Un progetto che mira a preservare e promuovere il patrimonio storico e culturale dell’Alto Adriatico, con un approccio innovativo che unisce ricerca scientifica, cultura, turismo e sostenibilità e che si propone di utilizzare nuove tecnologie per una migliore fruizione del patrimonio culturale, rappresentato dai castellieri e di promuovere il turismo in queste aree. Si tratta del progetto KAŠTellieri che è stato presentato nel corso di un evento tenutosi presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia su organizzazione del Venetian Cluster in collaborazione con lo stesso istituto e che ha visto la partecipazione di esperti, accademici e professionisti del settore.
L’area del KASTEllieri

L’area che va dal Quarnero, attraverso l’Istria, la Čičarija, i Brkini, il Carso e arriva fino alla Venezia Giulia, racchiude una combinazione di risorse naturali condivise e una ricca storia comune. Questo territorio densamente popolato, come testimonia la sorprendente densità dei castellieri, dall’Eta’ di Bronzo e Ferro (II e I millennio a.C.), comunemente chiamati ‘kaštelirji’, ‘kasteljeri’, ‘zidine’, ‘gradine’, ‘castellieri’, KAŠTellieri, rappresenta una parte quasi dimenticata del patrimonio culturale dell’area che era collegata nel tempo protostorico.
La sfida dei KAŠTellieri

La sfida principale del progetto KAŠTellieri è quella di riportare in vita il patrimonio culturale antico e l’immateriale delle persone di allora attraverso l’interpretazione e la presentazione moderna con la digitalizzazione e le industrie creative, in modo da servire il turismo sostenibile, con un rispetto per l’ambiente. Il filo conduttore del progetto è il patrimonio culturale protostorico dei castellieri, che è emerso nella nostra regione nell’Età del Bronzo e ha raggiunto l’apice nell’Età del Ferro. Il progetto desidera promuovere ed interpretare i castellieri selezionati con prodotti innovativi e sostenibili del turismo transfrontaliero, dedicando attenzione all’inclusione sociale e alla transizione verde.
L’evento commentato da Bellati, presidente di Venetian Cluster

L’evento di Venezia è stato caratterizzato da un ampio dibattito sulle prospettive di valorizzazione culturale e turistica dei castellieri protostorici dell’Alto Adriatico. A portare i saluti introduttivi sono stati il dott. Gian Angelo Bellati, Presidente del Venetian Cluster, il dott. Sebastiano Pedrocco, rappresentante dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, e la dott.ssa Anna Franco, referente regionale per il Veneto del Programma Interreg Italia-Slovenia, mentre la Dott.ssa Maša Saccara, del Centro scientifico e di ricerca di Capodistria, ha presentato il progetto KAŠTellieri, illustrandone le finalità e l’impegno nella conservazione e valorizzazione degli antichi insediamenti protostorici fortificati.
Ne è seguita una tavola rotonda che ha offerto un confronto tra esperti italiani e sloveni sugli obiettivi del progetto, tra cui la sostenibilità culturale e turistica nell’area dell’Alto Adriatico, con la presentazione di una proposta concreta di turismo culturale sostenibile, con particolare attenzione all’allestimento del parco archeologico di Elleri, “L’evento – commenta il Presidente di Venetian Cluster Giangelo Bellati – è stato un’occasione preziosa per avviare una riflessione comune sulle potenzialità di questi siti archeologici, ma anche sulle sfide e opportunità legate alla valorizzazione di un patrimonio unico e condiviso tra Italia e Slovenia.”
Il progetto KASTEllieri

Il progetto KAŠTellieri è finanziato dal programma Interreg Italia-Slovenia. Si inserisce in un più ampio contesto di iniziative volte a rafforzare i legami tra le due nazioni. Promuovendo il turismo culturale sostenibile e l’inclusione sociale.