Comuni al voto nel NordEst e oltre 400mila elettori chiamati alle urne. In mezzo una situazione politica in costante mutamento e ancora in emergenza sanitaria. Costretti a inchinarsi alle necessità della ripartenza dopo una crisi e una paura che perdurano da quasi due anni. Seggi aperti oggi e domani in 85 comuni veneti e 38 friulani. Da Chioggia a Conegliano, da Pordenone a Trieste.
La situazione
Elezioni che si svolgono in un momento quanto mai delicato e incerto. Anche un po’ per la presenza di decine di liste civiche che per forza di cose finiscono per annacquare il colore delle maggiori coalizioni. Un po’ per le spaccature che si sono venute a creare in quasi tutti i partiti.
Non solo a NordEst

Elezioni che hanno una valenza forte in alcune zone italiane perché coinvolgono una regione come la Calabria ma soprattutto le grandi città. Si vota a Roma, a Milano, Napoli, Torino, Bologna. Si vota anche per due seggi alla Camera nei collegi di Siena e Roma-Primavalle.
Tutti i Comuni coinvolti
In tutto coinvolti 1192 comuni tra i quali 19 capoluoghi. Vanno alle urne in tutto più di 12 milioni di italiani. Seggi aperti oggi domenica dalle 7 alle 23 e domani lunedì dalle 7 alle 15. Nei Comuni oltre i 15 mila abitanti in caso di ballottaggio (per essere eletto al primo turno il candidato sindaco deve ottenere il 50% più uno dei voti) si tornerà alle urne il 17 e 18 ottobre.
Ma veniamo alla situazione dei Comuni nel Nordest
Comuni al voto
Il voto di domani e lunedì arriva anche in un momento particolarmente delicato per la politica. Il centrodestra, che governa la maggior parte dei Comuni da rinnovare, si presenta questa volta quasi ovunque compatto, ma con varie questioni interne da dirimere. A cominciare dai rapporti di forza fra la Lega e Fratelli d’Italia. Con Forza Italia in ripresa e l’incognita dei moderati di Coraggio Italia di Luigi Brugnaro per quanto riguarda il Veneto. Dall’altra parte c’è un Pd in ripresa che guarda al Movimento 5 stelle. E che vede nei numerosi militanti (e parlamentari) della prima ora che mal digeriscono il nuovo corso strizzare l’occhio ad un’alleanza con gli ex avversari del centrosinistra. Già predisposte in caso di ballottaggio intese tra Pd e Cinque Stelle.
L’incognita dell’affluenza

Ce n’è abbastanza per attendere dal voto di domani e lunedì una serie di risposte sul futuro che attende i Comuni che andranno a rinnovare le rispettive amministrazioni. Il primo responso, come sempre, sarà quello dell’affluenza alle urne. Trattandosi di un voto locale, che gli elettori considerano più vicino ai propri interessi, c’è da auspicare una percentuale sufficientemente elevata. Sempre che la pandemia, e le misure di prevenzione del contagio, non finiscano per condizionare anche il dovere civico.
Veneto: tutti i Comuni al voto

Belluno: Alpago, Alano di Piave, Lozzo di Cadore, Selva di Cadore, Sovramonte, Val di Zoldo, Vigo di Cadore, Volpago.
Padova: Albignasego, Arzergrande, Boara Pisani, Carmignano di Brenta, Cartura, Cittadella, Este, Grantorto, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Ospedaletto Euganeo, Montagnana, Rovolon, Vigodarzere.
Rovigo: Canaro, Ceregnano, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Rosolina, San Martino di Venezze, Stienta, Villamarzana.
Treviso: Conegliano, Cordignano, Monfumo, Montebelluna, Oderzo, Portobuffolè, Villorba, Volpago del Montello.
Venezia: Caorle, Campolongo Maggiore, Cavarzere, Chioggia, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Musile, Quarto d’Altino, San Michele al Tagliamento, Vigonovo.
Verona: Affi, Arcole, Badia Calavena, Belfiore, Bevilacqua, Bovolone, Buttapietra, Castagnaro, Cerro Veronese, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Garda, Grezzana, Isola Rizza, Isola Veronese, Minerbe, Nogara, Pastrengo, Povegliano Veronese, Roverè Veronese, San Giovanni Lupatoto, San Pietro di Morubio, Tregnago,
Vicenza: Brogliano, Caldogno, Costabissara, Crespadoro, Gambellara, Laghi, Montegalda, Monteviale, Orgiano, Nanto, Rotzo, Zermeghedo.
Friuli Venezia Giulia: i Comuni al voto

