“La gondola si fermò, il vecchio palazzo era là; era una casa della classe che a Venezia, anche nell’estrema decadenza, porta quel nome dignitoso. Com’è affascinante! Grigio e rosa! Esclamò la mia accompagnatrice, e quella ne è la descrizione più sintetica”. Henry James. Inauguriamo la pagina settimanale dei libri con una citazione da Il carteggio Aspern uno dei capolavori di Henry James, ambientato a Venezia. Lo scrittore nasce in questi giorni, Il 15 aprile 1843 a New York. Tantissime le trasposizioni cinematografiche dai suoi racconti, il leggendario film di William Wyler “L’ereditiera”, “Ritratto di signora” di Jane Campion. Senza dimenticare “Gli amanti di Venezia” girato nel 1947, liberamente tratto da “Il carteggio Aspern”.
Dalla magia del grande schermo a quella dei libri

È arrivato il momento di scoprire qual è il gradimento dei lettori con i primi dieci titoli della settimana. Un medagliere come sempre elaborato dalla nostra Libreria Lovat, punta di diamante del nordest e speciale luogo d’incontro con gli autori. Due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Ecco la classifica, ci sono molte conferme e novità interessanti.
- Politkovskaja – La Russia di Putin – Adelphi
- Doom – Fabbricante di lacrime – Salani
- Corona – Quattro stagioni per vivere – Mondadori
- Capuozzo – Balcania – Biblioteca dell’Immagine
- Strada – Una persona alla volta – Feltrinelli
- Veltroni – La scelta – Rizzoli
- Malaguti – Il Moro della cima – Einaudi
- Carofiglio – Rancore – Einaudi
- Maggiari – Leggere nel cuore – Giunti
- Mancuso – La mente innamorata – Garzanti
L’atrocità della guerra influenza moltissimo anche le scelte dei lettori. Aumenta sempre di più il desiderio di informazione e di confronto.
Putin domina la scena anche in libreria

Apre la classifica Anna Politkovskaja con “La Russia di Putin” (Adelphi). La giornalista lo scrisse nel 2005 e ora il libro torna in libreria piazzandosi subito in vetta alle classifiche.
Anna Politkovskaja venne assassinata il 7 ottobre 2006 con quattro colpi di pistola nell’ascensore del palazzo dove abitava a Mosca. In quel periodo stava lavorando ad una inchiesta sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene.
Dal 1999 inizia a pubblicare sulla Novaja gazeta reportage scottanti sulla Cecenia e sull’operato di Vladimir Putin e dei politici locali.
Giornalista molto impegnata e coraggiosa, nel 2002 aveva accettato di negoziare per la liberazione degli ostaggi prigionieri del teatro Dubrovka di Mosca.
Nel 2003 in Danimarca le venne conferito l’Osce Prize per il giornalismo e la democrazia.
Anna era nata nel 1958 a New York, da due diplomatici sovietici di nazionalità ucraina, funzionari Urss all’Onu.
Come definisce Putin

Ecco come definisce il presidente russo nell’incipit del suo libro “… diventato presidente, Putin – figlio del più nefasto tra i servizi segreti del Paese – non ha saputo estirpare il tenente colonnello del KGB che vive in lui, e pertanto insiste nel voler raddrizzare i propri connazionali amanti della libertà”.
Non più Putin ma un’altra guerra

Ancora una guerra terribile raccontata da un giornalista che per dieci anni ha seguito da inviato i conflitti dell’ex Jugoslavia nel cuore dell’Europa. “Balcania. L’ultima guerra europea” di Toni Capuozzo (Biblioteca dell’Immagine). Capuozzo racconta lo stupore di un conflitto alle porte di casa, l’assedio, la morte quotidiana, le strategie di sopravvivenza, i giardini trasformati in cimiteri. Un dolore immenso che dopo trent’anni si materializza in altri scenari devastanti.
Una guerra in solitaria

Torna in classifica “Una persona alla volta”(Feltrinelli), dell’indimenticabile Gino Strada scomparso il 13 agosto 2021. In questo libro postumo possiamo leggere le riflessioni del fondatore di Emergency su tutti i conflitti, annotazioni importanti che non aveva voluto pubblicare perché si sentiva inadeguato nell’affrontare l’argomento guerra in modo teorico. Il suo è un lascito prezioso a tratti commovente, fatto da una persona sempre in trincea nei luoghi più martoriati e pericolosi della terra. Pakistan, Etiopia, Thailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.
Gino Strada dedicherà tutta la sua esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti, una persona alla volta, come il titolo del suo libro.
È il racconto delle esperienze che lo hanno condotto da giovane chirurgo di Sesto San Giovanni fino ai paesi più lontani e che nasce, da un’idea semplice: i diritti sono di tutti o sono privilegi.
Dal sito di Emergency leggiamo altre informazioni essenziali sull’opera di Strada, che ha agito seguendo un’unica idea: curare le vittime, bene, gratis e indistintamente, restituendo alle loro storie un po’ di dignità. Uguaglianza e umanità, persona dopo persona, diritto dopo diritto.
Ogni pagina di questo libro è una totale condanna della guerra: “Per oltre trent’anni ho letto e ascoltato bugie sulla guerra. Che la motivazione – o più spesso la scusa – per una guerra fosse sconfiggere il terrorismo o rimuovere un dittatore, oppure portare libertà e democrazia, sempre me la trovavo davanti nella sua unica verità: le vittime”.
Facciamo un salto negli anni ‘40

