Un calendario ricco di appuntamenti per ricordare la Shoah, un appuntamento con la Memoria, un incontro con la Storia, ma allo stesso tempo con la Speranza che gli stessi fatti siano di monito e non si ripresentino più, dove è compito di tutti ricordare che la Memoria è alla base del rispetto umano e della Civiltà.
I tanti appuntamenti per la Memoria

Presentazione di libri, film, laboratori didattici, incontri, conferenze, spettacoli e visite guidate. Sono oltre 70 gli appuntamenti organizzati dal Comune insieme ad enti e associazioni per il Giorno della Memoria. Iniziative, anche di carattere didattico, volte a ricordare le vittime della persecuzione e dello sterminio nazifascista. A presentare il ricco programma la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano.
Concerto gratuito al teatro La Fenice

La cerimonia cittadina per il Giorno della Memoria si svolgerà il 22 gennaio alle 11 al Teatro La Fenice, con la presenza del sindaco Luigi Brugnaro, del presidente della Comunità ebraica di Venezia Dario Calimani e del sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice Fortunato Ortombina. A seguire si terrà il “Concerto per la Memoria” di Pina Napolitano. Un concerto per pianoforte con musiche di Arnold Schoenberg.
Oltre 70 eventi

Gli oltre 70 eventi organizzati, che si terranno in maniera diffusa sul territorio sino al 23 febbraio, sono quasi tutti a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Quest’anno sono state depositate altre 24 pietre d’inciampo in memoria dei cittadini veneziani deportati nei campi di sterminio nazisti; le pietre sono state posate davanti all’ultima dimora conosciuta. Presente alla cerimonia Gunter Demnig, l’artista tedesco ideatore delle ormai famose Stolpersteine, il quale dal 1992 gira l’Europa per posare le pietre in ricordo di tutte le vittime del nazismo compresi Rom e i Sinti, gli omosessuali e i politici, i disabili fisici e mentali.
Marco Borghi e la Memoria


“Dieci anni di pietre d’inciampo a Venezia. Città che dopo Roma e con Milano ha più presenza di pietre” le parole invece di Marco Borghi, presidente della Municipalità di Venezia, Murano, Burano. 13 sono dedicate a uomini e 11 a donne, tra loro la vittima veneziana più giovane della Shoah, di 2 mesi d’età, appartenente alla famiglia Nacamulli. Le pietre d’inciampo posate a Venezia quest’anno diventano quindi 159 in tutto. Si tratta di uno strumento didattico eccezionale per le scuole, per attirare l’attenzione dei più giovani.
Il programma della posa delle pietre c’inciampo si è svolto in due momenti
Il primo sul percorso San Marco/Castello con la posa di nove Pietre:

1 – Aldo Salom / San Marco 3877, Campiello del Teatro, fronte imbarcadero Sant’Angelo
2 – Arrigo Bernau / San Marco 1979
3 – Eloisa Scandiani / San Marco 1801
4 – Riccardo Marsiglio / San Marco 4402
5 – Ettore Marella / San Marco 1063
6 – Emma Vitta, Marco Ettore Vitta, Carlo Vitta / San Marco 1033
7 – Clementina Polacco / Castello 6005
Il secondo: percorso Cannaregio, con la posa di quindici Pietre:

1 – Marco Rietti / Cannaregio 5822, Corte Morosina, in prossimità del Teatro Malibran
2 – Emma Saravalle / Cannaregio 3605
3 – Regina Allegrina Navarro / Cannaregio 2198
4 – Bellina Melli / Cannaregio 2337
5 – Marco Jarach / Cannaregio 1950
6 – Vittorio Nacamulli, Costanza Misano, Gina Nacamulli, Umberto Nacamulli / Cannaregio 1215
7 – Samuele Leone Foà / Cannaregio 1180
8 – Clementina Fano, Eloisa Ravà / Cannaregio 1150
9 – Bruno Basso / Cannaregio 1135
10 – Lidia Lopes Pegna, Luciano Mariani / Cannaregio
Il ringraziamento della presidente del consiglio comunale Ermelinda Damiano alle associazioni

“E’ un grande onore per me – ha sottolineato la presidente Ermelinda Damiano – coordinare e partecipare ancora una volta al Giorno della Memoria, commemorazione che ha assunto negli anni forme sempre più ricche e articolate, ampiamente partecipate e trasversali. Costituisce un’occasione importante di riflessione storica, culturale e morale in difesa della libertà, contro ogni violenza e sopraffazione per far partire da Venezia un grande messaggio di fratellanza. Ma anche rispetto e condivisione. Sono grata ad associazioni ed enti che ogni anno rendono possibile questo appuntamento con la propria dedizione: sono più di 80 i soggetti coinvolti che ogni anno rinnovano la loro offerta culturale rivolgendosi sempre più alle giovani generazioni. Venezia conferma la sua vocazione di città della memoria, un esempio virtuoso per quanto si è fatto in questi anni per tenere vivo il ricordo della Shoah. Grazie anche alle Municipalità cittadine che hanno aderito all’organizzazione”.
L’intervento del rabbino capo di Venezia Alberto Sermoneta
Alberto Sermoneta, rabbino capo di Venezia, ha portato la propria testimonianza: “Grazie per tutto quello che si fa per la giornata della Memoria, così fondamentale per la civiltà moderna. Non dovrebbe essere relegata solo ad un giorno, ma rappresentare un percorso, che prende il via il 28 gennaio per concludersi il 26 gennaio dell’anno successivo, durante il quale si riflette su quello che la Shoah ha lasciato. La memoria è fondamentale: significa mettersi nella stessa condizione di chi ha vissuto quelle barbarie, per fare in modo che ciò non si ripeta. Essere consci che quello che è successo in Europa è partito anche da qui, dall’Italia, con le leggi razziali istituite da Mussolini e applicate con l’indifferenza di chi le ha accettate.
La Memoria non è solo nazismo

