“…Questo libro fu pubblicato la prima volta il giorno che il mercato crollò nel 1929…Il titolo è Addio alle armi e eccettuati tre anni da quando è stato scritto c’è stata quasi continuamente una guerra di qualche genere. Siccome di guerre ne ho fatte troppe, sono certo di avere dei pregiudizi, e spero di avere molti pregiudizi”. Ernest Hemingway – Cuba, 30 giugno 1948. In genere amo aprire la consueta classifica dei libri più graditi ai lettori con un compleanno illustre, questa volta ho trovato tra le pagine delle mie agende letterarie una data interessante che voglio proporvi: il 20 aprile 1965 nasce a Milano “Oscar Mondadori” la celebre collana di libri tascabili che indubbiamente ha cambiato il mondo dell’editoria. Il primo titolo pubblicato fu “Addio alle armi”, 400,000 copie vendute in due mesi. In copertina Rock Hudson protagonista con Jennifer Jones della celebre trasposizione cinematografica. Nella libreria di famiglia ho trovato questo prezioso gioiellino, ingiallito dagli anni, ma perfetto.
Il libro fa viaggiare

Viaggiare nel tempo e nello spazio con i libri è un privilegio assoluto, entriamo quindi nel nostro luogo dell’anima la Libreria Lovat, punto d’incontro letterario e conviviale grazie al confronto con gli autori più interessanti del momento. Due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
Lovat ci ha preparato la classifica elaborando il gradimento dei lettori nel periodo pasquale, ecco il medagliere con i primi 10 titoli.
- Carofiglio – Rancore – Einaudi
- Marzo Magno – Venezia. Una storia di mare e di terra – Laterza
- Grossman – Stalingrado – Adelphi
- Righetto – La stanza delle mele – Feltrinelli
- Capuozzo – Balcania – Biblioteca dell’Immagine
- Politkovskaja – La Russia di Putin – Adelphi
- Corona – Quattro stagioni per vivere – Mondadori
- Andreoli – Lo faccio per me – Rizzoli
- Strada – Una persona alla volta – Feltrinelli
- Allende – Violeta – Feltrinelli
Una top Ten influenzata dai momenti che viviamo

Ci sono conferme e molte novità, un palmares influenzato ovviamente dal tragico momento che stiamo attraversando e dal desiderio del pubblico di essere informato sugli avvenimenti legati alla guerra in ogni aspetto e nei vari periodi storici, come il capolavoro di Grossman sulla battaglia di Stalingrado uscito in questi giorni con la traduzione italiana. Tre titoli in primis che abbiamo recensito le scorse settimane: “Balcania. L’ultima guerra europea” di Toni Capuozzo. (Biblioteca dell’Immagine), “La Russia di Putin” (Adelphi) che Anna Politkovskaja scrisse nel 2005, e il lascito dell’indimenticabile fondatore di Emergency Gino Strada, scomparso il 13 agosto 2021, “Una persona alla volta” (Feltrinelli), profonda riflessione contro tutte le guerre.
Il podio

Ma andiamo sul podio, in vetta uno scrittore molto amato da pubblico e critica: Gianrico Carofiglio, confesso che mi affascina dato che con lui condivido il giorno del compleanno, 30 maggio. Magistrato dal 1986, in seguito parlamentare, ora si dedica a tempo pieno alla scrittura. Nel 2002 apre il filone del thriller legale italiano con il romanzo: “Testimone inconsapevole”. Le vicende dell’avvocato Guido Guerrieri arricchiscono negli anni il suo palmares composto da grandi riconoscimenti.
Ora è in vetta con: “Rancore” (Einaudi). La nuova storia è un’investigazione su un delitto, ma soprattutto un’indagine nel profondo della nostra coscienza. L’autore pone un quesito fondamentale: cosa vogliono le vittime dei reati? Le persone che hanno perso i propri cari? Certamente la punizione dei colpevoli, ma non solo: “la punizione – la vendetta più o meno regolata dalle leggi – è in gran parte un’illusione ottica. Ciò che le vittime vogliono davvero è la verità. L’unica cosa che nel lungo periodo è capace di guarire le ferite, di placare il dolore”.
Un secondo posto tra storia e guerre antiche

In seconda posizione un veneziano torna a stupirci con una passeggiata avvincente nelle zone più antiche e misteriose della laguna adriatica. La storia del dominio di Venezia attraverso i suoi luoghi simbolici, dalla potenza sul Mediterraneo alle trasformazioni di questa città attraverso i secoli, sino allo spopolamento dei giorni nostri. “Venezia. Una storia di mare e di terra”. (Laterza). L’autore si porge al pubblico con la sapienza del cronista e dello storico, elaborando un viaggio nei centri più importanti e significativi: Cipro, Creta, Zara, fino alla fortezza di Palmanova. Un percorso affascinante tra acqua e terra, pieno di sorprese.
Alessandro Marzo Magno, veneziano, è laureato in Storia. Ha pubblicato tra l’altro: “La guerra dei dieci anni. Jugoslavia 1991-2001”, “Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone”, “Quando Venezia ha fatto leggere il mondo”.
Restiamo sul podio perché in terza posizione c’è sicuramente il libro del momento

