Mi chiamo Corrado Poli. È la prima volta che mi candido a un’elezione politica. Correrò per la lista “Veneto-Rubinato per le Autonomie” nelle Province di Padova, Rovigo, Vicenza e Venezia. Ho sempre partecipato da studioso e opinionista – anche come amministratore – alla politica in Italia e all’estero. Non essermi mai presentato al giudizio degli elettori, mi metteva in imbarazzo poiché ho sempre creduto nel dovere dell’impegno politico.
Io Corrado ho scelto Simonetta Rubinato

A questa tornata ho accolto l’invito di Simonetta Rubinato per due ragioni. La prima è per manifestare il mio sostegno a una lista al di fuori degli schieramenti che intende accelerare l’attuazione di una autentica autonomia senza egoismi, ma solidale e federalista. Una lista che raccoglierà il voto di chi è scontento dell’inconsistente politica di un PD privo di candidati e dirigenti, e pieno di incertezze su tutti i temi. Compresa l’autonomia nonostante i suoi stessi elettori l’abbiano votata nel referendum del 2017 contro il tentativo di boicottaggio di molti iscritti. Sono convinto che la Lista “Veneto-Rubinato” farà un’opposizione seria e costruttiva a Zaia il quale, al pari del PD, non ha fatto nulla per accelerare politicamente l’ottenimento dell’autonomia prevista dalla Costituzione.
La seconda motivazione
La seconda ragione è che la mia candidatura è solo il primo passo per la fondazione di un partito del territorio veneto, su cui ho scritto un pamphlet da oggi nelle librerie. Vogliamo davvero avvicinare la politica ai cittadini che si autogovernano. Persone che non seguono come un gregge piccoli leader che, per quanto capaci, dipendono da leader più grossi di partiti lontani. Per questo serve una rappresentanza locale responsabilizzata dalla vicinanza agli elettori.
Gli obiettivi di Corrado
Mi propongo quindi di lavorare a un progetto che avvicini il governo del territorio ai cittadini, dai Comuni alle Province alla Regione per una vera partecipazione civile da attuarsi attraverso istituzioni rappresentative e di democrazia diretta. Non la riedizione della farsesca partecipazione assembleare degli anni Settanta.

Il programma di Corrado
I miei cinque punti? Ambiente, innovazione e creatività, federalismo in Italia ed Europa, solidarietà liberale, riforme istituzionali. Da consulente, mi sono occupato di piani urbani e della mobilità, nonché di ricerca in campo ambientale che considero il tema del futuro. Vorrei sentire cittadini che affermano: “Lasciateci fare”. Non un volgo querulo e piagnucoloso che implora come una litania: “Lo Stato ci deve aiutare”. Questo è il vero Veneto delle comunità e delle persone che si aiutano vicendevolmente con una raffinata cultura della gentilezza e della generosità. Non quella brutta immagine di un Veneto egoista, volgare e ignorante che viene talora presentata dai media nazionali. Purtroppo, in qualche caso non del tutto a torto.
Perché lo faccio
Con la mia candidatura intendo collaborare a un progetto di fondazione di un Partito che riprenda in modo serio e competente la tradizione del federalismo in Italia e in Europa.