Quasi terminati i preparativi per la Sagra di San Giuseppe nella frazione di Chies d’Alpago. Cinque giorni e tante iniziative a cui si aggiunge un inedito simposio di scultori: da mercoledì 19 a domenica 23 marzo. “Un evento dell’associazione Amici di MET – spiega Nicola Dal Borgo – in collaborazione con Pro Loco, Donatori del Sangue, Regola, Comune e Parrocchia. Partiremo mercoledì 19, giorno del Santo, con la Santa Messa alle ore 10.30. Proseguiremo giovedì con una serata sull’intelligenza artificiale a cura di Nicola Pradel. Poi continueremo il weekend con tanto cibo e tanta musica. Venerdì avremo i RottiXcaso, tribute band degli 883. Sabato invece i Rockstar Show, direttamente da Roma. Ma non solo, avremo anche l’apertura del Museo di Storia Naturale di Chies nel weekend e la pesca di beneficenza sempre attiva”.
Il Sindaco di Chies d’Alpago

Per il sindaco di Chies d’Alpago, Gianluca Dal Borgo, queste ricorrenze sono fondamentali per la comunità, perché “vivificano in nostri paesi e uniscono i nostri cittadini nello spirito della collaborazione e del fare insieme. Di particolare significato nella ricorrenza del patrono di Chies e dei falegnami, il simposio degli scultori che darà una seconda vita al nostro faggio secolare, testimone dello scorrere di tante generazioni e caduto sotto i colpi del cambiamento climatico”.
Il fagheron di Pian Formosa, faggio monumentale di circa 300 anni, situato a Chies d’Alpago (BL) a 1315 m di altitudine, era un simbolo storico della comunità. Alto 31,5 metri e con una circonferenza di 4,70 m, si trovava nei pressi della casera Antander nel territorio della Regola di Chies.
Come nasce l’idea

“L’idea nasce nel 2020 – racconta il presidente della Regola, Giansilvio Chiesura – dopo il primo danneggiamento del grande faggio secolare dovuto ai catastrofici eventi di Vaia del 2018 e delle grandi nevicate di aprile-maggio 2019. Come Regola, fin da subito abbiamo pensato di valorizzare quel legno, realizzando delle sculture per ricordarlo negli anni. Quindi avevamo deciso di creare questo simposio già nel 2020, ma causa covid non fu possibile. Dopo cinque anni, nonostante interventi di cura specifici, il grande faggio è collassato e abbiamo deciso di riproporre il simposio coinvolgendo cinque scultori. Il titolo: Gli Occhi del Grande Faggio”.
Cinque appunto gli scultori che scolpiranno in bassorilievo le tavole di legno ricavate dal faggio monumentale da mercoledì 19 alle 10, apertura del simposio, a domenica 23 alle 17 con la presentazione delle opere. Ad ognuno un tema specifico: Il ciclo del Faggio per Paolo Moro, Gli abitanti del Faggio per Ennio De Bona, Il Fagheron e il Castello di Bongaio per Giorgio Dal Piva, La pastorizia in Alpago per Italo De Gol e infine, un omaggio al grande scienziato ottocentesco Bartolomeo Zanon, nato proprio a Chies nel 1792, per Manuel De Francesch.
A rendere ancora più completa la manifestazione, sono state organizzate una mostra fotografica dell’artista Eddi Da Ros, l’aperitivo rock di Mad Dark Lady e le degustazioni di vini con accompagnamento culinario del sommelier Marko Ivicic. Per i più piccoli, gli intrattenimenti con bolle di sapone e palloncini, le letture animate con la biblioteca e i giochi in legno di una volta.
Inoltre gli organizzatori fanno sapere che “sarà garantito un servizio navetta di venerdì e sabato sera per la zona Alpago (tel. 348.8190468). Ci teniamo a ringraziare i nostri numerosi sponsor che ci supportano ogni anno. Per ulteriori informazioni visitate le nostre pagine Facebook e Instagram (@associazione.amici.di.met)”.
I cinque scultori di Chies d’Alpago
Giò (Giorgio) Dal Piva (tema: Il Fagheron e il Castello di Bongaio)

Giò (Giorgio) Dal Piva artista poliedrico e designer sono nato a Milano nel 1960, inizio presto il percorso formativo dai primi insegnamenti di mio padre artigiano ebanista, nel disegno e nella lavorazione dei mobili d’arte, fino al conseguimento nel 1980 del diploma artistico alla Scuola Superiore d’Arte Applicata di Milano proseguendo un lungo percorso professionale, dalla pittura alla grafica alla scultura alla progettazione, attraverso lo studio dei materiali naturali e le varie tecniche da applicare. Ho partecipato negli anni a fiere, rassegne e premi Nazionali e Internazionali acquisendo vari riconoscimenti, realizzando inoltre vari monumenti in varie Regioni (Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio).
Come socio fondatore dell’Associazione Culturale Arte Tra La Gente di Milano dal 2007 ha partecipato all’organizzazione di diverse esposizioni culturali pubbliche di grandi installazioni artistiche a carattere tematico sociale di rilievo.
Nel 2021 ha registrato il marchio d’impresa Nautilus Art Design occupandosi di progettazione in interior design, collaborando con studi di architettura, unendo la produzione artistica alla progettazione di arredi ecosostenibili, proponendo ambienti capaci di coniugare la bellezza estetica con soluzioni uniche d’arredo.
Manuel De Francesch (tema: Bartolomeo Zanon)