Dopo settant’anni esce con la prima traduzione italiana di Claudia Zanghetti, il capolavoro di Vasilij Grossman: “Stalingrado” (Adelphi). Venne pubblicato nel 1952 con un titolo che non era stato voluto dall’autore: Per una giusta causa.
Ucraino di famiglia ebraica, Grossman (1905 – 1964), è stato definito il Tolstoj dell’Unione Sovietica, grazie anche al suo celebre “Vita e destino”. “Stalingrado” racconta una Russia tumultuosa che reagisce con forza all’invasione nazista. Un romanzo storico monumentale pervaso dalle vicende intime di una famiglia durante l’imminente battaglia d Stalingrado. Il romanzo si apre nell’aprile del 1942, quando il treno di Mussolini si ferma alla stazione di Salisburgo.
Una classifica veneta

In classifica brillano i veneti questa settimana, oltre a Marzo Magno, entra tra i primi dieci lo scrittore padovano Matteo Righetto con ”La stanza delle mele” (Feltrinelli). Una storia ambientata negli anni Cinquanta a Livinallongo tra le pendici del Col di Lana, nelle Dolomiti bellunesi. Protagonisti dei bambini che rimasti orfani vivono con i nonni.
Leggiamo tra le pagine: “Fissò le vette davanti a sé. Sognava di potercisi arrampicare, anche se suo nonno non gliel’avrebbe mai permesso perché diceva che scalare era una roba da stranieri, non da gente di montagna”.
L’autore è un grande esperto del mondo della montagna, narra con maestria gli arcani di questo territorio ricco di fascino e leggende. Tra le sue opere: Savana Padana, Bacchiglione Blues, Dove porta la neve, Il passo del vento scritto assieme a Mauro Corona che continua a presidiare la classifica grazie all’ultimo romanzo: “Quattro stagioni per vivere”(Mondadori).
Una prima riflessione

In chiusura due riflessioni, la prima è di Hemingway estrapolata dalla sua presentazione al libro “Addio alle armi”: “Sono persuaso che tutta la gente che sorge a profittare della guerra e aiuta a provocarla dovrebbe essere fucilata…”
La seconda

Altra citazione da “Stalingrado” dove Vasilij Grossman affianca agli eventi mondiali il punto di vista di un semplice contadino russo che si appresta dopo la convocazione a lasciare con grande preoccupazione la sua famiglia: “Un contadino che lascia il suo villaggio per la guerra non sogna medaglie e gloria…Sa che probabilmente sta per morire”.
Gli anniversari

Salutiamoci consapevoli di quanto questo mese sia ricco di giornate celebrative importanti: in primis il 25 aprile Anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Sempre lo stesso giorno Venezia festeggia il suo Santo patrono San Marco con il tradizionale omaggio di una rosa rossa, bòcolo, in segno d’amore.
La Terra e il jazz

Non dimentichiamoci del 22, è stata la Giornata del pianeta Terra, istituita dall’ONU nel 1970 a salvaguardia dell’ambiente e del 23 aprile, Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’Autore.
Il 28, Giornata Internazionale per la Sicurezza sul Lavoro, il 29, Giornata Internazionale della Danza. Chiusura in bellezza il 30, Giornata Mondiale del Jazz.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, grazie per questa bella passeggiata tra la letteratura disponibile e scelta nelle prestigiose Librerie Lovat. Ogni settimana ci fa conoscere cosa si può leggere, quali sono le novità e i testi attuali. Tra le molte notizie che ci ha dato, e che ho letto con interesse, ho capito il significato di quella rosa rossa che vedevo spesso in cartoline e immagini accanto al Leone di San Marco. Ora conosco anche il nome: bòcolo, il segno d’amore della Città al Suo santo e un segno della tradizione.
Rimanendo a Venezia credo che sia importante scrivere e portare sempre nuove o rinnovate notizie sulla Città. I giovani e i turisti che in 120 mila ogni fine settimana prendono d’assalto la città lagunare conoscono, anche per sommi capi, la grandezza di questa città? Non si può venire a Venezia solo per la Sua architettura particolare o per farsi delle belle foto. Venezia è ben altro. Alessandro Marzo Magno ci racconta la Venezia importante, aperta sul l’Adriatico e rivolta verso la Dalmazia, le isole e gli scambi commerciali con l’oriente. Credo che sia un testo da far conoscere agli Italiani per far comprendere la cultura, l’unicità e l’importanza di: Venezia. Una storia di mare e di terra.
Come sempre grazie degli aggiornamenti molto interessanti!
Brava Elisabetta
Seguendo i tuoi articoli cara Elisabetta Si ha come un diario ben confezionato delle opere , degli autori e dei fatti più importanti.
Tengo conto con interesse sia dei classici che degli autori delle novità per riempire questo strano periodo della nostra vita nel quale si perdono spesso tanti riferimenti che si credevano blindati. Tu, come compagna delle mie ricerche mi riporti spesso sui valori che fino a qualche anno fa costituivano il binario del mio essere, pronto ad ogni esperienza di cultura. Spero di averti a fianco per molto tempo ancora.