Nessun aumento dei pedaggi sulla propria rete di competenza, almeno per il biennio 2025/2026: lo ha deciso il Consiglio di amministrazione della Società Autostrade Alto Adriatico approvando la proposta di aggiornamento del piano economico finanziario che prevede 1 miliardo 895 milioni di euro di investimenti per opere da eseguire nel periodo di concessione fino al 2038, relativi principalmente agli interventi programmati nel tratto della A4 Venezia-Trieste tra San Donà di Piave e Villesse.
Fedriga e i pedaggi

“Si tratta di un piano economico finanziario che ha l’ambizione di cambiare il volto al sistema trasportistico e della logistica nel Nord Est – commenta il Presidente del Friuli Venezia Giulia e Commissario per l’emergenza dell’autostrada A4, Massimiliano Fedriga -. E’ frutto di una sinergia tra Regioni Fvg e Veneto, struttura commissariale e Autostrade Alto Adriatico e si pone come obiettivi primari la sicurezza dell’utenza e il traffico merci da e verso il Nord Est Europa e il Nord Italia. La Concessionaria si sta affermando come modello nel sistema italiano di gestione autostradale in virtù anche di un controllo diretto da parte delle due Regioni sulla società che ci ha consentito una pronta ricapitalizzazione che andrà a beneficio dell’utenza”.
Il piano per bloccare i pedaggi

Il piano tiene conto dell’incremento della spesa per investimenti per circa 600 milioni di euro a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzioni, in particolare dalla seconda metà del 2021, quando fu sottoscritto l’ultimo aggiornamento del piano economico finanziario dell’Accordo di Cooperazione. A ciò, informa la nota di Autostrade Alto Adriatico, si è aggiunta la necessità di prevedere – nell’arco dei prossimi 30 anni (la durata della concessione) – nuovi investimenti di manutenzione straordinaria per circa 370 milioni di euro per la ricostruzione delle opere d’arte più datate (cavalcavia e ponti) e per assicurare la condizione di sicurezza della rete.
Monaco

“L’obiettivo dell’equilibrio finanziario – afferma il presidente della concessionaria, l’avvocato Marco Monaco – è stato raggiunto grazie all’aumento del capitale sociale, per 95 milioni di euro, da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, approvato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Regionale con la legge di assestamento di bilancio. Ringrazio quindi il Presidente Fedriga e la Regione, socia di maggioranza per il 90,5% del capitale, per essersi prontamente attivati in una fase delicata caratterizzata dall’aumento dei prezzi. Ciò ci consente di far fronte al nostro impegno di completare le opere per la terza corsia della A4, cercando di agevolare il più possibile l’utenza”.
14 opere da realizzare

Sono 14 le opere previste nel piano da realizzare: tra queste i 25 chilometri di terza corsia tra San Donà e Portogruaro; l’abbattimento e la ricostruzione di 10 cavalcavia nello stesso tratto; il nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza; i 12 chilometri di terza corsia dal Nodo di Palmanova a Villesse; la ristrutturazione del casello del Lisert; l’ampliamento del casello di Portogruaro; la realizzazione delle aree di sosta per mezzi pesanti di Fratta Nord e Sud e il nuovo casello autostradale di San Michele-Bibione (ex-Alvisopoli).
“Con l’aggiornamento del Piano Economico Finanziario – sottolinea il presidente Monaco – la Società recepisce gli elementi introdotti dalla delibera dell’Art 15/2024, l’Autorità Regolatoria Trasporti, sul fronte del sistema tariffario di pedaggio, e presenti anche nel recente disegno di legge Concorrenza. Mi sembra doveroso ringraziare, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, i dirigenti e collaboratori della Società, coordinati in modo impeccabile dal Direttore Generale Giorgio Damico, per l’eccellente lavoro fatto in pochissimo tempo”.
Il piano economico sui pedaggi trasmesso al Ministero

La proposta di aggiornamento del piano economico finanziario della Società trasmessa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’approvazione entro il 31 dicembre. Nel frattempo la società ha reso noto che i lavori per la terza corsia fino ad oggi non hanno impattato sul traffico estivo, pur considerando che nell’ultimo tratto poco prima di Portogruaro, dove si stanno ultimando i lavori relativi all’ampliamento di 9 chilometri nel tratto veneto, da Alvisopoli a Portogruaro, si viaggia a due corsie ma senza strozzature.
Mentre la stesa dell’asfalto drenante – intervento che richiede chiusure e scambi di carreggiata – per completare i lavori, effettuato a settembre quando il traffico tornerà a calare. Entro l’anno dovrebbe essere invece pubblicato il bando di gara per i 25 chilometri rimanenti che vanno da Portogruaro a San Donà di Piave, peraltro particolarmente complessi, soprattutto, ma non solo, per la sostituzione di 10 cavalcavia, con i lavori che partiranno quindi nei primi mesi del prossimo anno.