Il giovedì sera nei locali di Spazio 31 ritrovo ludico: a disposizione centinaia di giochi in scatola. Dal Monopoli alle carte, è il nuovo trend che contrasta la bulimia digital. Il ceo di 593 Studio, Michele Sbrissa: “Abbiamo attivato nuove dinamiche sociali riqualificando gli spazi di Fondazione Morello”. All’inizio erano pochi amici, che avevano qualche gioco in scatola a casa e volevano passare una serata assieme. Poi a poco a poco il gruppo si è infoltito e adesso è una realtà, la prima di questo genere a Castelfranco Veneto.
È nato così “Il Richiamo dei Giochi”, gruppo informale che ha sede a due passi da Piazza Giorgione, precisamente nelle stanze di Spazio 31, luogo di aggregazione e oggi meta per chi ama i giochi da tavola. Tutti i giovedì sera, dalle ore 21, si ritrovano decine di persone che si dividono su più tavoli e improvvisano partite di ogni genere: carte, giochi di ruolo, di strategia.
Spazio 31 nasce tra piazza Giorgione e via Romanina a Castelfranco Veneto

Ricordiamo che Spazio 31 nasce tra piazza Giorgione e via Romanina a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. La proprietà del palazzo storico che si affaccia sulla piazza castellana è di Fondazione Morello, ente di formazione musicale. Un luogo ricco di storia e carico di significati per la città che ora è stato ribattezzato “Spazio 31” all’interno di un progetto che parte dalla Cooperativa Castel Monte Onlus, che si era presa l’impegno di creare un luogo di incontro e di aggregazione e ha quindi deciso di siglare una convenzione in comodato d’uso gratuito con Fondazione Morello per la gestione degli spazi.
Per il progetto e direzione dei lavori è stato coinvolto 593Studio

Per il progetto e la direzione dei lavori è stato coinvolto 593Studio, lo studio di architettura di Michele Sbrissa, che ha deciso di operare con il metodo della progettazione partecipata. Non dunque progetti calati dall’alto, ma ridefinizione degli spazi in base alle persone e alle associazioni che ne godranno. La prima fase è già stata portata a termine, l’area è stata ripulita e rimessa in ordine. Le due stanze, cadute in disuso, sono state rese fruibili e adesso ospitano varie iniziative, quella più curiosa è collegata al mondo dei giochi. Ma nel corso del tempo sono state realizzate attività anche con la Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta.
“Il richiamo dei giochi mette a disposizione duecento giochi

“Il Richiamo dei Giochi” oggi mette a disposizione circa duecento giochi, tutti messi in comune dai volontari del gruppo. La loro attività ha destato interesse tanto che altre associazioni ci hanno chiesto loro di organizzare serate informative per spiegare ai genitori come passare del tempo coi “zughi de ‘na volta” assieme ai figli, sempre più presi dai telefonini e dai pc e sempre meno interessati a passare del tempo assieme attorno ad un tavolo.
Il gioco da tavolo è un ponte che unisce le persone


“Il gioco da tavolo è molto più di un semplice passatempo: è un ponte che unisce le persone”, spiegano i volontari. “Che si tratti di sconosciuti, amici di lunga data o familiari, intorno a un tavolo si creano legami. In un’epoca in cui spesso siamo distanti, il gioco ci offre l’occasione di guardarci negli occhi, ascoltare e riscoprire la gioia dello stare insieme. E quale momento migliore, se non questo periodo di feste, per riscoprire il valore della connessione e della condivisione? Che siate esperti giocatori o alle prime armi, il gioco da tavolo è un’esperienza che non conosce età o confini motivo per cui vi aspettiamo in associazione per provarne tantissimi insieme”.
Michele Sbrissa: “il nostro obiettivo è attivare dinamiche sociali e culturali”

“Il nostro obiettivo è attivare dinamiche sociali e culturali di Galleria Morello”, spiega Michele Sbrissa, ceo di 593Studio di architettura e ingegneria a Castelfranco Veneto. “E siamo contenti che un gruppo di volontari si sia attivato con questa iniziativa che rappresenta peraltro uno stupendo modo di passare il tempo. Abbiamo sempre più bisogno di relazionarci dal vivo con le persone, nell’era dei social e delle videochiamate il passare una serata assieme, davanti ad un tavolo, è un gesto in controtendenza. E siamo lieti che altri gruppi ci abbiano contattato per esportare l’iniziativa”.