Esistono categorie di persone a cui (davvero) Internet non piace? Ovvero: in un mondo in cui sali in autobus, sali in treno, guardi pedoni attraversare la strada, e ciclisti intenti a tirar dritto, non si può non notare che alla fin fine siamo sempre iperconnessi con lo sguardo fisso sullo schermo del telefono, a guardare, a cercare chissà che? Non ci guardiamo neanche in faccia, sparite ormai le care e vecchie “due chiacchere in treno” a meno che non trovi un arzillo ottantenne, marziano di un`altra generazione. Non a caso Instagram pullula anche di account “fisiterapici”, quelli dove, per intenderci, trovi gli esercizi per sistemare il dolore cervicale e carpale, da iperattaccamento a schermi e web.
Internet si, ma attenzione

Ma è poi così male? Non del tutto, perché` se da un lato siamo ipertracciabili e la privacy oramai non esiste più`, dopo Cambridge Analytica che sembra aver aiutato persino un Presidente americano a vincere le elezioni, dopo due anni di pandemia che ci ha insegnato a fare shopping on-line come si deve ma pure a guardarci dalle truffe elettroniche, bisogna riconoscere che il mantra fake news ci è utile per capire oramai che persino l`informazione ce la possiamo paradossalmente fare da soli, laddove non ci soddisfa o non viene fatta bene, con serietà e professionalità`.
Qui vicino a noi, non nell`iperspazio. Prendi ad esempio quei giornali stampati e online che dopo la pubblicazione ai primi di aprile della graduatoria universitaria internazionale QS World University Rankings 2022 indicano Ca’ Foscari come “uno dei migliori al mondo”.
Quando internet va “letto”
Siamo uomini o caporali? La graduatoria è accessibile a chiunque voglia e sappia leggerla https://www.topuniversities.com/university-rankings/world-university-rankings/2022 .

Se si va a cercare tra quelle “nazionali” ossia specifiche di ciascuna singola nazione, cliccando su “Italy”, l`ateneo insulare si piazza al 25* posto trovandosi davanti, tra gli altri, il Vita-Salute San Raffaele, la gloriosa Federico II di Napoli, le giovani Bicocca e Tor Vergata, la giovanissima Brescia. La curva del piazzamento di Ca’ Foscari negli ultimi dieci anni, è esemplificata da un grafico chiaramente in discesa.
Che dire? Impariamo a distinguere internet dall’informazione
Nel giro di una settimana altre testate nazionali esterne dal contesto veneziano, hanno ripreso e commentato la pubblicazione della graduatoria. Tra quelle stilate secondo indirizzo di studio, c’è chi come Money.it che non include l`ateneo veneziano neppure in merito alle due aree disciplinari storiche, vale a dire che i migliori studi di Economia e Management restano ancora quelli della Bocconi mentre è Bologna a guadagnarsi anche il primato per lo studio delle Lingue moderne.
https://www.money.it/Migliori-universita-italiane-classifica
Il sito web Skuola riprende l`italica graduatoria Censis 2021-2022 dove i corsi di laurea triennali di Ca`Foscari sono collocati al sesto posto
https://www.skuola.net/orientamento-universitario/lingue-universita-classifica-facolta-migliori.html
ma effettivamente al primo per quelle magistrali.
Guardiamo l’informazione

Il 13 aprile il Sole24Ore ha pubblicato le valutazioni dell`ANVUR, classifica italiana che punta a valutare la produttività e il rilievo scientifico dei prodotti di ricerca degli atenei. Il ciclo di valutazione proseguiva da due anni, essendo iniziato nel 2020, quando cioè abbiamo iniziato a chiuderci in casa e quindi, attaccarci ancor più al web per capire come va il mondo.
I due atenei veneziani IUAV e Ca’ Foscari si ritrovano nella metà inferiore della graduatoria
L`ultima pubblicata è di pochi giorni fa, e si tratta del CWUR ossia il Center for World University Rankings, riportata dai giornali e dai mezzi di informazione a fine aprile. A scorrere la classifica non può che far piacere vedere che delle tre venete, Padova resta saldamente piazzata giusto dietro alla Sapienza, mentre sorprende il continuo miglioramento della “piccola” Verona ma ahinoi, l`ateneo cafoscarino si piazza ancora nella metà inferiore della lista:
L’informazione manipolata
Va da se` che dopo aver confrontato fonti differenti o semplicemente aver visti rimbalzare titoli diversi nel proprio algoritmo googoliano, uno arrivi a chiedersi come e soprattutto perché` persistono casi di lettura delle graduatorie – oramai corredate pure di grafici, svolta in modo tale da finire a titolare “tra le migliori al mondo” neanche il MIT fosse qua dietro l`angolo.
Internet ha già “bastonato” Venezia

Non vale certo la pena sminuire un altro pezzo di una città come Venezia la cui salvaguardia è pane quotidiano ma in tempi di fake news e di giustificatissimo bisogno di capire una realtà complessa e conflittuale, questo nostro piccolo caso locale porta in mente quella storia secondo la quale in men che non si dica essa diventerà “capitale mondiale della sostenibilità`”, un obiettivo per il quale tutte le istituzioni culturali veneziane sono chiamate a dare il loro contributo.
In una città che, come dicono i dati, al 1 aprile 2022 ha già superato per tutto l`anno corrente i giorni di aria inquinata permessi dalla legge. Su 86 giorni dall`inizio dell`anno, lo smog ha reso l`aria irrespirabile praticamente un giorno su due.
Differenza tra internet e informazione

Ma chi scrive gli articoli sulle graduatorie a che categoria appartiene? A quella di chi ogni tanto solleva la testa dal tablet e si guarda attorno? O a quella che ciò che arriva per internet non va mai discusso e si prende come oro colato? A frugare tra le fonti ogni tanto si fanno scoperte interessanti e ci si avvicina alla realtà. Anche perché` oramai queste graduatorie, sempre più frequenti, non servono solo a mettere sotto torchio i ricercatori, fuori dalla realtà del web esse sono anche degli indicatori utili per i ragazzi e soprattutto per le famiglie quando viene il momento di valutare un investimento a lungo termine in merito al futuro delle nuove generazioni.