Si vota in 38 Comuni del Friuli Venezia Giulia. Al voto per rinnovare sindaci e consiglieri comunali ci sono quattro Comuni con più di 15mila abitanti tra cui i capoluoghi Trieste e Pordenone. Con possibilità quindi di andare al turno di ballottaggio il 17 e 18 ottobre, e 36 Comuni con popolazione inferiore, dei quali 21 in provincia di Udine: Aiello, Bagnaria Arsa, Bertiolo, Comeglians, Dogna, Drenchia, Latisana, Majano, Moimacco, Palazzolo dello Stella, Palmanova, Paularo, Porpetto, Resiutta, Ronchi, San Giorgio di Nogaro, Sauris, Tarcento, Torreano e Torviscosa.
Trentino Alto Adige

Per le elezioni amministrative 2021 in Trentino-Alto Adige, le urne si apriranno in 4 comuni, tutti al di sotto della soglia dei 15mila abitanti: Glorenza, Nalles, Bondone, Terragnolo.
Il caso veneto

In Veneto da tenere sotto osservazione, nel veneziano, Chioggia, il maggiore dei Comuni al voto con oltre 50mila abitanti. Il centrodestra compatto punta a sfondare al primo turno per non rischiare, al ballottaggio, di ritrovarsi Pd e 5 stelle coalizzati, e pronti a raccogliere anche i voti delle altre liste concorrenti.
I comuni del Veneziano

Per il centrosinistra peraltro ci sarà da monitorare il risultato di Dolo, che torna alle urne dopo la scomparsa prematura di Alberto Polo che un anno fa aveva sbaragliato gli avversari.
Particolarmente delicata la situazione lungo il litorale, dove le inchieste sulle infiltrazioni della criminalità organizzata hanno scosso Caorle e, di recente, San Michele al Tagliamento con l’inchiesta sulle pressioni sugli amministratori per il mercato di Bibione.
Senza poi dimenticare altre situazioni specifiche come le divisioni interne alla Lega che hanno condizionato la campagna elettorale di Musile e di Quarto d’Altino, dove la riconferma dei sindaci uscenti è minacciata dal fuoco amico di liste concorrenti della stessa area politica.
I comuni nel trevigiano
Nel trevigiano Conegliano, Montebelluna e Oderzo. La partita è apertissima, in gioco ci sono non solo le amministrazioni dei vari territori ma anche gli equilibri politici nella Marca oltre che quelli all’interno dei partiti più complessi, Lega su tutti.

