
Se capitate verso mezzanotte sulle frequenze di Radio Stereo 98 o Radio City Trieste, che trovate esclusivamente in rete (https://share.appradiofm.com/JzQy, https://ascoltareradio.com/city-trieste/) una voce suadente, calda e accogliente, che ben si adatta all’atmosfera notturna, vi farà compagnia con discrezione, proponendo buona musica pop. È “La Voce della Notte” , la voce di Bruna Malaguti, una voce ben nota a chi frequenta le “radio libere” (ma si chiamano ancora così?, temo di no). La sua è una carriera di dj, speaker radiofonica, doppiatrice, voce narrante per documentari e pubblicità che ha attraversato molte realtà del nostro territorio. Ma facciamocelo raccontare da lei.
Bruna, come hai cominciato questa attività?
“Durante l’adolescenza ero una appassionata ascoltatrice della radio. Quando studiavo, il pomeriggio, avevo sempre la mia radiolina accesa sulla scrivania. Un giorno, era il 1976 o il 1977, ho preso il coraggio di andare a curiosare nella sede di Radio Mestre Centrale, che trasmetteva da un appartamento sopra la “Casa del Disco”, in Via Ferro”.
Per quali radio hai lavorato?

“A Radio Mestre Centrale ci sono tornata spesso e dopo qualche tempo mi hanno invitato al microfono e ho partecipato presentando le canzoni che andavano in onda. Così mi sono fatta conoscere nell’ambiente, i miei interventi sono stati apprezzati tanto che mi hanno chiamato a Radio Venezia, sai, all’epoca le radio libere si contendevano gli speaker… In quell’occasione mi hanno proposto un compenso e quindi la mia passione è diventata anche un lavoro. Negli anni ‘80 ho iniziato a trasmettere per Nova Radio, che aveva sede in Via Bissolati a Mestre. Con il passare del tempo, però, in famiglia continuavano a chiedermi: “ma quand’è che ti trovi un lavoro normale?” E così, pur continuando in radio quando potevo, ho iniziato a lavorare nel settore del turismo. Dal 1979 al 2005 sono stata impiegata in un’agenzia di viaggi.
Ho ripreso l’attività di speaker all’inizio degli anni 2000 – quando il turismo ha iniziato a dare segni di crisi – con annunci pubblicitari. Mi sono reinventata, registrando dei promo da mandare alle radio e sono tornata a Radio Venezia nel 2009. Nel frattempo mi sono dedicata anche all’intrattenimento, per esempio ho condotto la diretta per la Regata Storica del 2011 e il Capodanno in Piazza Ferretto, nello stesso anno; ho partecipato anche alla prima edizione di “Troviamoci in Piazza come una volta”, nell’ottobre del 2016 e ho collaborato all’organizzazione delle edizioni successive. Un evento che è stato molto sentito, tanto che per partecipare diverse persone sono venute da tutta Italia, dall’estero e perfino dagli Stati Uniti. Un evento memorabile. Sono stata social media manager per alcune attività commerciali mestrine, gestendo le loro pagine Facebook, ecc. In questo momento collaboro con due web radio Radio Stereo 98 e Radio City Trieste, curo una trasmissione notturna”.
Bruna, come costruisci le tue trasmissioni?
“Sono fermamente convinta che chi segue la radio vuole soprattutto ascoltare musica. Per “La Voce della Notte” costruisco la mia scaletta scegliendo quelli che sono definiti “brani gold”, cioè pezzi molto famosi e orecchiabili, adatti all’atmosfera notturna. Alla musica alterno un breve parlato che segue ogni volta un tema preciso, coerente con le musiche che trasmetto”.
Nel parlato che alterni alla musica, utilizzi spesso frasi tratte da poeti, autori classici, musicisti per commentare il tema che hai scelto di sviluppare (Rilke, Sant’Agostino, Theodorakis, per citarne solo alcuni), come ti prepari?
“Attingo alle mie letture, ovviamente, ma grazie a Internet riesco anche recuperare molte informazioni e curiosità, aforismi, poesie sul tema che ho scelto come filo conduttore della serata. Amo molto leggere, è un’altra delle mie passioni, oltre la musica”.

Bruna, con la pandemia sembra che le persone si siano riavvicinate alla radio, almeno così emerge da un’indagine di Radio 3 Rai, che ultimamente ha aumentato i suoi ascolti. Ti sembra che accada anche per le radio private?
“Sì, accade anche per le radio private. Negli ultimi mesi sono molto cresciuti gli ascolti. Penso che una ragione possa essere anche lo smart working: lavorando in casa puoi mettere musica in sottofondo senza problemi”.
La pandemia ha azzerato (speriamo solo per il momento) la vita culturale e l’intrattenimento in presenza. Come immagini il futuro?
“Guarda, io cerco di essere ottimista. Prima o poi si dovrà tornare a eventi in presenza, magari quando il clima sarà più clemente, all’aperto o anche in locali chiusi, con le dovute precauzioni, naturalmente. Sto organizzando con alcuni amici, appena questa pandemia sarà finita, un grande evento in Piazza Ferretto a Mestre, questa volta intitolato “Riabbracciamoci in Piazza come una volta”. Spero molto presto”.
Grazie Annalisa e grazie a éNordEst per questo spazio che mi ha dedicato. Buona radio a tutti!!
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Bruna….. professionalità e bravura senza fine!