Chi ha paura della pace? Chi ha paura di andare controcorrente in un mondo sconvolto dalla grande guerra a pezzi? Non certo i giovani che hanno partecipato, il 9 agosto scorso, alla mobilitazione davanti alla base militare Usa di Aviano, in occasione dell’anniversario delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki al termine della seconda guerra mondiale. L’associazione “Beati i costruttori di pace” organizza da anni il presidio pacifista ad Aviano, a cui aderiscono movimenti pacifisti di Friuli, Veneto ed altre realtà regionali, rappresentanti di Cgil ed Anpi, gruppi di attivisti per i diritti umani e artisti.
Rocco, dalla parte degli ultimi e con la fiducia che la pace è sempre possibile
Rocco ha 27 anni e, oltre alla laurea in lingue orientali e all’interesse per la politica internazionale, ha alle spalle un lungo impegno sul campo in associazioni che offrono solidarietà ai fissa dimora in Veneto e all’estero. “Sono profondamente cristiano e non voglio stare a guardare, in questi anni ho sempre cercato di mettermi al servizio dei più poveri, del mio prossimo – racconta. – Credo fermamente nella pace costruita superando i pregiudizi e le ideologie, al di là di ogni stereotipo, è questo che dobbiamo cercare perché è possibile.”
I ragazzi della Casa dei giovani del Sole (Pordenone): “tante le testimonianze esemplari a difesa di democrazia, giustizia e pace”
Gli occhi di Rocco guardano lontano, verso orizzonti che adulti e anziani immaginano con maggiore fatica, ma a legare le generazioni, nel presidio di Aviano, è la ferma convinzione che andare controcorrente è necessario, e soprattutto possibile, per realizzare iniziative che da mera testimonianza personale o di gruppo possano diventare movimento.
Il concetto è emerso chiaramente anche nella performance teatrale rappresentata da ragazzi e ragazze della “Casa dei giovani del sole” di Pordenone, che promuove l’impegno artistico delle nuove generazioni con spettacoli contro la mafia e a sostegno di iniziative di solidarietà e tutela dell’ambiente.
“Se guardiamo alla storia della Resistenza all’antifascismo, alla testimonianza di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, possiamo trovare la forza per credere e impegnarci per un mondo in cui la democrazia ponga al centro giustizia e pace”, hanno sottolineato con passione gli interpreti della performance della Casa dei giovani del sole.
“Non abbiate paura di andare controcorrente”, l’appello di Papa Francesco diventa vivente
Così nella mente e nei cuori di questi giovani diventa pienamente vivente l’appello di papa Francesco ad andare controcorrente, a non avere paura di stare dalla parte della giustizia e della pace.
“Il nostro mondo, ferito da tanti mali e della grande guerra a pezzi, non ha bisogno di compromessi ambigui, di gente che va di qua e di là come le onde del mare – ha ripetuto più volte il papa -. Un cristiano che va così, sembra essere più equilibrista che cristiano. Per favore, non abbiate paura: siate liberi, siate autentici, siate coscienza critica della società. Noi abbiamo bisogno delle vostre critiche. Tanti di voi stanno criticando le guerre e l’inquinamento ambientale. Abbiamo bisogno di questo! Abbiate la passione della verità, perché con i vostri sogni possiate dire: la mia vita non è schiava delle logiche di questo mondo, perché vivo per la giustizia, per l’amore e la pace!”.
Le mobilitazioni in Riviera del Brenta promosse dal Tavolo intercomunale per la pace
In questi giorni anche la Riviera del Brenta si è mobilitata contro l’apocalisse atomica, promuovendo varie iniziative di commemorazione delle catastrofi provocate dalle bombe, sganciate 79 anni fa, sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
Ormai da anni il Tavolo Intercomunale per la Pace dei comuni del Miranese e della Riviera del Brenta ricorda le bombe atomiche che il 6 e il 9 agosto 1945 distrussero in pochi istanti le città di Hiroshima e Nagasaki.
Quest’anno, con due guerre combattute ai confini dell’Europa, il Tavolo con il patrocinio dei Comuni di Camponogara, Dolo, Mira, Mirano, Spinea – aderenti all’associazione mondiale “Mayors for Peace”, presieduta dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki – ha promosso, dal 2 al 10 agosto, “flash mob” di sensibilizzazione per ricordare le conseguenze catastrofiche delle bombe atomiche che conclusero la seconda guerra mondiale e chiedere oggi un immediato “cessate il fuoco” per in conflitti in corso in Ucraina e a Gaza.
Oltre 200 mila vittime dirette tra i civili per le bombe di Hiroshima e Nagasaki
I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki furono due attacchi atomici compiuti dagli Usa contro il Giappone, il 6 e il 9 agosto del 1945, nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale. La mattina del 6 agosto 1945, alle ore 8:15, gli aerei statunitensi sganciarono la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima, cui fece seguito, tre giorni dopo, lo sgancio della bomba atomica su Nagasaki; le due missioni causarono in totale un numero di vittime dirette stimato fra le 150,000 e le 220,000 persone, quasi esclusivamente civili.
Per la gravità dei danni causati, diretti e indiretti, e per le implicazioni etiche a essi correlate, si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi. Ciononostante, nel secondo dopoguerra lo sviluppo tecnico delle bombe atomiche non si è fermato e ha anzi registrato una forte impennata, portando alla produzione di testate nucleari sempre più sofisticate.
“Digiuno per la pace”, continua l’impegno a chiedere il cessate il fuoco a Gaza
Al presidio di Aviano hanno partecipato anche gli attivisti del gruppo “Digiuno per la pace”, nato a Mestre, nel febbraio scorso con l’obiettivo di sensibilizzare alla gravissima crisi umanitaria creata a Gaza dalla guerra Hamas – Israele.
A testimonianza che andare controcorrente è possibile, per mesi sono state duecento le persone che hanno digiunato a staffetta e in giro per l’Italia sono nati anche altri gruppi di sostegno.
“Abbiamo voluto superare il senso di impotenza mettendo in gioco i nostri corpi – hanno spiegato Carlo Giacomini e Bernardino Mason, che con Giovanni Leone, avevano portato avanti un digiuno prolungato per oltre due mesi consecutivi -. Ora l’appuntamento è a fine agosto per ripartire con attività organizzate che coinvolgano la cittadinanza a Venezia e in altre città”.
La richiesta è sempre la stessa: immediato cessate il fuoco e liberazione di ostaggi e prigionieri detenuti senza processo, con l’obiettivo finale del riconoscimento dello stato palestinese.
Per informazioni
Beati i costruttori di pace http://www.beati.eu/
Casa dei Giovani del Sole (Gemona)
https://www.youtube.com/channel/UCXnFEinPZDSo7m3mIyymwRA
https://www.instagram.com/casa_giovani_del_sole_
Digiuno per la pace Mestre