Nicolò Severgnini, classe 1990, al Mestre dal 2021 ma già con la squadra di Serena dal 2018 fino al 2020 con un passaggio alla Luparense. Quindi 4 stagioni in maglia arancionera. Con un passato anche tra i professionisti è il difensore centrale su cui mister Zecchin fa affidamento per bloccare le punte avversarie. Dotato di un fisico prestante e potente di testa, diventa per gli orange il baluardo della difesa. E non disdegna di andare a rete. I compagni sanno di poter contare su di lui. Una roccia che non disdegna anche la fisicità ma sempre corretto in campo e rispettoso è ormai uno dei punti fermi del Mestre. Con lui davanti all’area sia portiere che centrocampo si sentono sicuri.
Severgnini, lei ha un passato anche tra i professionisti

“Si ho fatto un paio d’anni tra i professionisti con Mezzocorona e Montichiari. Poi ho voluto avvicinarmi a casa e con la questione del limite dei giovani ho scelto di scendere di categoria. Diciamo che ho fatto buon viso a cattivo gioco ma non mi pento della scelta fatta”
Severgnini, cosa lo ha spinta verso l’arancionero?

“Io sono arrivato al Mestre appena sceso dalla Lega pro e c’era la voglia di ripartire dall’eccellenza e tornare subito in serie D, cosa che è accaduta come previsto e poi Mestre ha una storia da non sottovalutare ed è una piazza importante”
Come sta andando il raduno?

“Il raduno sta andando bene. Ci stiamo conoscendo e stando sempre insieme è più facile capire cosa vuole mister Zecchin e insieme al gruppo dei “vecchietti” come il capitano Guido Corteggiano ci stiamo dando da fare per inserire il prima possibile i più giovani e i nuovi arrivati per farli trovare pronti sin dalla prima giornata. Una bella responsabilità (ride)”
Che cosa si aspetta dalla nuova stagione?
“Mi aspetto un campionato importante anche per la voglia di riscatto visto che l’anno scorso, per vari problemi è stata una stagione difficile in cui abbiamo reso meno delle effettive capacità. Diciamolo chiaro: con la rosa dell’anno scorso non dovevamo salvarci solo a tre giornate dalla fine ma puntare a posizioni più prestigiose, forse anche ai play off”
Che campionato sarà quello 2022/23?

“Ci sono squadre molto attrezzate con rose molto rinforzate. La Clodiense vorrà ritentare la scalata persa l’anno scorso agli ultimi secondi, la Luparense ha chiamato Zironelli che si è portato i suoi uomini fidati con l’obiettivo non nascosto di puntare alla Lega pro, ma non sottovaluto nemmeno il Cjarlins che ha cambiato mister prendendo Tiozzo che ha portato comunque anche nuovi innesti. Tuttavia non mi nascondo e penso che questo Mestre possa giocarsela con tutti”
Perché Mestre?

“Ho ricevuto anche altre offerte, anche il Treviso che ha molte ambizioni dove avrei trovato Sottovia. Poi Treviso è la città dove sono nato ma ormai la mia vita è qui a Mestre dove ho le amicizie, il sostegno e la fiducia non solo di Zecchin ma di tutto il gruppo e posso dire che ho trovato qui la mia seconda casa. Per cui non ci ho pensato due volte a rinnovare lasciando cadere le avance delle altre società”