Un esempio del talento e del coraggio tutto italiano, il giovane produttore cinematografico e imprenditore Andrea Iervolino, è stato l’ospite d’onore alla consegna del Premio L’Impresa Virtuosa 2023 da parte dell’Associazione Nazionale Piccola Impresa epatrocinato dal Comune di Venezia. Noi di www.enordest.it l’abbiamo intervistato in esclusiva.
Tra i premiati non solo Iervolino

Un premio per valorizzare le aziende venete e nazionali che più si sono contraddistinte nel 2022 nel migliorare la loro gestione sotto il profilo della sicurezza, del benessere per i dipendenti e per l’ambiente, ma anche nell’internazionalizzazione delle loro attività. Quindici le aziende premiate, alcune venete e tra quelle virtuose, in chiave straordinaria, rientrano anche le donne del Trifoglio Rosa di Mestre.
Attraverso la disciplina del dragon boat, portano il benessere psicofisico tra chi si trova a vivere un percorso complesso come quello del tumore al seno, insieme ad un’opera di informazione e prevenzione. L’opera di queste donne coraggiose sarà sostenuta da UESE ITALIA, che donerà un euro per ogni certificazione emessa dall’azienda.
Iervolino protagonista

A Mestre Iervolino è stato invitato soprattutto per parlare della sua Ta Ta Tu, il primo social network che ripaga l’utente per interagire, proporre o condividere contenuti o semplicemente mettere un like. E non bisogna necessariamente essere influencer. L’idea è piaciuta, tanto che la fintech é sbarcata ad ottobre 2022 nella Borsa di Parigi con una capitalizzazione di 1,6 miliardi di euro.
Iervolino, ci racconta la sua avventura?
“Da vent’anni i social media e le piattaforme di streaming sono basati sullo sfruttamento dei dati degli utenti. Quando facciamo interazioni, chattiamo o facciamo una ricerca, creiamo un valore che rimane alla piattaforma. A mio avviso è un’ingiustizia! La mia missione con Ta Ta Tu, è quella di creare la prima sharing economy dei dati, una realtà che possa essere sviluppata ed esportata in tutto il mondo e dare un reward all’utente.
Una ricompensa che non avviene in denaro, ma con i TTU coin, spendibili nell’e-commerce della piattaforma ma anche in negozi fisici e al ristorante. E il guadagno non è solo per utenti che hanno bisogno, ma per tutti. Per sentirsi rispettati. Io spero che la sharing economy dei dati diventi obbligatoria”.
Il coraggio di Iervolino

Di coraggio Andrea Iervolino ne ha da vendere, al punto che la rivista Rolling Stones lo ha definito un ‘innovatore seriale’
Un’intraprendenza che lo anima sin da piccolo, da quando la maestra avrebbe voluto frequentasse una scuola per bimbi disabili per via del suo problema di balbuzie. La madre non l’ascoltò e lui, a quindici anni, girò il suo primo film in crowdfunding – di fatto una questua tra i negozianti del suo paese, Cassino – con un gruppetto di amici che ha definito ‘più ‘strani di lui’.
Convinto che il futuro del cinema fosse nel digitale, per anni si è ostinato a proporre ai registi di girare i film con le sue camere modificate ed è andato oltre le porte chiuse in faccia. Oggi i film si fanno quasi completamente in digitale e non più per una questione di risparmio.
L’ultimo suo lavoro prodotto è dedicato alla vita di Enzo Ferrari, con Penelope Cruz e Adam Driver, diretto da Micheal Mann
“Il consiglio che posso dare ai giovani è credere in se stessi nonostante gli altri. E non perdere tempo a copiare gli altri. Ispirati e fai qualcosa di meglio”.
15 aziende virtuose premiate

