Nella storia di un paese c’è sempre qualcosa che affascina e che non c’è più. Come il treno che da Conselve arrivava a Padova attraversando i paesi, le case, le botteghe e le osterie. Quel treno passava accanto alla vecchia osteria del paese dove si giocava a carte, era il posto di riparo delle biciclette di quanti ogni giorno salivano in treno che li portava al lavoro, per poi ritornare alla sera e riprendersi la bicicletta pagando per la custodia le vecchie 50 lire. E questa osteria, che ormai ha compiuto 100 anni, l’ha acquistata un quarto di secolo fa Marina Ostellari, realizzando così il suo sogno di vita.
La storia di Marina

Marina è la “parona” e cuoca della Trattoria “In Corte dal Capo” e con il marito Maurizio Garofolin conduce la tipica trattoria che si trova appena fuori dal centro di Conselve, lungo la strada che porta a Padova.
Marina Ostellari è nata 64 anni fa proprio in questo paese della bassa padovana. Nella sua giovinezza non pensava di fare la ristoratrice, aveva frequentato e ottenuto il diploma di maturità scientifica al liceo Nievo di Padova (che allora aveva anche una succursale a Conselve) e successivamente si è diplomata in massoterapia. La sua famiglia era ben conosciuta nel territorio.
Marina racconta di aver sempre lavorato nell’attività della famiglia

Papà Vittorino e mamma Annamaria lavoravano nella loro macelleria che costituiva un punto di riferimento del paese. Una famiglia compatta e sempre in cerca di compagnia. Erano frequenti le tavolate organizzate con gli amici. La giovane Marina non si tirava indietro.
“Mi è sempre piaciuto ‘spignattare’ si facevano tante feste, alla domenica c’erano tavolate enormi che la mia famiglia organizzava in allegria”.
Marina ha lavorato nell’attività di famiglia, poi ad Abano al “Bar Impero”, un locale storico che non c’è più. Ha inoltre sfruttato il diploma di massoterapia nella città termale sino a quando le venne il desiderio di lavorare in una trattoria tutta sua. Con l’aiuto di papà Vittorino acquisto’ negli anni Novanta l’Osteria dal Capo di Padova, a fianco del Duomo. Era il tipico locale dove si potevano gustare le specialità venete e alla carne, considerata l’esperienza acquisita dalla macelleria.
Nel 1989 si sposa con Maurizio Garofolin che da allora si dedica alla ristorazione. Anche lui proveniva da un’altra attività: lavorava serrature in alluminio e faceva l’artigiano.
Nel 2000 apre “In Corte dal Capo” a Conselve

Con l’avvento del nuovo millennio Marina ritorna al suo paese natio, a Conselve, e realizza il suo sogno acquistando la vecchia osteria e avviando la trattoria “In Corte dal Capo”, cedendo il locale padovano. Ristruttura completamente l’edificio, lei e suo marito Maurizio; ora è una elegante trattoria, un grande camino dove cucinare la carne, ha circa 100 coperti divisi in due sale. Marina confessa che voleva ritornare al suo paese, avere un locale spazioso con annesso la parte abitativa. Così ha fatto, con la famiglia aumentata. Ha due figli: Giacomo, 28 anni, fa il chimico; e Tommaso, 24 anni, laureando informatico.
Sono passati anche personaggi famosi?

Di personaggi famosi ne sono passati qui, nonostante la trattoria si trovi in un paese di campagna. Come Amanda Lear, la “musa” si Salvador Dalì, più che mangiare a lei interessava dipingere. Qui è passato il grande Arrigo Cipriani dell’Harry’s Bar. E poi Marcello Mastroianni, Paolo Hendel e altri…
Gli hobby di Marina?

Leggere, leggere molto. Sappiamo quanto è coinvolgente il lavoro del ristoratore. Non ti lascia tempo. Ma, quando posso, mi estraneo con la lettura, anche con gruppi di lettura presenti nel paese. Mi sento bene.
E in cucina?
Preparo tutto quello che è tradizione veneta. Mio marito Maurizio si dedica alla lavorazione della carne ma anche alla pasticceria di cui è appassionato.
La ricetta

Per i lettore di www.enordest.it Marina ci presenta la “zuppa incontro”: crema di zucca con funghi, baccalà mantecato e polenta fritta
Ingredienti (per 4 persone). 500g di zucca Delica, 1 cipolla, 1 carota, 200g di baccalà mantecato, fettine di polenta, semola, olio evo, funghi vari, sale qb
Preparazione. Tagliamo a pezzetti la zucca e cuciniamoli con cipolla e carota in un recipiente con dell’acqua. A parte cuociamo i funghi: porcini o finferli o champignon. Una volta cotta la zucca, passiamola al frullatore rendendola una crema vellutata. Facciamo friggere la polenta tagliata a pezzetti e passata su della semola prima di immergerla nell’olio bollente. Realizziamo delle palline con il baccalà mantecato e immergiamo nella vellutata calda le palline di baccalà, la polenta fritta, i funghi. Si chiama “zuppa incontro” perché i prodotti della terra incontrano quelli del mare: un buon connubio per un piatto da provare.
Il vino in abbinamento

La proposta del vino in abbinamento è il Bianco di Sant’Andrea DOC del Dominio di Bagnoli prodotto nella vicina cantina di Lorenzo Borletti: vino di buona struttura, morbido ed equilibrato, ottimo per questo accompagnamento.