Il mondo dei dilettanti è pronto a ripartire e sogna in grande, puntando a concludere la stagione e i campionati dopo due anni tormentati e rivoluzionati a causa dalla pandemia. Per raggiungere questi obiettivi, Giuseppe Ruzza, Presidente del Comitato Regionale Veneto Lnd-Figc, promette di venire incontro alle società. La ripresa delle attività sportive saranno agevolate dalle nuove regole e dai procedimenti più snelli previsti dai protocolli.
Ruzza, quali sono le novità in merito alla ripresa dei campionati?

“L’Eccellenza riprenderà il 6 febbraio, abbiamo dei paletti e delle date da rispettare e dobbiamo terminare la stagione regolare entro domenica 22 maggio. Dalla Promozione in giù, compreso il settore giovanile regionale, invece, partiremo il 12 e il 13 febbraio, così come il calcio femminile. Il calcio a cinque partirà l’11 febbraio. Le riprese sono finalmente vicine”.
Le società hanno accolto positivamente il nuovo protocollo?

“Certo, è stato un successo lecito e dovuto. Con il precedente protocollo il giocatore, dopo essersi negativizzato, doveva aspettare non meno di trenta giorni per svolgere la visita medica obbligatoria. Sebbene questo sia un importante passo in avanti, si stanno riscontrando tante difficoltà per le prenotazioni per le visite mediche, mancando sempre più medici sportivi. Purtroppo sono davvero pochi, ecco perché stiamo cercando di stipulare delle convenzioni con alcune strutture sanitare per venire incontro alle società”.
Ruzza, non ha paura di ulteriori rinvii durante febbraio?

“Spero che questo non succeda, metterebbe a rischio la stagione per quelle categorie di interesse nazionale che hanno dei paletti da rispettare. Abbiamo lanciato un messaggio positivo e di ripartenza. Dopo due anni vogliamo concludere la stagione e penso che questo debba essere lo spirito di tutti, in primis delle società. Lo sport è vittoria e sconfitta, gioia e dolore, dobbiamo arrivare fino in fondo e terminare i campionati”.
Presidente Ruzza, sono tutti favorevoli alla ripartenza?

“Devo essere sincero, ci sono stati presidenti e dirigenti che avrebbero voluto ripartire più tardi. Per l’Eccellenza non c’era scelta e non potevamo fare diversamente, ma per i campionati dalla Promozione in giù va detto che la stragrande maggioranza si è favorevolmente espressa per una rapida ripresa. Le date che ci avrebbero consentito di ripartire con una situazione più tranquilla sotto l’aspetto dei contagi non potevano essere prese in considerazione, siamo sicuri di aver preso la decisione giusta. Se stiamo attenti, ci sono tante altre circostanze che sono più pericolose per il diffondersi del virus delle attività sportive”.