Evocativa e sublime, una cascata d’oro in Piazza San Marco nella città d’oro per eccellenza. Il 1°settembre la facciata del Museo Correr si è magicamente accesa illuminando il passaggio dei visitatori incantati grazie all’opera di un maestro di fama internazionale: Fabrizio Plessi, massimo esponente italiano della Video Art nel mondo. L’artista da sempre stupisce lo spettatore con magnifiche installazioni, scenografie elettroniche, performances. Grazie al suo talento da oggi siamo entrati nell’Età dell’oro.
Fabrizio Plessi e il dono

Evento di punta della stagione autunnale: Fabrizio Plessi. L’Età dell’Oro, dono alla città che l’artista ha voluto fare in occasione dei suoi ottant’anni e Venezia lo omaggia con questo straordinario appuntamento, overture della grande mostra in preparazione alla Galleria d’Arte Moderna di Ca’Pesaro. Un sodalizio infinito, Plessi, originario di Reggio Emilia, arriva nella città lagunare a quattordici anni definendola metafora del suo lavoro: mobilità, fluidità, liquidità.
Videoarte
È uno dei pionieri della videoarte in Italia e il primo ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale, contenitore di un flusso inarrestabile di acqua e fuoco digitale. La prima installazione risale al 1970. Numerose le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia a Festival del Cinema e Danza Internazionali, artista innovatore per eccellenza.
Fabrizio Plessi e Piazza San Marco
Superba l’installazione in Piazza San Marco, la facciata del Museo Correr illuminata da 15 cascate d’oro un’apparizione scenografica scintillante e sonora, potente loop magmatico nel cuore della Serenissima che fa brillare anche la Basilica, il tutto impreziosito dalle sonorità di Michael Nyman.
L’età dell’oro

Nello scorrere digitale è racchiusa la scritta Pax Tibi Marce, incipit stampata sul Vangelo del Leone Marciano. L’oro a Venezia è simbolo di sapienza artigiana, alchimia tra passato e futuro. Un dialogo con i mosaici della Basilica spiritualmente universale. Un progetto sostenuto da Musei Civici e Maison Dior che ha curato il catalogo. L’Età dell’Oro è un tempo sospeso e circolare che avvolge Venezia, oggi ferita, ma avvolta nella sua incorruttibile bellezza. Sempre nello stesso luogo vent’anni fa Plessi elaborò l’installazione Waterfire.
La tecnologia
Emblematico e celebre il Mare verticale simbolo nel 2005 della Biennale, all’entrata dei Giardini una barca verticale che emerge dall’acqua della laguna percorsa da una cascata tecnologica. I suoi televisori al plasma hanno accolto e affascinato i visitatori anche al Museo Peggy Guggenheim. Opere universali che attraversano il mondo: Parigi, Mosca, San Pietroburgo, Berlino, Vienna, San Paolo del Brasile, Madrid. Imperdibili gli schermi a led, video con flusso d’acqua ininterrotto accompagnato dal rumore del mare. Il museo di Ca’ Pesaro, presenterà le grandi installazioni storiche di Plessi e due nuovi lavori Site Specific.
Fabrizio Plessi e Venezia

Suggestiva e indimenticabile la sua installazione alla Ca’ d’Oro, oppure l’opera ideata nel 2017 per il Teatro La Fenice, immersiva e multisensoriale. Nel 2018 il Museo Puškin di Mosca gli ha dedicato la personale The soul of stone. Nel 2019 organizza una grande retrospettiva al Museo di Palma di Maiorca. Al Passo del Brennero realizza l’avveniristico Plessi Museum: architettura, scultura e design perfettamente integrati con lo spazio naturalistico.
Il mio ricordo
Nella mia storia avventurosa di giornalista c’è un passato, la parte migliore di me, dedicato all’arte, da sempre una priorità. Al Liceo Artistico di Venezia tanti anni fa ho avuto il privilegio di avere come professore proprio Fabrizio Plessi. Rammento il suo modo originale e innovativo di illustrare le dinamiche artistiche, indimenticabile e strepitoso mentre ci spiegava Raffaello. La mia età dell’oro.