Abbiamo intervistato Daniela Sbrollini, candidata alla Presidenza della Regione Veneto. Diplomatasi al liceo classico, si trasferisce a Vicenza dove inizia il percorso in politica; è dipendente ANCI. Nel 2001 diventa segretaria dei Democratici di Sinistra per la provincia di Vicenza, carica tenuta fino al momento della confluenza del DS nel PD. Dallo stesso anno è stata consigliera provinciale e capogruppo dei DS e quindi del PD. Dopo due legislature trascorse alla Camera, alle elezioni politiche del 2018 viene eletta senatrice. Con la fondazione di Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi, decide il 18 settembre 2019 di lasciare il PD e di aderire al neonato gruppo parlamentare.
Daniela Sbrollini, cosa l’ha spinta a candidarsi alla Presidenza della Regione?

“La voglia di proporre un modo nuovo di fare politica. Meno ideologico, più legato alla concretezza. Non più antagonista a prescindere, ma legato alla soluzione dei problemi”.
Quali critiche muovete all‘amministrazione uscente?
“Più che critiche, vorremmo proporre cose diverse. Certamente la Regione ha lasciato che gli imprenditori facessero, che i Veneti intraprendessero e si è adagiata sui risultati. Oggi le sfide mondiali richiedo linee di indirizzo nelle politiche industriali, della formazione, dei nuovi lavori”.
Daniela Sbrollini si presenta come una candidata con idee che la distinguono dagli altri: quali sono?
“Noi vogliamo che la scuola e la formazione diventino il perno di una crescita di conoscenze e di coscienze dei cittadini Veneti. Che la sanità ed il sociale siano a dimensione delle esigenze dei cittadini e non della burocrazia dei dirigenti. Che pubblico e privato collaborino sempre di più, senza credere entrambi di essere autosufficienti. Che il cittadino sia al centro delle attenzioni, mentre ancora adesso spesso sono gli interessi dei partiti ad indirizzare l’azione del Governo Regionale”.
Chi teme di più tra i suoi avversari?
“Rispetto tutti. Non ho motivo di avere paura di qualcuno. La politica è dialogo e confronto. Non è certo una guerra dichiarata”.
Qualcuno ha detto che Zaia ha cavalcato l’onda del Covid per farsi campagna elettorale….

“Beh. Sfido chiunque a provare a dimostrare il contrario. Mica mandava in TV i suoi dirigenti. Ogni giorno c’era Zaia a scandire dati e statistiche. Spesso lanciando messaggi e contro messaggi”.
Daniela Sbrollini, domani si sveglia da nuovo Presidente della regione: cosa fa per prima cosa?
“Una bella squadra di buoni amministratori innovativi per governare il cambiamento. Dobbiamo guardare al futuro. Che non è certamente molto simile al passato”.