passione e creatività sono protagoniste, dove chi partecipa proviene da innumerevoli ambienti, professionisti in latri ambiti, ma con la passione per questo dolce.
La gara si svolge in più fasi:

- Le preselezioni sono locali e internazionali – Vengono organizzate “selezioni” in diverse città italiane e all’estero (come Bruxelles, Milano, Tokyo), dove i partecipanti preparano il proprio tiramisù davanti a una giuria tecnica.
- Le semifinali a Treviso – I finalisti selezionati nelle varie tappe locali si sfidano in diretta davanti al pubblico e ai giudici.
- La finalissima – I migliori concorrenti si sfidano nella fase conclusiva per il titolo di Campione del Mondo di Tiramisù.
Due Categorie di Gara alla tiramisù World Cup

I partecipanti competono in due categorie distinte:
La Ricetta Originale: comprende solo i sei ingredienti canonici del tiramisù tradizionale ovvero savoiardi, mascarpone, uova, zucchero, caffè e cacao. La Ricetta Creativa: lascia spazio alla fantasia e alla creatività, permettendo l’uso di ingredienti alternativi o aggiuntivi, purché vengano rispettate le linee guida definite come ad esempio, l’obbligo di mantenere almeno un elemento della ricetta tradizionale.
Giuseppe Salvador vincitore della sesta edizione per la ricetta tradizionale alla tiramisù World Cup

Nella sesta edizione (7–9 ottobre 2022) della Tiramisù World Cup a Treviso, Giuseppe Salvador, originario di Martellago (VE), ha conquistato infatti il titolo di Campione del Mondo nella categoria “ricetta originale” (uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao). Classe 1972 e impegnato nel settore dei pavimenti, Salvador partecipava già da sei anni all’evento, iscritto dall’inizio nel 2017 della competizione dall’amico Marco Zago, appassionato dal suo tiramisù, mancato prematuramente il 25 aprile del 2020 e per questo non ha potuto vedere il suo caro amico vincere la competizione. Salvador ha dedicato con commozione la vittoria dichiarando «Tutto quello che verrà da questa vincita andrà all’associazione “La speranza di Marco” che abbiamo fondato per lui. Servirà per acquistare defibrillatori e strumenti salva‑vita».
Dalla tiramisù World Cup a “La speranza di Marco”: un impegno concreto sul territorio

Insieme ad altri amici, Giuseppe ha creato l’associazione “La speranza di Marco”, proprio in memoria di Marco Zago: ora Il suo scopo principale, insieme ad altri volontari è di raccogliere fondi per l’acquisto di defibrillatori e strumenti salva‑vita, fondamentali per le emergenze cardiache nella Comunità. Un lavoro fatto a stretto contatto con medici cardiologi del territorio. Un progetto che può salvare una vita, un defibrillatore posizionato dalle Amministrazioni o Enti a cui loro fanno la donazione, possono essere il primo atto di azione di pronto soccorso prima dell’arrivo di una ambulanza, dove anche i minuti fanno la differenza. I defibrillatori sono tutti automatici, una volta aperti in caso di necessità è tutto spiegato attraverso semplici istruzioni, poiché sono automatici e una volta applicate le placche nei punti corretti segnalati dalle istruzioni, il macchinario procede ad un primo cardiogramma per capire se la persona necessita o meno dell’azione del defibrillatore.
Durante la serata di premiazione, Salvador ha annunciato che l’intero montepremi ottenuto sarà devoluto all’associazione, confermando la sua volontà di fare del dolce vincente un gesto di solidarietà reale.
Un messaggio che va oltre il dolce

La storia di Salvador dimostra come competizioni gastronomiche possano trasformarsi in occasioni di impegno sociale. Il connubio tra tradizione familiare (la dedizione verso l’amico Marco) e riconoscimento pubblico (il titolo mondiale) ha conferito alla sua vittoria un valore tanto emotivo quanto concreto. Con la sua associazione ha iniziato una collaborazione con le RSA del territorio dove ha trovato il modo di entrare e farsi conoscere da questi nonni, che molto spesso trascorrono tante giornate nella solitudine. Giuseppe ed i suoi amici, fanno il tiramisù con loro, all’inizio racconta il campione sono titubanti, poi si lasciano andare, e sono molto ispirati, c’è chi racconta la sua ricetta segreta, chi i ricorda i momenti condivisi con i figli prima ed i nipoti dopo.
Tiramisù World Cup e beneficenza

Questo è un progetto che prevede la collaborazione tra chi gestisce le Rsa e una associazione attenta e sensibile, tanto che sono in overbooking, a causa delle numerose richieste da parte di queste strutture che stanno lavorando a progetti di “invecchiamento attivo” L’invecchiamento attivo, come definito dall’OMS, è un processo che ottimizza le opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita degli anziani. In Italia, diversi progetti regionali e locali che promuovono l’invecchiamento attivo, spesso attraverso l’implementazione di politiche favoriscono l’inclusione sociale, la salute, la partecipazione civile e la formazione continua.
Esistono progetti specifici come quello a cui Giuseppe con “La Speranza di Marco” contribuisce. I punti essenziali quindi su cui lavorano le Rsa, accanto alle associazioni di volontariato sono l’inclusione sociale: assicurare che gli anziani siano parte attiva della società, con opportunità di partecipazione e impegno civile, salute e benessere: sostenere la salute attraverso la promozione di stili di vita corretti, attività fisica e contrasto alla sedentarietà, formazione e apprendimento: favorire l’accesso all’apprendimento e all’aggiornamento lungo tutto l’arco della vita, autonomia e sicurezza: sostenere la vita indipendente e la sicurezza degli anziani, garantendo la mobilità autonoma e la fruizione culturale.
L’invecchiamento attivo contribuisce a migliorare la qualità della vita degli anziani, permettendo loro di rimanere attivi, socialmente coinvolti e indipendenti. Gli anziani attivi possono essere motore di rigenerazione sociale, portando competenze ed esperienze preziose. L’invecchiamento attivo può contribuire a contrastare il fenomeno della solitudine, che può avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale degli anziani. L’invecchiamento attivo può sostenere il lavoro di cura dei familiari e favorire il permanere a domicilio della persona anziana.