Da Trieste a Ferrara passando per il Monte Grappa (da Semonzo, il versante più duro), Collio e colline del Prosecco-Unesco. E’ questo il percorso della Adriatica Ionica Race per professionisti che – anche in versione ridotta – si corre dal 15 al 17 luglio organizzata dell’ex campione del mondo e vincitore di quattro Liegi-Bastogne-Liegi Moreno Argentin ha tenuto a precisare nel corso della presentazione on line: “La gara a tappe si svolgerà in una formula ridotta a causa dei problemi dettati dalla pandemia”.
Moreno Argentin: ciclismo e le eccellenze del Veneto

“La frazione d’apertura sarà legata al tema dell’acqua. La partenza da Vittorio Veneto e l’arrivo sul Monte Grappa, dopo aver attraversato le Colline del Prosecco, sarà un tributo alla storia del nostro Paese e, allo stesso tempo, la valorizzazione, nel rispetto della natura. L’ultima tappa partirà da una città ricca di cultura e di storia come Ferrara e riserverà alcuni spettacolari passaggi sugli sterrati emiliani per concludersi a Comacchio, la Piccola Venezia”. Alessandro Ballan, l’ultimo campione del mondo dell’Italia a Varese 2008, aggiunge: “Chi vincerà su queste strade avrà la condizione fisica e le qualità giuste per essere protagonista anche negli altri grandi appuntamenti dell’estate”.
Il percorso. Martedì 15 giugno 2021. Prima tappa: Trieste-Aviano di 185,3 chilometri

La frazione d’apertura dell’edizione 2021 della Adriatica Ionica Race scatterà da Piazza Unità d’Italia a Trieste. La carovana si inoltrerà nell’entroterra per affrontare la salita più impegnativa di San Martino del Carso. Si proseguirà lungo le colline del Collio. Il finale si corre sul circuito cittadino finale disegnato tra le vie di Aviano. Il circuito presenta delle lievi ondulazioni che potrebbero diventare un trampolino di lancio per quanti vorranno provare ad anticipare lo sprint finale.
Mercoledì 16 giugno. Seconda tappa: Vittorio veneto – Cima Grappa di 148,2 chilometri

Da Vittorio Veneto a Cima Grappa è la tappa regina della Adriatica Ionica Race 2021. La prima parte vedrà il gruppo transitare sulle Colline del Prosecco, e dall’Unesco, per affrontare le salite del Muro di Ca’ del Poggio e Combai. Prima del finale si transiterà per Asolo, Possagno e Riese Pio X. Nell’ultimo tratto di pianura c’è il traguardo volante di Mussolente.
Un finale tutto in salita
Finale tutto in salita con gli ultimi 18,8 chilometri da affrontare ad una pendenza media del 8,9%. Si sale dal versante di Semonzo che presenta negli ultimi 3 km il tratto più impegnativo con alcune rampe al 20%. Arrivo a Cima Grappa a 1.712 metri.
Giovedì 17 giugno: terza tappa, Ferrara-Comacchio di 157,5 chilometri

E’ la tappa dello sterrato ben sei tratti da affrontare sulle strade bianche. Dopo l’uscita da Ferrara si punterà diritti verso Argenta da dove si approderà a Longastrine per imboccare un ampio anello di una trentina di chilometri all’interno del quale sono inseriti i tre settori di sterrato che andranno ripetuti due volte. Il finale si disputa su un circuito prima di un eventuale sprint finale.
Il programma dei campionati italiani
La rassegna tricolore 2021 prenderà il via venerdì 18 giugno, con partenza e arrivo a Faenza per le tre cronometro (Crono Elite Uomini, Crono Elite Donne; Crono Junior Donne). Domenica 20 giugno, la gara in linea Elite Uomini prenderà il via da Bellaria Igea Marina, già sede di partenza recentemente di una tappa del Giro di Romagna per Dante Alighieri, per risalire tutta la Romagna in direzione Faenza, da dove si affronteranno Monticino e Gallisterna per immettersi così nel circuito conclusivo, che si ripeterà quattro volte ricalcando in gran parte il percorso dei Campionati del Mondo vinti a settembre dal francese Alaphilippe. La conclusione sarà a Imola in viale Saffi, vicino alla Rocca Sforzesca. I due percorsi di Mondiali di Imola, 1968 (vittoria di Adorni) e 2020, saranno presto caratterizzati da una segnaletica dedicata come circuito permanente per il ciclismo e il cicloturismo, continuando nella valorizzazione e promozione del territorio attraverso la bicicletta e gli eventi sportivi.
I percorsi: venerdì 18 giugno 2021 la crono elite
La cronometro Uomini Elite misura 45,7 km e sarà un ottimo test in vista delle Olimpiadi di Tokyo. Il percorso prevede 450 metri di dislivello. Partenza da Faenza per toccare Villagrappa, Terra del Sole, Rocca di Monte Poggiolo (178 m slm), Cima Sabbioni (158 m slm), San Mamante, Santa Lucia, via Agello (166 m slm), Marzeno, Ponte Rosso e di nuovo Faenza, con l’arrivo in Piazza del Popolo.
La crono donne elite
La cronometro Donne Elite è di 33,3 km con un dislivello di 350 m; dopo il via da Faenza le atlete toccheranno Villagrappa, Terra del Sole, Rocca di Monte Poggiolo (178 m slm), Cima Sabbioni (158 m slm), San Mamante, Santa Lucia, Ponte Rosso e di nuovo Faenza, con l’arrivo in Piazza del Popolo.
La crono donne juniores
La cronometro Donne Juniores è di 15,6 km con un dislivello di 150 m; dopo il via da Faenza le atlete andranno verso via delle Vigne, via Ramona, via Bianzarda di S.Biagio, San Mamante, via San Martino, Ponte Rosso e di nuovo Faenza, con l’arrivo in Piazza del Popolo.
La gara in linea uomini elite domenica 20 giugno
La gara in linea Uomini Elite prenderà il via da Bellaria Igea Marina; 225 km da percorrere per un dislivello complessivo di 3.100 metri.
Il gruppo risalirà la Romagna passando per Villalta, Matellica, Carpinello, Forlì, Villanova, Faenza prima di affrontare Cima Monticino (280 m slm) che porta a Riolo Terme dove ci si ricongiunge con le strade dei Campionati del Mondo 2020, affrontando così Cima Galisterna (268 m slm), via Sabbioni e ingresso in Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Si transiterà per la prima volta sotto il traguardo che in questa occasione si troverà in viale Saffi a Imola, vicino alla Rocca Sforzesca. Da lì parte il conteggio per gli ultimi quattro giri sul percorso dei Mondiali 2020: via Bergullo, Cima Mazzolano (137 m slm), Riolo Terme, Cima Galisterna e ritorno in viale Saffi a Imola, per un circuito che misura complessivamente 31,4 km.
Professionisti: Vendrame ha vinto la prima tappa della Route d’Occitane