Manuel De Francesch (nato il 2 giugno 1976 a Vittorio Veneto, Italia), scultore italiano, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera (Scenografia) a Milano e si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Ha collaborato con diversi architetti, specializzandosi in opere pubbliche, fino al 2004, quando ha deciso di dedicarsi interamente alla scultura.
La sua carriera è segnata da un’intensa attività espositiva e da premi di rilievo nel panorama artistico internazionale. Dal 2003, Manuel De Francesch si distingue in concorsi internazionali di scultura, vincendo prestigiosi premi. Partecipa attivamente alle fiere d’arte moderna e contemporanea nazionali ed internazionali. Ha esposto in numerose sedi prestigiose a Belluno, Treviso, Verona, Venezia, Milano, Bologna, Roma, Ginevra, New York, Miami, Los Angeles. Espone e collabora attualmente con Gallerie d’Arte contemporanea di Parigi, Saint Paul de Vence, New York, Miami.
Tra gli scultori Ennio De Bona (tema: Gli abitanti del Faggio)

Nasce a Belluno il 30 luglio del 1962. Ex atleta nazionale di corsa in montagna, da sempre appassionato del bosco e dell’arte, prediligendo il disegno e la lavorazione del legno.
Da autodidatta ha mosso i primi passi nella scultura nel 2015, frequentando in seguito corsi di formazione presso la scuola Augusto Murer di Sedico con i maestri Barattin Raul e Lorenzet Beppino. Ha partecipato più volte al concorso dei Volti Lignei de La Gnaga di Fornesighe, iniziando a ottenere i primi riconoscimenti. Comincia poi a presenziare a vari Simposi in Veneto, arrivando anche fuori regione; il suo esordio ufficiale fu a Erto nel 2021. Sempre nel 2021 ha ideato Il bosco di Linda e Leonardo, in loc. Grefa a Igne (Longarone), creando un percorso con sculture e dipinti a cielo aperto, coinvolgendo altri artisti. Nel 2022 vince il Premio del Pubblico al Simposio La Sersa di Belluno con l’opera “Uno sguardo in attesa della Notte”.
Italo De Gol (tema: La pastorizia in Chies d’Alpago)

Nato a S. Giustina nel 1952, autodidatta, da sempre appassionato di montagna e natura, negli ultimi anni ha unito a questa passione quella per la scultura, realizzando opere d’arte uniche e suggestive, ricche di movimento e armoniosità, espressione di un profondo attaccamento alla storia e alle tradizioni del suo territorio. Tra le sue opere esposte vi sono In ricordo di “Falco”, realizzata nel 2009 per l’Ospedale San Martino di Belluno, In ricordo della tragedia del Pelmo, del 2011, collocata presso la Sede del Soccorso Alpino di San Vito di Cadore, e In ricordo del Vajont, situata nel Municipio di Longarone.
Ha inoltre realizzato la Via Crucis Parrocchiale a Cergnai di S. Giustina, una Via Crucis a Zermen di Feltre e l’opera Ss. Vittore e Corona per la Chiesa di San Vettor a Veses, sempre nel comune di S. Giustina. La sua attività artistica si è sviluppata anche attraverso la partecipazione a numerosi simposi, tra cui quelli di Siror in Trentino, Erto in Friuli Venezia Giulia, Sappada e Calalzo in provincia di Belluno, e Capriana in Trentino, contribuendo a diffondere la sua arte nel panorama scultoreo contemporaneo.
Anche Paolo Moro (tema: Il ciclo del Faggio)

Scultore nato a Belluno nel 1964, inizia a scolpire il legno nel 1993 da autodidatta e nel 1997 partecipa al suo primo Simposio, dando avvio alla sua carriera artistica. Da allora ha preso parte a numerose mostre, concorsi e simposi in Italia e all’estero, ottenendo diversi riconoscimenti.
Nel 2003 realizza varie sculture per il Comune di Trichiana, dove vive, e successivamente esegue opere pubbliche in Italia e Spagna. Tra le sue creazioni più rilevanti, nel 2009 realizza una scultura per la sede della Regione Veneto a Roma, seguita da un’altra commissione regionale nel 2011. Nel 2014 scolpisce una scultura in cioccolato a grandezza naturale raffigurante Papa Francesco, consegnata in Vaticano.
Oltre alla sua attività artistica, organizza simposi, concorsi e laboratori artistici per bambini. Dal 2004 tiene su richiesta corsi di scultura su legno in collaborazione con varie amministrazioni.
Considerato tra gli scultori italiani contemporanei più rilevanti, lavora a Trichiana, nel comune di Borgo Valbelluna, realizzando opere su commissione in diversi materiali, tra cui legno, marmo, pietra, bronzo, creta e gesso.