Oro e lapislazzuli, questa è la magia della luce veneziana. Il mondo contemporaneo è in grado di competere con simili bagliori? La risposta la troviamo nella citazione di un celebre architetto: “Quando non sai dove andare, guardi il cielo. Quando non sai cosa ti succede, guardi il cielo. Quando cerchi l’ispirazione, guardi il cielo”. Così Michele De Lucchi ha sintetizzato perfettamente la sua nuova opera che avvolge lo spettatore con un portentoso blu oltremare. L’alchimia di un blu intenso ed evocativo nato dalla ricerca cromatica del grande pittore e chimico Ottorino De Lucchi, fratello gemello di Michele. È stata inaugurata all’Ospedale Civile di Venezia la mostra “Il cielo sopra al portego” installazione site-specific di AMDL CIRCLE di Michele De Lucchi, in dialogo con il progetto dedicato all’ospedale veneziano di Le Corbusier.
Il cielo sopra al portego nel segno della cura

Una scultura architettonica composta da listelli di legno sospesa nella monumentale sala terrena denominata Portego delle Colonne, un doppio filare di colonne corinzie su alti basamenti in pietra d’Istria. L’installazione di De Lucchi disegnata dallo studio milanese è realizzata in collaborazione con Fondaco Italia per la Fondazione Scuola Grande di San Marco nell’ambito del programma “Nel segno della cura”.
Lo splendore architettonico dell’Ospedale Civile veneziano rappresenta il luogo giusto per una profonda riflessione sulla relazione tra arte, bellezza e salute, Un rapporto virtuoso che dovrebbe sempre essere prioritario perché come giustamente è stato sottolineato durante la conferenza stampa: l’arte aiuta chi cade, è come una TAC. Non a caso nel Sette – Ottocento gli ospedali erano anche luoghi culturali: teatro, danza, musica.
L’Ospedale più bello d’Italia è anche una sfida per il futuro

Nasce con questo intento l’installazione dell’architetto De Lucchi, un soffio di armonia nello spazio dedicato all’assistenza e alla salute, con un valore aggiunto, la cura della malattia che passa attraverso la cura dello sguardo e delle emozioni. Sensazioni quanto mai reali, l’Ospedale Civile Ss. Giovanni e Paolo è indubbiamente tra i più belli al mondo, quasi nove secoli di storia. Dalla superba facciata al magnifico soffitto della Sala Capitolare suddiviso in 147 cassettoni dorati su campo azzurro e rosso. Nel tondo centrale un leone marciano è attorniato dai simboli delle altre Scuole Grandi del tempo.
La Scuola nasce nel 1261 come confraternita di penitenti trasformandosi nei secoli in una istituzione filantropica. Una storia che letta con gli occhi della contemporaneità sembra un nuovo dialogo tra passato e il futuro, come ha sottolineato Edgardo Contato, direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima: “questa è un’occasione importante di continuità e nello stesso tempo di discontinuità con il passato: continuità con le grandi visioni progettuali e sistemare il più grande Ospedale storico veneziano è sicuramente una sfida fortissima; discontinuità con l’idea di sessant’anni fa di non investire più su uno degli Ospedali più belli d’Italia, come invece faremo a San Lazzaro dei Mendicanti per offrire più salute ai veneziani”.
Il cielo sopra il portego con cultura e salvaguardia dell’arte perché la bellezza può salvare il mondo

L’opera dialoga con il plastico originale del celebre progetto di Le Corbusier elaborato per il nuovo ospedale di Venezia tra il 1963 e il 1970 e purtroppo mai realizzato. “La lezione di Le Corbusier offre ancora una riflessione ineludibile quando si vuole produrre architetture di cura come architetture di vita” ha sottolineato Mario Po’, direttore della Fondazione Scuola Grande di San Marco.
“Con Il cielo sopra al portego, si rinnova un’amicizia e una collaborazione preziosa con Michele De Lucchi, che ha subito condiviso l’idea, alla base di questo progetto, che i luoghi della cura debbano parlare anche all’anima, oltre che al corpo”, ha spiegato Enrico Bressan, curatore della mostra e presidente di Fondaco Italia.

“Crediamo che la cura degli edifici vada di pari passo con la cura delle persone. Il nostro lavoro si fonda su un equilibrio costante tra conservazione del patrimonio e innovazione tecnologica, tra bellezza e sostenibilità”ha dichiarato Alessandra Mazzon, presidente di CompletEdil3.
Una iniziativa che unisce cultura e salvaguardia dell’arte come ha evidenziato il Presidente della Pilosio, Nereo Parisotto: “Da sempre Pilosio dedica il massimo impegno nella progettazione di soluzioni performanti che garantiscano la sicurezza nei restauri senza precludere la bellezza dei nostri edifici storici. Penso all’intervento a Palazzo Ducale, dove i nostri ponteggi hanno permesso ai turisti di ammirare le facciate anche durante i lavori”.
Quando gli architetti invitano ad alzare gli occhi al cielo si scoprono le meraviglie

Michele De Lucchi, nato a Ferrara nel 1951, è un vero protagonista del panorama architettonico internazionale e del design italiano. Tra gli incontri professionali più importanti, quello con Ettore Sottsass. Ha collaborato con Olivetti e altre grandi istituzioni e aziende, Gallerie d’Italia, Poste Italiane, Deutsche Bank. Al Castello Sforzesco di Milano ha elaborato il nuovo allestimento per la Pietà Rondanini. Ha progettato la Biblioteca di San Giorgio Maggiore a Venezia, in particolare l’interno della Manica Lunga, ristrutturando lo spazio originario. Nella capitale georgiana Tbilisi ha realizzato un’opera architettonica dallo straordinario impatto scultoreo: il Ponte della Pace.
Il cielo sopra al portego; il progetto


Il progetto “Il cielo sopra al portego” è stato reso possibile grazie al contributo di CompletEdil3, main partner, con il supporto di La Galleria Bper, Pilosio, Geberit ed Ivas. Davvero prezioso il lavoro di Fondaco, con Enrico Bressan e Giovanna Zabotti impegnatissimi nella realizzazione dell’evento. Da sottolineare l’esperienza dei partner tecnici: Homo Faber e iGuzzini, che hanno contribuito a dare forma e luce a questa visione.
La mostra si chiuderà il 30 ottobre con una Charity Dinner in cui saranno battute all’asta sculture aeree ricavate dalla scomposizione in moduli della grande installazione. L’evento vedrà la partecipazione di Ezio Greggio. Parte del ricavato, verrà utilizzato per acquisire soluzioni innovative di Telecardiologia e Intelligenza Artificiale nel trattamento dei pazienti seguiti dal reparto di cardiologia dell’Ospedale Civile di Venezia.
di Michele De Lucchi e AMDL Circle
Fondazione Scuola Grande di San Marco
8 maggio – 31 ottobre 2025
Credits Marco Sabadin
Emozionante tutto: il resoconto, il progetto, la bellissima realizzazione , l’asta e il fine : il Reparto di Cardiologia del Dr. Grassi!
GRAZIE A TUTTI.
Uniti si vince, sempre!: