Che bello, il diario c’è sempre! E continua a riempire le sue pagine e a riscuotere ammiratori. E di questioni ne affronta tante! Ma questa settimana vuole divertirsi tra chi cerca il presidente patriota perchè (forse?) gli altri 11 presidenti erano disfattisti, al buon Verdi che qualche calcione nel sedere lo rifilerebbe volentieri per finire con chi ormai dovrebbe rendersi conto di non avere più l’età per fare certe cose!!
C’è chi vuole il prossimo Presidente della Repubblica patriota. Mattarella e gli altri cosa furono?

Per la verità, democristiani e laici, di destra e di sinistra, persino un comunista filosovietico, sono stati tutti ottimi capi di stato senza bisogno di proclamarsi patrioti. Era, infatti, sottinteso che fossero legati da grande amore per l’Italia e per l’Europa, una patria più vasta. Per di più, dall’irreprensibile moralità, sono stati ottimi padri di famiglia, morigerati ed esemplari mariti. Non sono mai stati sottoposti a indagini giudiziarie né coinvolti in scandali di costume. Anzi, Leone, ingiustamente coinvolto nell’affare Lockheed, fu riabilitato quando si scoprì che fu vittima di un infame complotto.
La società civile fa concorrenza alle mafie. Moglie di prefetto coinvolta nello sfruttamento di immigrati clandestini

Era stato nominato da Salvini a capo del dipartimento per l’immigrazione del Viminale. Oggi la consorte è indagata con l’accusa di caporalato. Si sfrutta povera gente che per pochi euro lavora come animali in condizioni igieniche precarie nel foggiano. Per la prima volta non è colpa della ministra Lamorgese. Ma se ne chiederanno ugualmente le dimissioni. Come in “Non ci resta che piangere”, dove Roberto Benigni, insegnante alle elementari, spiega a Troisi, bidello, che Giachetti – un alunno che gli sta tanto antipatico – è in ogni caso bocciato. Il film è comico, la realtà, invece, tragica.
Lassù corre voce che Verdi voglia prendere a calci nel sedere regista e costumista che gli hanno rovinato il Macbeth

Mentre la stampa compiacente esalta il successo dell’opera andata in scena alla Scala, pare che l’autore abbia chiesto con insistenza un breve permesso, che però gli è stato negato, per regolare i conti con i mistificatori. Gli applausi erano rivolti Infatti a Mattarella e la sua composta figliola, seppure si sia lasciato convincere, chissà da chi, a non ricandidarsi nemmeno per un solo anno. Per risparmiare sui costumi o innovare uno spettacolo che ha immutabili caratteristiche, c’è la mania di rappresentare certe opere in versione moderna. Tanto, i musicisti sono morti. Verdi, invece, s’incazza.
Buon Natale (gioiose festività a chi crede in un altro Dio) e felice anno nuovo ai miei lettori, con un grande abbraccio

Sono orgoglioso dell’apprezzamento che dimostrate al Diario nel trasmetterlo agli amici. Ormai i lettori sono migliaia. A differenza dell’informazione di oggi, caratterizzata da falsità, maldicenza e cattiveria le mie riflessioni sono morigerate. Quei cinque righi contengono più di un argomento. Prego di considerarli tutti, non solo quello che più vi colpisce. Sono collegate e talvolta antitetiche o criptate. Alcune sono ironiche, paradossali o provocatorie. È un esercizio di dialettica. Seppure qualcuno non vi interessi leggetelo lo stesso e scoprirete che è interessante o educativo, comunque istruttivo.
Facciamo male a non concedere ai figli degli immigrati la cittadinanza perché sarebbero i nostri cittadini migliori

S’impegnano nello studio sin dalle elementari per avere una vita più confortevole di quella dei genitori. Crescendo quei ragazzi, scuri o neri di pelle influiranno sull’andamento sociale del paese, molto più dei loro coetanei che crescono nel benessere. Sono motivati e vinceranno borse di studio, molti si laureeranno. Pur non essendo cittadini, occuperanno posti di prestigio e saranno di sinistra quanto di destra. Qualche genitore è già proprietario dell’azienda in cui lavorava quand’era clandestino. Noi li priviamo del voto anziché cercare di integrarli, come fecero gli USA con gli afroamericani.
Delirante congresso di novax di alto livello intellettuale, ma pure di un’età in cui l’Alzheimer diventa demenza senile

Solo in un paese tollerante come il nostro, che ha abolito la camicia di forza, non viene rinchiuso in manicomio chi si paragona a Gesù, perseguitato per blasfemia, e il governo alle torture naziste . Ognuno ha il diritto di pensarla come vuole e di scegliere il proprio destino. Ma non è consentito imporre con violenza e malvagità le proprie verità, tanto da diventare un pericolo pubblico. Un leader no vax con la febbre a 38 e il Covid addosso si recava nei supermercati per cercare di contagiare più persone possibili. Solo le difficoltà di respirazione poi lo convinsero di recarsi in ospedale.