Su Netflix, la prima stagione della miniserie spagnola drammatica e avventurosa Siviglia 1992, racconta di un uomo, Alvaro (Alex Gadea) che muore tragicamente in una misteriosa esplosione. La vedova vuole capirci di più e per ottenere risposte e giustizia, si improvviserà detective insieme a Richi, (interpretato da Fernando Valdivielso) un ex poliziotto alcolista, alla ricerca di un serial killer che usa fuoco e esplosivi, e vendicarsi. Pare infatti ci siano stati una serie di omicidi, di simile fattura, tutti legati all’Expo di Siviglia del 1992. Tutte le vittime sono bruciate e accanto ai corpi compare sempre un pupazzo di Curro, appunto l’iconica mascotte dell’Expo ’92.

L’edizione del 1992 dell’Expo a Siviglia, con la celebrazione dei 500 anni dalla scoperta dell’America, fu un enorme successo. Oltre 42 milioni di persone visitarono l’esposizione. Con l’aiuto di un commissario di polizia alquanto preparato riusciranno a scoprire la verità.
Richi, in quanto alcolista, avrà, moltissime allucinazioni: il suo amico morto gli si parerà davanti col corpo sfigurato, visione alquanto inquietante che gli provocherà sensi di colpa ma soprattutto maggior impeto e voglia di vendetta.
La storia si dipana tra Madrid e Siviglia, due bellissime città spagnole che riempiono da sole lo schermo (anche se riportate agli anni ‘90). Suggestivo infatti l’ex sito dell’Expo a Siviglia, ora purtroppo abbandonato e sprecato…
I telespettatori avranno un’idea su chi sarà il colpevole: niente di più errato, il colpo di scena nell’ultimo episodio, rovescia qualsiasi ipotesi. Un finale davvero strepitoso.
Nel cast Marián Álvarez (Amparo, vedova di Alvaro), Mona Martínez, Pablo Puyol. La sceneggiatura è stata scritta da Jorge Guerricaechevarría e Pablo Tébar.
Da Siviglia a Tremor
Sempre su Netflix e sempre spagnola, la miniserie composta da 8 episodi, Ultima notte a Tremor, tratta dall’omonimo romanzo La última noche en Tremore Beach
dell’autore basco Michel Santiago, un thriller psicologico diretto da Orion Paulo.

È la storia emozionante ed umana, di Alex De la Fuente (interpretato dal bravissimo attore Javier Rey) un pianista compositore di successo che si trasferisce in una meravigliosa casa isolata, a picco sul mare, in un villaggio delle Asturie, per ricominciare dopo un traumatico divorzio. Le scogliere sono “onnipresenti” nelle inquadrature e lasciano i telespettatori senza fiato da quanto sono belle.
I vicini di casa di Alex sono due sposi, Maria e Leo. Dopo che un fulmine lo colpirà in pieno durante una tempesta, Alex vivrà alcune visioni ed allucinazioni proprio sui suoi vicini. Visioni o realtà? Realtà o pazzia?
Anche la madre di Alex, in passato, riusciva a vedere prima ciò che sarebbe accaduto.
Un’eredità tramandata?
Una trama è intricata ed enigmatica, ma capace di tenere gli spettatori attaccati alle poltrone fino al termine.
Nel cast anche la splendida Ana Polvorosa (Judie, la nuova fidanzata di Alex), Pilar Castro e Willy Toledo (i due vicini di casa Maria e Leo), Carla Quílez è Bea, Jordi Catalán è Bruno, Annick Weerts è Miray, Antonio Buíl, Josean Bengoetxea, Nora Navas, Laura Gaja.
Un diario d’amore

Los años nuevos, serie sempre su Netflix e sempre spagnola vede Ana, una ragazza di trent’anni, nata il giorno di Capodanno, innamorarsi di un medico, pure trentenne e nato il suo stesso giorno, Oscar, completamente diverso da lei.
Lei irrisolta ed infelice, con un lavoro che non le piace e con amici che vanno e vengono; lui con un lavoro che ama, amici che ama, felice del suo percorso. Ed a 30 anni, si incontrano, si piacciono, si innamorano e iniziano una storia che durerà 10 anni.
10 sono gli episodi che ruotano attorno sempre al periodo finale ed iniziale dell’anno. Praticamente un diario d’amore, nel bene e nel male, avvenuto nei capodanni dal 2016 al 2025…
Nel cast: Iria del Río è Ana, Francesco Carril è Óscar, Pablo Gómez-Pando è Guille, Ana Telenti è Palo, Julián Valcárcel è Dueño, Simon Kirschner è Marcus, Eliot Tosta è DJ.
Regia di Rodrigo Sorogoyen