Ancora oscuri scenari, luglio 1943, una giornata calda e afosa illumina le strade di Roma, ma all’improvviso il cielo si oscura. A San Lorenzo piovono bombe. L’incipit del nuovo romanzo di Walter Veltroni: “La scelta” (Rizzoli). È la storia di una famiglia e dei conflitti che si apriranno al suo interno in seguito a quegli avvenimenti.
Dalla realtà al libro

Sempre in classifica la storia di un personaggio leggendario esistito veramente: “Il Moro della cima” (Einaudi). La Prima guerra mondiale fa da sfondo all’ultimo libro di Paolo Malaguti, scrittore di grande spessore nato a Monselice (Padova). Docente di lettere, ha pubblicato Sul Grappa dopo la vittoria, Sillabario veneto, I mercanti di stampe proibite. Ha partecipato al Premio Strega con La reliquia di Costantinopoli ed è stato finalista al Premio Campiello.
“Il Moro della cima” è la storia di Agostino Faccin che tutti chiamano il Moro. Da ragazzo scopre salendo in montagna la vera felicità, più sale in quota e più il mondo gli somiglia. Finché un giorno gli propongono di diventare il guardiano del nuovo rifugio sul Monte Grappa. Una gioia che purtroppo dovrà fare i conti con il conflitto imminente, quella splendida vetta isolata, diventerà teatro della linea del fronte.
Ecco le novità assolute

Nel medagliere entra il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio “Rancore” (Einaudi). Il magistrato è molto amato da pubblico e critica anche per il personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri e per la formula del suo legal thriller.
La nuova storia è un’investigazione su un delitto ma anche nel profondo della coscienza.
Pone soprattutto un quesito fondamentale: cosa vogliono le vittime dei reati? Le persone che hanno perso i propri cari? Certamente la punizione dei colpevoli, ma non solo: “la punizione – la vendetta più o meno regolata dalle leggi – è in gran parte un’illusione ottica. Ciò che le vittime vogliono davvero è la verità. L’unica cosa che nel lungo periodo è capace di guarire le ferite, di placare il dolore”.
Un libro che fa bene al cuore e all’anima

“La mente innamorata” di Vito Mancuso (Garzanti). Docente di Teologia moderna e contemporanea, Mancuso pone al centro della sua ricerca la costruzione di una teologia laica. In questo nuovo saggio indica la strada per raggiungere uno stato di felicità dell’esistenza dando ascolto al maestro interiore che ognuno custodisce dentro di sé. Per farci comprendere questo cammino traccia l’esperienza di grandi personaggi del passato e del presente che sono riusciti a conquistare quello stato di grazia derivante da ogni educazione spirituale.
Chiudiamo ripartendo dall’inizio

Chiudiamo la passeggiata in libreria tornando al nostro Henry James. Nell’arco della sua vita visita Venezia una ventina di volte. Il palazzo decadente dove ambienta la ricerca del famoso carteggio è perfetto, anzi determinante come scenario del racconto. Indubbiamente, leggendo tra le pagine del libro comprendiamo che una casa a Venezia nell’Ottocento era molto più economica rispetto ad oggi: “Vecchi palazzi in rovina, se ci si mette a cercarli, si trovano a cinque scellini l’anno”. Henry James.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, questa settimana la Libreria Lovat sembra consolidare le tendenze già segnalate nella scorsa settimana. Come pare attuale e utile il testo della povera Anna Politkovskaja che ci racconta di un Putin proteso a riaffermare la grandezza politica e militare della Russia. Peccato che i suoi metodi siano rozzi, violenti e difficilmente anche una parziale conquista dell’Ucraina potrà essere consolidata e mantenuta nel tempo. Molto interessante è la presentazione che fa del nuovo libro di Gianrico Carofiglio, Rancore, che spiega il desiderio delle vittime dei reati e dei loro familiari, spinti più alla ricerca della verità, delle cause, rispetto alla vendetta. Non so se è così, io penso che una bella punizione, vera, sia un ottimo deterrente anche in presenza di omertà o di una verità parziale. Da leggere il teologo laico Vito Mancuso che ha sostituito i paradisi e inferni, peccati veniali e mortali, con una ricerca della felicità dettata da un bene interiore, dal Noûs, la divina ragione ordinatrice del mondo, come già suggeriva il filosofo presocratico Anassagora.