IL 2022 è stato l’anno Internazionale del Vetro designato dalle Nazioni Unite. Questa meravigliosa alchimia da millenni fa parte della nostra vita, impreziosita dalle potenzialità del suo cuore artistico per eccellenza che è Murano, magica isola del vetro soffiato. Il vetro un tempo era considerato una formula magica quasi stregata grazie alla capacità di assomigliare alle piete preziose come quarzo rubino, zaffiro. Vera gloria della Serenissima, i maestri vetrai rappresentavano una delle categorie più in vista, godendo di privilegi assoluti: erano autorizzati a portare spade, godevano dell’immunità dai procedimenti giudiziari da parte dello Stato, avevano il permesso di celebrare matrimoni con le famiglie benestanti ma, tassativamente, non erano autorizzati a lasciare la Repubblica. I segreti del vetro erano troppo importanti per essere trasmessi al mondo. Nel terzo millennio questa antica lavorazione continua a stupirci grazie ad artisti capaci di sperimentare e innovare, come Francesco Volpato, maestro vetraio, scultore e direttore artistico.
Volpato, lei è celebre per le sue sculture imponenti e per essere maestro della filigrana, le sue opere trasmettono oltre alla bellezza, una grande carica innovatrice, sono pezzi unici e originali

Esplorando la mia strada nella conoscenza, ho dato libero sfogo all’esecuzione di pezzi unici: una maschera in oro zecchino, che ora inserisco quasi sempre sulle sculture composte di murrine personalizzate, filigrane colorate, avventurine, blu e topazio il tutto amalgamato e ricoperto con foglia oro zecchino: ogni componente della scultura è eseguito solo da me, senza aiuti esterni.
Quali sono le difficoltà tecniche di un’opera come la sua, considerando che utilizza materiale vitreo policromo attraverso un’unica fusione, cioè da un unico blocco di vetro di grandi dimensioni. Una qualità che la differenzia dagli altri maestri vetrai di Venezia

Le mie sculture sono grosse masse di vetro che trovano nella ricottura molteplici difficoltà nella composizione, tanto che per superare questa complessità mi sono costruito un forno per poter temperare opere da 50 kg impiegando 9 giorni di muffola o tempera per eliminare tutti i coefficienti di dilatazione di ogni colore.
Volpato, lei vive a Mirano dove è nato nel 1956 e comincia a lavorare da ragazzo in una fornace, diventando a 18 anni maestro soffiatore. Cosa ricorda di quegli anni?

Ho cominciato giovanissimo a lavorare il vetro di Murano. Volevo assolutamente fare il mestiere del maestro artistico del vetro, anche senza conoscenza della materia vetrosa, consideravo il “vetro” la mia personalità. Nel 1969 una vetreria di Murano si trasferì in terraferma a Mirano. Innamorato com’ero del vetro, passavo tutti i pomeriggi, dopo la scuola, a “spiare” da una finestra della fornace, tutte le fasi della lavorazione che gli operai eseguivano. Dopo alcuni mesi uno dei proprietari della ditta si accorse della mia costante curiosa presenza nel seguire tutti i procedimenti delle molteplici lavorazioni per lo sviluppo di un’opera; mi sentii prendere per un braccio: “è un bel po’ che ti osservo, vuoi venire in fornace per provare? Mi disse.
L’aneddoto di Francesco Volpato diventa quasi cinematografico perché lui decide di provare senza alcun timore, tra lo scetticismo e il divertimento degli operai

Presi con le mani una canna da soffio in acciaio e come l’avessi sempre fatto andai verso il forno, presi il vetro che mi serviva per fare una palla e con l’attrezzatura che avevo visto adoperare dagli operai eseguii alla perfezione la prima fase della lavorazione per la realizzazione di un vaso. All’improvviso sentii un silenzio assoluto creato dallo stupore di tutti. Fu l’inizio di un grande amore.
E poi che succede ad un ragazzo così giovane ma già talentuoso e determinato?

Mi proposero di cominciare a lavorare con loro. Ma non avendo ancora terminato la scuola dell’obbligo, i miei genitori me lo proibirono, prima dovevo completare gli studi. Con un compromesso li convinsi, andavo a scuola la sera e di giorno in fornace, per imparare e approfondire tutte le tecniche evolutive del lavoro artistico. A 18 anni sono diventato soffiatore di primo livello. E a 20 conobbi il maestro vetraio Giancarlo Moretti che mi svelò tutti i segreti del vetro soffiato, delle murrine e della filigrana. Con Giancarlo Moretti ho collaborato dal 1977 al 1989 con reciproca stima e rispetto. Dal 1989 al 2010 assunsi la direzione della ditta “La Murrina” a Marcon – Venezia. Dall’anno 2010 al 2016 tornai nella ditta di Giancarlo Moretti, dove ancora oggi collaboro come libero professionista, design e artista.
Con un maestro come Francesco Volpato è doveroso parlare anche della crisi che attanaglia da sempre il mondo del vetro. Più che mai in questo momento gravato da pandemia, guerra, costo della materia prima, bollette alle stelle. Come vive questa situazione che sembra senza uscita

