Abbiamo appena festeggiato la giornata mondiale della poesia e ora celebriamo la Giornata Mondiale della Meteorologia, 23 marzo, che promuove la cooperazione e lo scambio di informazioni internazionali su clima, idrologia, scienze geofisiche. Quanto mai indispensabile trovare una linea comune visti i cambiamenti climatici in atto. Ora andiamo in libreria a scoprire i titoli più amati dal pubblico questa settimana. Puntuale come sempre la classifica elaborata dalla Libreria Lovat fulcro delle novità editoriali grazie alle belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. La sede di Villorba è la più grande libreria del Nordest. Imperdibili gli eventi che organizza: Lovat Lab per unire lettori e scrittori, Carta Straccia dedicato ai più piccoli, Lovat Café e le iniziative gastronomiche.
Ecco il medagliere. Ci sono conferme e interessanti novità.

- Murray – Il giorno dell’ape – Einaudi
- Dicker – La catastrofica visita allo zoo – La Nave di Teseo
- Giordano – Dynasty – Rizzoli
- Severgnini – Socrate, Agata e il futuro – Solferino
- Righetto – Il richiamo della montagna – Feltrinelli
- Vidotto – Onesto – Bompiani
- De Giovanni – L’antico amore – Mondadori
- Nesbo – La famiglia – Einaudi
- Perrin – Tatà – E/O
- Clark – La felicità nei giorni di pioggia – Pienogiorno
Grande match Irlanda – Svizzera.

Due scrittori molto amati si contendono il podio. Torna in classifica balzando al primo posto Paul Murray l’irlandese che ha studiato al Trinity College di Dublino, quello di Oscar Wilde: Il giorno dell’ape (Einaudi), vincitore dell’Irish Book Award 2023. È il caso editoriale del momento, piace molto la storia quasi surreale della famiglia Barnes che vive in mezzo alla campagna a due ore da Dublino. Un paesino dove si conoscono tutti, anche troppo, in mezzo al bosco con tanti scoiattoli, anche troppi! Al punto che una protagonista del romanzo confessa: Voglio solo vivere in un posto dove poter prendere un buon caffè senza essere costretta a vedere la natura”. La famiglia Barnes purtroppo è nei guai, sta per fallire la concessionaria Volkswagen del capo famiglia Dickie. Lui affronta la rovina imminente costruendo un bunker a prova di apocalisse mentre la sua bella moglie vende gioielli su eBay. Un disastro annunciato o preludio di salvezza?
Se hai paura della catastrofe non andare allo zoo

Balza subito al secondo posto il nuovo romanzo di Joël Dicker: La catastrofica visita allo zoo (La nave di Teseo). Commuove e diverte lo scrittore svizzero con questo racconto che si scosta dalle precedenti atmosfere thriller alle quali ci ha abituato. Turbolenti gli inizi della sua carriera, nonostante l’iniziale rifiuto di molti editori, raggiunge un clamoroso successo editoriale con La verità sul caso Harry Quebert romanzo diventato una serie tv con l’attore Patrick Dempsey. Dicker è figlio di un libraio di Ginevra e di una insegnante di francese. L’incipit di questa strana vicenda è la vigilia di Natale, quando una gita scolastica allo zoo si trasforma in una catastrofe. Un libro per tutti? Ecco cosa scrive l’autore: “Riconciliare le persone, permettere loro di incontrarsi, di ritrovarsi. È questo il vero potere della letteratura. Con La catastrofica visita allo zoo ho cercato di scrivere un libro che potesse essere letto e condiviso da tutti i lettori, chiunque essi siano e ovunque si trovino”.
Non ci sono più le dinastie di una volta!

