Con una velocità senza precedenti, la comunità internazionale ha risposto immediatamente alle richieste delle autorità di Kiev sulle responsabilità per crimini internazionali commessi sul proprio territorio da parte delle truppe russe e da attori non statali che fiancheggiano l’operazione speciale militare voluta da Putin. Si tratta di uno sforzo notevole per assicurare la responsabilità penale, ma è soltanto una parte di ciò che la società internazionale deve fare per supportare l’Ucraina. A cominciare dalla sua ricostruzione.
Dopo l’inizio dell’occupazione, la Corte Penale Internazionale ha avviato le indagini

Molti politici e internazionalisti hanno chiesto l’istituzione di un Tribunale speciale ad hoc per punire gli organi centrali di Mosca. Che hanno commesso il crimine di aggressione contro uno Stato sovrano e indipendente. Non è stato da meno l’intervento del Consiglio per i diritti umani dell’ONU. Dopo aver espulso la Russia, ha istituito una commissione di inchiesta sulla violazione dei diritti umani in territorio ucraino. Ovviamente, non potevano mancare le organizzazioni non governative e il centro per la resilienza dell’informazione . Che hanno lavorato per preservare le prove per il processo che andrà celebrato dopo il conflitto russo-ucraino. L’interesse al tema della responsabilità degli organismi internazionali non deve celare la necessità di sostenere la ricostruzione dell’Ucraina. Discussa in seno al Fondo monetario internazionale. I costi per riportare al suo splendore l’intera Ucraina sono davvero ingenti.
La ricostruzione

Determinati sforzi per definire la responsabilità, potrebbero essere utili per la ricostruzione della nazione ucraina. Usare i procedimenti giuridici davanti alla Corte Internazionale di Giustizia come passo per l’ottenimento di risarcimenti è, senz’altro, un ottima strada per avviare la campagna di ricostruzione dell’intero paese devastato dalla guerra voluta da Putin. Si parla di centinaia di miliardi di dollari, più di quanto i russi potrebbero mai risarcire.
Tanti problemi per la ricostruzione

I problemi sono tanti. Si pensi, ad esempio, ai siti culturali ucraini tutelati anche dall’UNESCO. L’Organizzazione per la sicurezza e cooperazione in Europa, ha pubblicato un rapporto relativo alle violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi nel territorio ucraino dal 24 febbraio in poi. Si precisa che la distruzione di beni culturali ad opera dei russi costituisce vero e proprio crimine di guerra.
Una ricostruzione supportata dalla comunità internazionale

In generale, lo sforzo di ricostruzione della nazione ucraina comporterà un ampio supporto da parte dell’intera comunità internazionale. Il progetto dettagliato del Centro per la ricerca economica e politica testimonia la complessità di una simile operazione di ricostruzione. In particolar modo da parte di molti Stati che, dopo due anni di pandemia, devono confrontarsi con i problemi economici interni.
Un nuovo Piano Marshall?

Si parla di un Piano Marshall per l’Ucraina. Ma richiede ingenti somme da impegnare subito e servono elementi essenziali come il buon governo e la sicurezza perché tale ricostruzione possa essere raggiunta. Questi fattori influenzeranno anche la sfera della giustizia di transizione che il popolo ucraino dovrà affrontare nel periodo post bellico.
I diritti dei rifugiati

Va rispettato il desiderio dei tanti rifugiati ucraini di ritornare nelle loro abitazioni. E rimboccarsi le maniche per ricostruire le proprie comunità distrutte dalla guerra. Senza dover trascurare gli appelli che il popolo ucraino sta lanciando anche a favore del progetto a lungo termine di ricostruzione del loro Paese e delle proprie vite.