Al Premio L’impresa Virtuosa, forse non a caso ospitato al Leonardo Royal Hotel, tanti altri esempi della creatività e dell’intraprendenza tutta italiana, nei settori più diversi, dalle nanotecnologie, ai trasporti, ai servizi per le imprese.
L’Associazione Nazionale Piccola Impresa ha voluto premiare una quindicina di aziende del panorama veneto e nazionale che nel corso del 2022 si sono contraddistinte per lungimiranza, adattamento ai nuovi mercati e per aver adottato sistemi di gestione basati sulla sicurezza e il benessere dei lavoratori.
Non solo una semplice targa quella consegnata agli imprenditori, ma anche un premio del valore di 5000 euro per ciascuna azienda, messo a disposizione da UESE Italia per proseguire in questo loro percorso di certificazione, ormai imprescindibile per poter accedere a bandi ed appalti, anche in chiave di internazionalizzazione delle aziende.
Giuseppe Izzo in qualità di presidente dell’ANPI e amministratore di UESE, ci fa il punto sulla situazione?

“Gli imprenditori che intuiscono il valore estrinseco di un investimento in sicurezza, di fatto, cambiano il corso della loro azienda aumentando la probabilità che sopravviva più a lungo sul mercato e quindi acquisti e consolidi valore.
Un’azienda che non investe in qualità e salute negli ambienti di lavoro ha un ciclo di vita breve, molto breve. Le statistiche ci dicono che non dura più di tre anni. Il premio, nel nostro piccolo, vuole far emergere questa scelta e premiare gli imprenditori più responsabili e quindi più virtuosi”.
Dall’incontro è emerso quanto siano importanti, ad esempio, i contratti di rete, resi possibili dal 2009

“Abbiamo oltre un centinaio di imprese associate per un totale di 1200 dipendenti a cui diamo informazione e sicurezza – ha spiegato Gaetano Vacirca, direttore generale di Rete Innova, nata nel 2019 e tra le imprese premiate -. L’idea di crescere insieme è fondamentale”.
Dopo Iervolino Antonio Napolitano, presidente di OPT, organismo paritetico Unindustria – Cgil – Cisl – Uil Lazio, si occupa di questo aspetto dal 1981
“La sicurezza di chi lavora deve essere un caposaldo per chi fa impresa. Anche nell’industria 4.0 l’uomo sta al centro, indipendentemente dalla robotica o dall’intelligenza artificiale che stanno comunque facendo cambiare le cose – ha dichiarato Napolitano -. Bisogna dare la possibilità ai dipendenti di sentirsi parte di un sistema, anche se la flessibilità, la liquidità del lavoro a cui ci ha abituati anche la pandemia, certo non aiuta. L’impresa che esce dai vincoli dell’edificio e va verso la delocalizzazione è cosa buona, ma ogni persona deve sentirsi parte di un sistema. Tanto che quando tratteremo i nuovi infortuni e malattie professionali, ci accorgeremo sempre più dell’aumentare delle malattie psicosociali che già sono presenti in tanti lavoratori che devono affrontare l’instabilità del lavoro e i ritmi insostenibili, perché la macchina sarà sempre più veloce di noi. Speriamo di essere sempre parte di un sistema che ci permetta di governare e non essere di essere governati”.
A chiudere dopo Iervolino Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti. A proposito di governo, spaventano le polemiche sul PNRR e i ritardi dell’Italia

“Se ne deve uscire, abbiamo bisogno di quei 100 miliardi che si stanno ipotizzando di perdere. Non li vogliamo perdere i fondi per l’incapacità della classe politica – ha detto -. Siamo nati a difesa dei contribuenti, perché lo siamo tutti, ma particolarmente delle imprese, perché senza impresa non c’è lavoro. Qui in Veneto stiamo sperimentando una moria di imprese ed è una perdita molto grave perché il Veneto era nato sulla piccola e media impresa. La nostra è una difesa dei lavoratori e del risparmio, cerchiamo di mettere le aziende nella vera condizione di poter lavorare. Il risparmio lo sentiamo tradito. Ogni volta che salta una banca è una reazione a catena. Alle imprese, per essere virtuose, chiediamo innovazione, serietà, rispetto delle regole e il versamento dei tributi. Vogliamo pagare, ma pagare il giusto”.
