Il rincaro delle bollette e lo stop dei campionati sono una brutta botta per le società dei dilettanti, obbligate ad affrontare spese sempre più alte in una situazione dove mancano entrate. Il grido di allarme lo lancia Enrico Lorenzoni, Presidente dell’Union Pro 1928, che preannuncia un futuro difficile per i club che non sono tra i professionisti.
Enrico Lorenzoni, che periodo vi preparate ad affrontare?

“I prossimi mesi saranno difficili, si vocifera di un rincaro delle bollette del 55% e se così fosse per noi questo aumento si fisserebbe in una cifra dai cinquemila ai diecimila euro. Una somma importante per una società dilettantistica, ancora di più se consideriamo che questo riguarderebbe solo l’energia elettrica. Tenendo conto di tre stadi e di una ventina di spogliatoi, dobbiamo infatti aggiungere le spese di acqua e gas. Questi soldi peseranno sulla società, che dovrà aumentare le rette o chiedere supporto ai Comuni”.
I campionati come riprenderanno?

“Come è noto a tutti, dal 10 gennaio può entrare allo stadio solo chi è in possesso del super green pass e per la categoria dei giovanissimi, ossia i ragazzi tra i dodici e i quattordici anni, questo è un problema. Se per prima squadra, juniores e allievi il numero di chi non potrà tornare in campo è davvero basso, il discorso cambia per i più giovani. Potrebbe esserci addirittura il rischio di non disputare il campionato dei giovanissimi. L’Union Pro lavora molto con i giovani e questa norma ci colpisce direttamente”.
Enrico Lorenzoni, condivide il protocollo?

“Rispetto ai precedenti, ci viene incontro sotto più aspetti e l’ho accolto bene. Sono stati abbassati i giorni per le visite mediche, passando dai precedenti trenta giorni dalla negativizzazione ai sette se si è muniti di super green pass. Per recuperare un giocatore positivo al Covid, servivano non meno di quaranta giorni, adesso la procedura è più veloce e di aiuto alle società”.
Enrico Lorenzoni, è favorevole allo stop dei campionati?

“Per me è stata la decisione giusta, le squadre avevano troppi positivi per continuare a giocare. Lo stop probabilmente può falsare il campionato, ma se avessimo continuato a disputare le partite non ci sarebbe stato alcun merito sportivo nelle vittorie e nelle sconfitte. Noi non abbiamo mai avuto una rosa completa e siamo stati i primi a chiedere il rinvio di un match in un periodo più tranquillo di quello odierno e delle prossime settimane, dove raggiungeremo il picco dei contagi”.