Dopo la tappa al Giro d’Italia di Bagno di Romagna, Andrea Vendrame ha vinto per distacco la prima tappa della Route d’Occitanie-La Dépêche du Midi. Il trevigiano di Santa Lucia di Piave della AG2R Citroën Team ha preceduto il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education-NIPPO) e l’altro italiano Jacopo Mosca (Trek-Segafredo).«Ho visto il profilo della gara ieri e sapevo che poteva essere adatto a me. Come previsto è stata una frazione estenuante e c’è stato tanto lavoro da fare. Quando ho attaccato, ho fatto un grande sforzo per resistere fino al traguardo e sono davvero felice di aver vinto. Il Giro mi ha liberato: sono più rilassato da quando ho vinto a Bagno di Romagna. Per la seconda volta in carriera, dopo il 2019, ho vinto due gare in una sola stagione. Ora spero che le buone sensazioni continuino fino ai Campionati Italiani. Ma nel frattempo abbiamo ancora tre grandi tappe per attaccare e per coltivare le nostre ambizioni di squadra».
Professionisti. Il vicentino Zana si aggiudica la corsa della pace

Festa grande per l’Italia, per Filippo Zana che ha vinto la classifica generale finale dellaCourse de la Paix Grand Prix Jeseníky (prova di Coppa delle Nazioni Under 23). Un successo che il vicentino aveva plasmato vincendo per distacco la tappa regina. Il francese Axel Lauranceha vinto la terza e ultima tappa che si è svolta su una distanza di 168,1 chilometri intorno a Jesenik (Repubblica Ceca)
Presentata la maglia che le nazionali di ciclismo indosseranno alle olimpiadi e paralimpiadi di Tokyo
E’ stata svelata a Roma, nel Salone d’Onore del Coni, alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del Cip Luca Pancalli, la maglia che le nazionali di ciclismo utilizzeranno in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo. Presenti anche il degretario generale del Coni Carlo Mornati, il presidente della Fci Cordiano Dagnoni, il Direttore Tecnico delle Nazionali Davide Cassani e Elia Viviani, oro olimpico nel Omnium nel 2016 e portabandiera, insieme a Jessica Rossi, ai prossimi Giochi, in rappresentanza della folta pattuglia dei ciclisti italiani che voleranno nel Sol Levante questa estate.
Malagò a Viviani: “portare la bandiera è una grande responsabilità”

Proprio rivolgendosi ad Viviani, il presidente Malagò ha ricordato, nel suo intervento, che “portare la bandiera è una grande responsabilità. A Rio Elia ci ha fatto entusiasmare e per questo non è stato difficile sceglierlo come portabandiera con un’altra grande campionessa come Jessica Rossi. Il ciclismo italiano, per la prima volta portabandiera al Giochi, è una garanzia di successo e sono convinto che regalerà grandi soddisfazioni anche a Tokyo.”
Elia Viviani “sono onorato di rappresentare l’Italia”

Elia Viviani ha ricordato l’importanza di arrivare nella miglior condizione possibile per i Giochi. Parlando dell’impresa di Rio ha detto: “In quei due giorni si è concretizzato il lavoro di quattro anni, è stata un’emozione forte ed una fantastica avventura. Sono onorato – ha detto infine – di essere stato scelto come portabandiera; spero di meritarlo, nei giorni successivi, quando si tratterà di fare risultato”.
Juniores: successo del trevigiano Alessandro Pinarello alla Piccola Liegi

Il successo ottenuto dalla Rappresentativa Veneta Juniores al Memorial Maurizio Bresci valido per la “Piccola Liegi” svoltosi a Galciana di Prato, ha restituito grande fiducia ed entusiasmo all’interno del gruppo guidato per l’occasione dagli esperti tecnici regionali il trevigiano di Poggiana di Riese Pio X Luigi Trevellin e il veneziano Gianluca Geremia. Al primo posto si è classificato lo junior trevigiano Alessandro Pinarello (Rappresentativa Veneto) al terzo il compagno di squadra della Borgo Molino Rinascita Ormelle Andrea Bettarello e al quarto un altro atleta veneto, Samuele Disconzi.

La rappresentativa veneta era composta da Alessandro Pinarello (Borgo Molino Rinascita Ormelle), vincitore della gara; Andrea Bettarello (Borgo Molino Rinascita Friuli), terzo classificato; Samuele Disconzi (Autozai Petrucci Contri), quarto; Simone Griggion (Giorgione), Giovanni Longato (Centro Sportivo Libertas Scorzè) e Matteo Sperandio (Sanvendemiano Cycling Team).