Quando si parla di Shoah si parla di nazifascismo e non solo di nazismo: è una cosa che ci riguarda in primo piano. La stragrande maggioranza degli italiani ha fatto finta di niente, tappandosi occhi e orecchie per non sapere. I campi dove gli ebrei venivano massacrati e trucidati erano campi di sterminio, non di concentramento, va chiarito bene.
Paragonare Auschwitz ai campi profughi, come fa qualcuno, è un’offesa

Un campo di sterminio era una macchina perfetta per uccidere. La Shoah è stata la negazione assoluta dell’essere umano. Abbiamo un duplice dovere: recepire il messaggio dei reduci e trasmetterlo alle giovani generazioni, di padre in figlio. Alleniamo la memoria tutti i giorni, anche per quello che non ci piace raccontare: questo è il messaggio della giornata della Memoria. Speriamo si possa davvero inciampare sulle pietre d’inciampo e ragionare su ciò che è avvenuto”.
La presenza del Consiglio d’Europa con Luisella Pavan Wolfe

Ha portato il proprio contributo anche Luisella Pavan Woolfe, direttrice dell’ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa: “Il giorno della Memoria è una testimonianza che l’Europa c’è. Prima di diventare giornata internazionale per celebrare la memoria dell’Olocausto è stata un’iniziativa dei ministri dell’Istruzione del Consiglio d’Europa. Giornalmente, da sette decenni, ci compattiamo per la difesa dei diritti umani nel vecchio continente e per la lotta ad ogni forma di discriminazione e all’antisemitismo. Quest’anno per il giorno della Memoria di Venezia abbiamo scelto la tematica dei Giusti fra le nazioni che verrà declinata con una mostra, con film e libri .“ Giusti tra le nazioni”, termine ripreso per rendere omaggio e commemorare coloro che rischiarono la vita per salvare degli ebrei negli anni delle persecuzioni nazifasciste.
Anche un film per tenere viva la Memoria

Mercoledì 25 gennaio, ore 17:00, Cinema Dante, Via Sernaglia 10 – Mestre (VE)
Proiezione del film “La signora dello zoo di Varsavia”, diretto da Niki Caro
Antonina e suo marito il dottor Jan Zabinski, custode dello zoo della città, dopo la distruzione dello zoo si ritrovano da soli a salvare i pochi animali sopravvissuti. Con la persecuzione degli ebrei, i due coniugi iniziano in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo, possono servire a proteggere in segreto delle vite umane.
La mostra

Da Giovedì 26 a Domenica 5 febbraio, presso Sala S. Leonardo, Cannaregio 1584 – Venezia inizierà la Mostra “I Giusti tra le Nazioni” dalle ore 10:30. Curata dall’associazione figli della Shoah di Venezia.
Composta da 24 tele, grazie a documenti tratti dagli archivi dell’Istituto dello Yad Vashem, questa esposizione desidera rendere omaggio a coloro che si prodigarono attivamente per prestare assistenza alla popolazione ebraica perseguitata durante il nazifascismo anche a discapito della loro vita. In visione continua due filmati dedicati ai più giovani. Su prenotazione visite guidate per studenti e per gruppi. Prenotazione al link: https://forms.gle/kDcoKgQ2qFhuTws18 ed orari di apertura: Visite guidate gratuite su richiesta scrivendo a: luca.volpato@coe.int
La Memoria ricordata da Corradini

Domenica 5 febbraio ore 15:00, Sala S. Leonardo, Cannaregio 1584 – Venezia
Dialogo con lo scrittore ed ebraista Matteo Corradini “Auschwitz è di tutti”
Matteo Corradini, ci conduce nella vicenda di Marta Ascoli, arrestata dai nazifascisti in quanto “mezzosangue” e deportata insieme al padre ad Auschwitz. Sopravvissuta, non smetterà mai di raccontare. A chiusura della mostra “I Giusti tra le Nazioni”, Corradini traccerà un percorso che lega le vittime a chi ha cercato di aiutare, riflettendo sul desiderio di sopravvivenza che prova a superare il male.
Il vice presidente della Comunità Ebraica di Venezia

“I 70 appuntamenti che il Comune con le associazioni ha organizzato – ha aggiunto Paolo Navarro Dina, vicepresidente della Comunità ebraica di Venezia – sono la risposta migliore contro la discriminazione e l’antisemitismo. Un sentimento di generosità che ci accomuna, ci consolida e ci offre l’opportunità di riflettere su ciò che è stato. È stato svolto un lavoro collettivo di cui siamo orgogliosi come Comunità ebraica, ringraziamo il Comune. Tutto questo crea un circolo virtuoso di amicizia, collaborazione, generosità importante per la Città”.
Per avere informazioni sulle numerose iniziative si invita a visitare il sito del Comune di Venezia alla pagina web dedicata , o scrivendo a : giornodellamemoria@comune.venezia.it