A Conegliano c’è Francesca Di Gaspero, alfiere del centrosinistra, Piero Garbellotto, candidato del centrodestra e patron dell’Imoco, supportato in prima linea da Luca Zaia. Contro di loro l’ex sindaco Fabio Chies che vede l’appoggio di Coraggio Italia di Luigi Brugnaro. A Montebelluna Adalberto Bordin (centrodestra) se la vede con Loreno Miotto (centrosinistra) mentre a Oderzo la sindaca uscente Maria Scardellato sfida Marco De Blasis (centrosinistra e Movimento 5 Stelle).
Il padovano
Nel padovano occhio a Albignasego, Cittadella ed Este, e dei loro tre sindaci in carica (tutti di centrodestra) alla ricerca del bis: Filippo Giacinti, Luca Pierobon e Roberta Gallana. Ad Albignasego la corsa sarà a tre: il sindaco uscente Giacinti, di centrodestra, sarà sfidato da Luisa Fantinato, candidata del centrosinistra, e da Paolo Carpanese, candidato del Movimento Cinque Stelle. A Cittadella, invece, Pierobon (esponente della Lega che guida la città addirittura da 27 anni) ha una sola sfidante: Paola Lolato per il centrosinistra. A Este, la corsa è più affollata: l’uscente Roberta Gallana deve infatti misurarsi con Giovanni Mandoliti (centrosinistra) e con i civici Matteo Pajola e Beatrice Andreose.
Il bellunese
Nel Bellunese la situazione più complessa è sicuramente quella di Alpago, che è anche il comune più popoloso ad andare al voto: qui i candidati sindaci che si sfideranno sono quattro, con intrecci politici anche originali: Umberto Soccal, primo cittadino uscente, non scende in campo, ma si è candidato Alberto Peterle, che faceva parte della precedente amministrazione e che ha avuto anche l’appoggio della Lega. L’aspetto originale è che Peterle non è leghista e che Massimo Bortoluzzi, l’esponente della Lega consigliere uscente e anche vicepresidente della Provincia, non ha appoggiato la scelta del suo partito e si è candidato con una propria lista, scatenando non poche polemiche.
Il caso Friuli Venezia Giulia

Pordenone, oltre a Cordenons e San Vito (centri con oltre 15mila residenti) si potrebbe andare al ballottaggio il 17 ottobre. Occhi puntati su Pordenone. Il sindaco uscente Alessandro Ciriani, oltre a misurarsi con i tre sfidanti, dovrà anche capire come cambieranno i rapporti di forza all’interno della sua coalizione di centrodestra in caso di vittoria. Sul fronte del centrosinistra Gianni Zanolin sperimenta l’alleanza con i 5 Stelle nella coalizione storica con Pd e civiche. E proprio le sue civiche a inizio estate gli hanno fatto sudare le sette camicie per ricucire le rotture e le baruffe tra le vecchie liste unite e la nuova nata Bene Comune.
E le performance della Lega e la tenuta del centrodestra saranno misurate anche a Cordenons dove il sindaco leghista Andrea Delle Vedove tenta il bis. A San Vito, invece, il centrosinistra (ancora una volta diviso con due candidati) tenterà di mantenere la roccaforte anche nel dopo Di Bisceglie. Avrà di fronte lo stesso contendente di 5 anni fa, Valerio Delle Fratte. Tra i Comuni più popolosi al voto in provincia di Udine, è corsa tre a Latisana, con il ritorno di Lanfranco Sette a guidare il centrodestra contro il vicesindaco uscente Angelo Valvason e il civico Gianluca Galasso.
Trieste

Ben dieci candidati mirano a diventare sindaco di Trieste. Il sindaco uscente, Roberto Dipiazza, ci riprova per la quarta volta, dopo un primo doppio mandato vissuto dal 2001 al 2011 e quest’ultimo che sta per concludersi. Con lui ci sono i partiti del centrodestra e puntano a farcela al primo turno. È la prima volta, a Trieste, anche di un candidato pensato dal Patto per l’Autonomia, un giovane Riccardo Laterza che, con «Adesso Trieste», ha messo insieme alcuni spiriti autonomistici. Contraltare dichiarato a Dipiazza è il vicepresidente del Consiglio regionale e già parlamentare del Pd, Francesco Russo, che traina una coalizione con ben 9 sigle. Tiziana Cimolino è la portabandiera di Verdi e Sinistra in Comune; Franco Bardelli corre insieme alla lista Futura; Giorgio Marchesich è esponente della Federazione per l’Indipendenza del Territorio libero di Trieste; Aurora Marconi è sostenuta da Trieste Verde; Alessandra Richetti è la candidata sindaco del M5S, per la quale l’attuale leader del Movimento ed ex premier Giuseppe Conte è giunto personalmente in città. Ugo Rossi vorrebbe diventare sindaco con il Movimento 3V e Arlon Stok con Podemo.