Il mio grande dispiacere è osservare in questo periodo, e non so per quanto, l’aumento del costo delle materie prime. In primis il gas, i minerali e l’energia elettrica, tanto che, con grande tristezza constato la chiusura del 60% delle vetrerie a Murano. Patrimoni millenari, orgoglio del Veneto e dell’Italia, che spariscono e ahimè… sarà difficile rivedere. È fondamentale tutelare l’arte del vetro. Così antica e preziosa da influenzare grandi pittori come Bellini e Tiziano e nello stesso tempo adattabile al gusto contemporaneo. Ai tempi della Serenissima, una vera impresa con tanto di spionaggio industriale.
Quali sono attualmente i suoi progetti espositivi maestro Volpato

La mia prossima mostra sarà a Vicenza alla Galleria Artù, inaugurazione il 28 dicembre, fino al 9 gennaio. Poi sicuramente sarò presente a febbraio in Arte Fiera di Longarone con Costruire. In programma anche un evento artistico a Milano in Piazza Duomo con la stessa società per la quale sto esponendo a Dubai con una mia mostra permanente.
Francesco Volpato, come ha scritto ampiamente la critica, e riuscito a rompere gli argini della tradizione del vasaio-vetraio unicamente “muranese”. Creando nuove forme e dimensioni imprevedibili, frammenti di pensiero, poesia pura, geometria e caos. L’anima di un vero artista.
Maestro bravissimo! Grazie Elisabetta!
Dott.ssa Elisabetta come mi è piaciuta la sua introduzione storica sul segreto del vetro veneziano, era una tecnica segreta che andava protetta impedendo addirittura l’uscita dalla città dei Maestri. Guardando le belle immagini che ha posto a corredo dell’articolo – intervista, si rimane a bocca aperta nel vedere come l’arte vetraria sia sia evoluta nel rispetto dei gusti e dell’arte moderna. Questa intervista è bellissima, racconta la passione di Volpato nata fin da ragazzo, l’osservazione degli altri operai e infine il prendere in mano con sicurezza la canna da soffio e produrre subito un ottimo oggetto. Murano non è solo una località, ma anche una cultura che si respira tra gli abitanti della Serenissima. Poi quante volte ho ammirato le vetrine dei negozi La Murrina, oggetti bellissimi, unici nella tradizione veneziana, ora so che molti oggetti sono nati dalla creatività di Francesco Volpato. Giusta la preoccupazione sul costo delle materie prime e sul rischio chiusura delle vetrerie a Murano, dobbiamo difendere questo patrimonio culturale, minacciato ora dalla crisi energetica, ma anche dalle produzioni commerciali, per esempio cinesi. Riguardando queste belle immagini si capisce la bellezza e l’unicità del vetro veneziano, opere d’arte attuali nel corso dei secoli.
Grande Personaggio dell’Arte del Vetro, Francesco Volpato è un Artista che ho avuto Piacere di vedere una sua mostra qui nella nostra Città di Cavarzere. Conservo con affetto un piccolo Cuore in Vetro di Murano ma, soprattutto… La Nostra Amicizia. Ciao Francesco 👍
Complimenti al Maestro Vetraio e alla giornalista che ce lo ha raccontato così bene
Tre parole per descriverti,
Un grande artista ,una grande passione
,un grande uomo
Complimenti Francesco
Spero tu riesca a far conoscere i tuoi segreti la tua passione a giovani talenti osi da portare avanti il vetro nelle sue forme più incredibili e uniche che lui può dare
A te e alle persone che sono sempre al tuo fianco un forte abbraccio
Bellissimo articolo…ho avuto fortuna di conoscere grande artista, grande uomo e grande amico. Le forme, i colori e la luce che esce dalle sue opere mi fanno sentire come se fossi davanti all’Aurora borealis
Grazie delle emozioni carissimo amico.
Jadranka
L’arte poliedrica di Francesco Volpato si assapora nel tempo. Chi possiede una sua opera – dai bicchieri alle sculture e altro – è avvolto dalla magia dell’oggetto che “sembra mutare” forma e colore, a seconda delle diverse emozioni che si provano, anche solo guardandolo.
Grande Maestro Francesco Volpato che lascia un’indelebile traccia, e la sua conoscenza, cosi’ condivisa, è diventata ARTE !