In libreria un saggio che racconta il crollo di un capitalismo familiare molto celebrato negli anni Ottanta e che ora si sta sgretolando: Dynasty (Rizzoli) di Mario Giordano. Le grandi famiglie come Agnelli e Benetton stanno dimostrando la loro esiguità nel delicato passaggio generazionale. Queste in sintesi le osservazioni del giornalista e scrittore, direttore Tgcom24. Ecco cosa scrive:“Così finiscono le storie di chi ha guadagnato montagne di denaro. E iniziano le storie di quelli che nel denaro ci nuotano da quando sono nati, e ora rischiano di affogarci dentro”. Una emblematica Dynasty all’italiana tra lotte spudorate ed eredità contese, clamoroso a questo riguardo il caso Agnelli. Romanzo che certamente farà discutere e riflettere su un momento cruciale, di grande risonanza internazionale e italiana. Sottotitolo: Dagli Agnelli ai Del Vecchio, dai Benetton ai De Benedetti: il crollo delle dinastie dei potenti.
Maturi al punto giusto, oppure insopportabili?

Probabilmente la vecchiaia non è una cosa per vecchi. Dovremmo cercare sin da giovani di costruire le basi per un percorso pieno di saggezza su un’età davvero complicata. In questo caso ci aiuta il giornalista e scrittore Beppe Severgnini, sempre brillante e originale nelle sue intuizioni. Ancora in classifica il suo Socrate, Agata e il Futuro. L’arte di invecchiare con filosofia. (Rizzoli). Sottotitolo: Per non diventare anziani insopportabili.
“Io non riesco a dimenticare quei maledetti dieci secondi della Marmolada”.

Matteo Righetto descrive così le sensazioni legate a quel drammatico 3 luglio 2022 giorno del distacco di un enorme pezzo di ghiacciaio che uccise 11 persone. “Sarebbe troppo comodo, come hanno fatto molti, affermare che si è trattato di un abituale crollo, come ce ne sono stati tanti altri. Le cose non stanno affatto così. Lassù quella domenica di luglio si è verificata una cosa epocale, mai accaduta prima. È successo tutto in dieci secondi, è vero, ma non è successo improvvisamente”. Tra i più letti del momento lo scrittore padovano docente di lettere che con il suo titolo alla Kipling ha emozionato i lettori: Il richiamo della montagna (Feltrinelli). Come ricostruire un rapporto con la natura delle montagne che sia etico e non solo di sfruttamento? Da queste pagine arriva un grande insegnamento.
Il mistero dell’uomo che scriveva lettere alle cime delle montagne.

Altro caso editoriale, da tempo tra i libri più letti: Onesto (Bompiani) dello scrittore trevigiano Francesco Vidotto. Storia d’amore e mistero dove le vette sono protagoniste di incredibili vicende. Tutto straordinario come le scelte di vita dell’autore che abbandona una luminosa carriera di manager per vivere tra le Dolomiti e fare lo scrittore. Non un mestiere facile, ecco cosa ne pensa Vidotto: “I libri non si scrivono in terrazza con l’oceano davanti, ma nelle cantine buie e umide, e siccome da quelle cantine devi uscire per non morire, allora ti aggrappi a quel che hai. C’è chi ha la fortuna di avere una scala a pioli, chi un buon lavoro. Chi una famiglia. Ad alcuni è toccato di avere una penna.”
“E diventerò come ogni notte un’ombra tra le ombre”.

Quanto è bella questa invocazione. È quella di chi esce ogni notte cercando i versi perduti di una poesia tra voci incantatrici che portano al naufragio. Rubata dalle pagine dell’ultimo romanzo di Maurizio de Giovanni: L’antico amore (Mondadori). Lo scrittore napoletano questa volta ci affascina con tre storie parallele, i destini di un poeta latino del primo secolo avanti Cristo, quello di un giovane professore afflitto da una triste vita coniugale e accademica, e la realtà quotidiana di Oxana, badante moldava.
Serenità in famiglia? No grazie, vogliamo molta suspense!

