I sorteggi di Europa League, con le nostre percentuali di passaggio del turno, negli ottavi di finale. Milan-Slavia Praga 85% e 15% ai cechi di possibilità di passare. Roma 45%-Brighton 55%, contro De Zerbi. Sporting Lisbona 35%-Atalanta 65%, anche in virtù del doppio confronto diretto nel girone, i portoghesi però dicono su Sky sono forti. La geografia dell’Europa agli ottavi di finale delle 3 coppe, nazione per nazione, tra conferme e novità come il Qarabag, per la prima volta agli ottavi in Europa.
La delusione Mazzarri: 100 giorni di poco
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Come il subentro a Cagliari, come l’anno al Watford di Gino Pozzo, come la stagione e mezza all’Inter. Al Torino era andato meglio, con l’Europa ottenuta solo da Ventura, negli ultimi 25 anni, dopo il quarto di finale di coppa delle Coppe con Angelo Gregucci in campo, sconfitta con l’Arsenal, Inghilterra. Calzona è una soluzione eccellente, da ex vice di Sarri e anche di Spalletti. Con il bel lavoro fatto da ct della Slovacchia. E’ una storia esemplare, di chi non è stato buon calciatore, l’ascesa è molto più lenta però può avvenire comunque. Come Domenico Tedesco, ct del Belgio, ex Schalke 04.
La prima prova di Calzona è stata buona e anche fortunata
Il Napoli ha rimediato il pari contro un Barcellona apparso superiore. Ha risolto un gol del centravanti Osimhen appena rientrato dalla Coppa d’Africa. Un po’ più di convinzione e un paio di buone parate di Meret hanno garantito il risultato positivo. Ora il Napoli di Calzona è atteso da una doppia prova: misurarsi in Champion’s in terra spagnoli e inseguire in campionato l’obiettivo dell’Europa. Difficile, certo. Ma il Napoli deve farsi perdonare molto: non accadeva da decenni che una squadra campione l’anno dopo si ritrovasse così distante dalla vetta della classifica.
Le nostre domande ad Alessandro Nesta
“Non c’è paragone, fra i 2 e i 3 punti per vittoria. Noi saremmo a -7 dalla Cremonese, con i 2 punti, ma preferisco i 3. La sconfitta va dimenticata, non si porta a casa, non deve minare i rapporti familiari sennò ti separi. Io sono con mia moglie da 24 anni. Il tempo effettivo? Va bene anche così, purchè il recupero sia vero, completo. E, soprattutto, che l’arbitro non levi ritmo alla partita”.
Lascia la nazionale femminile di calcio Sara Gama, a 35 anni non ancora compiuti
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Un difensore centrale potrebbe continuare sino a 42 anni, al pari di Costacurta, nel Milan, Sara è scesa di rendimento, negli ultimi anni, complici infortuni. Milena Bertolini le aveva perdonato un errore all’Europeo, costato l’eliminazione, non era convinta di portarla al mondiale, l’ha esclusa in extremis e lei si risentì. Perchè le bandiere, le campionesse, vedi anche Paola Egonu, spesso parlano bene pubblicamente ma poi si comportano diversamente. Gama era furibonda per avere saltato il mondiale, il ct Andrea Soncin l’ha richiamata ma quando ha capito di non essere titolare si è ritratta in anticipo. Dovrebbe scusarsi con l’ex ct.
A chi vive nella ricchezza, gli italiani, suggerisco di capire la differenza con gli africani
“Felici nella povertà. Qua ci si lamenta del tutto che si ha”, Cedric Gondo, Reggiana, costa d’Avorio.
a vannizagnoli.it
Andreas Brehme muore a 63 anni
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Aveva – dicono -anche problemi economici, sicuramente quello ha contato sulla qualità della vita. Era al livello di Matthaus, nell’Inter incideva più di Klinsmann. La sua Germania: uscì al primo turno a Euro 86, fu vicecampione del mondo nell’86, con i suoi lanci nelle partite chiave, uscì in semifinale a Euro 88 (in casa), fu campione del mondo a Italia 90 con il rigore chiave nella finale con l’Argentina, rivincita del quadriennio precedente. Dunque si limitò a 5 grandi manifestazioni, a Euro ’92 era in rosa ma non giocò mai, nel secondo posto con la Svezia. Poteva meritare un altro Europeo e due mondiali, poteva essere in rosa anche in Spagna ’82, a Euro ’96, ai mondiali ’94 e ‘98
Gattuso esonerato dall’Olympique Marsiglia, in Francia, come al Valencia, in Spagna
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Meritava di restare al Milan e pure al Napoli, comunque è allenatore normale, che all’estero, soprattutto, viene chiamato per il nome che ha, a differenza, chessò, di Venturato e molti altri tecnici anche migliori di lui ma che lasciano indifferente qualsiasi piazza.