Arriva in libreria una storia carica di tensione che riporta in auge due fratelli diabolici usciti dalla penna dello scrittore norvegese Jo Nesbø uno dei più grandi autori al mondo del genere crime. Ha venduto oltre 40 milioni di copie e ora ci propone un nuovo titolo: La famiglia (Einaudi). Protagonisti i fratelli Opgard pronti a combattere e disposti anche a uccidere per difendere le loro conquiste. Jo Nesbø, classe 1960, è laureato in Economia, personalità poliedrica, ha giocato a calcio in serie A, ha fatto il giornalista e il broker in borsa e suona con la band norvegese dei Di Derre. Dal suo romanzo Sole di mezzanotte è stato tratto un film con Alessandro Borghi presentato fuori concorso a Venezia alla 79a Mostra Internazionale.
Due donne talentuose chiudono la classifica è un po’ si somigliano.

Sempre tra i primi dieci titoli una nostra cugina d’Oltralpe fenomeno editoriale, Valérie Perrin. Scrittrice, sceneggiatrice e fotografa, da tempo in libreria: Tatà (E/O). Storia thriller di una zia morta due volte. I suoi estimatori aspettano con ansia l’uscita del film ispirato al primo grande successo Cambiare l’acqua ai fiori per la regia di Jean-Pierre Jeunet, celebre per Il favoloso mondo di Amélie.
Volete essere felici? Allora salutiamoci con una novità.

Sono piacevolmente catturata dal libro che entra nel medagliere questa settimana e devo anche raccontarvi perché. Durante una passeggiata sotto la pioggia con mia sorella, ho esordito dicendo: quanto mi piace camminare con queste giornate nuvolose, mi fanno stare bene. Dopo due ore è tornata con un libro in regalo: La felicità nei giorni di pioggia (Pienogiorno) di Imogen Clark. Appena il tempo di sfogliarlo, sono oltre 400 pagine, e l’ho trovato già in classifica. Leggiamo dalla quarta di copertina: Tutti riescono a brillare quando il sole splende. Il segreto, figlia mia, è riuscire a spremere gocce di splendore dai giorni di pioggia. Imogen Clark è laureata in legge ma ha abbondonato la carriera legale per dedicarsi completamente alla scrittura. Ha quattro figli e vive nello Yorkshire.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, simpatico è l’aneddoto della passeggiata sotto la pioggia con sua sorella, si vede che siete nate sull’acqua e vi trovate bene in queste condizioni. Anch’io credo che ci sia felicità nei giorni di pioggia, ma chiusi in casa o nelle sale delle Librerie Lovat, poi guardare fuori dalle finestre per vedere quando smette. Tornando alla classifica mi fa piacere vedere sempre nuovi testi. Oggi trovo, di nuovo, un testo sulle grande famiglie italiane. Mi viene in mente Francesco Bacone e la sua strada per la conoscenza. Dopo i successi dei testi biografici sui grandi italiani, che possiamo considerare la pars construens – costruttiva, adesso dobbiamo anche analizzare meglio anche queste eredità con la pars destruens – distruttiva. Questa indagine la fa Mario Giordano, è un giornalista acuto che mi piace molto quando scrive, mentre mi piace meno quando in televisione spiega le sue idee o racconta i fatti. Ha una voce, per me, terribile, troppo acuta, mentre quando si legge è più piacevole. Il libro di Mario Giordano dal titolo: Dynasty. Dagli Agnelli ai Del Vecchio, dai Benetton ai De Benedetti: il crollo dei dinastie dei potenti, ci fa perdere quella magia e quel fascino che avevamo trovato leggendo la biografia di Del Vecchio o il fascino dell’Avvocato. Insomma i soldi, fine a se stessi, sembrano essere il motore di alcune dinastie. Io credo, anche se in negativo, che queste analisi della gestione patrimoniale delle famiglie importanti sia comunque interessante; aiuta sapere quanti soldi sono stati fatti, come sono stati accumulati e poi come avviene la ripartizione tra gli eredi. Però su questo argomento è una scrittura un po’ pericolosa e non bisogna farsi coinvolgere.